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Vecchio 12-09-2012, 05:33   #1
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L'avatar di Historie
 

Quote:
Androfobia: Paura degli uomini.

Definizione ampliata:
È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata degli uomini.
Si tratta della paura o l'avversione morbosa alle persone di sesso maschile, probabilmente a causa di un evento traumatico in giovane età sia con un uomo o con un bambino. Coloro che ne soffrono sentono ansietà persino quando si rendono conto che loro non rappresentano una minaccia reale.
Spero di aver scelto la giusta sottocartella, in caso contario avete il permesso di darmi una mazzata sui denti. LOL
Tenterò di spiegarmi nel modo più chiaro possibile, ma non posso garantire una logica assoluta. Tralasciando i traumi originali, passo direttamente al presente:

Comincio con il precisare che la mia è un'androfobia tendenzialmente latente, poichè si limità alle fascie d'età più prossime alla mia (20 anni). Suppongo che ciò avvenga perchè ingenuamente e inconsciamente tendo a considerare i maschi di età superiore ai 27/28 anni come potenziali zii/padri/nonni, e i più piccoli (dai 16 anni in giù) come fratelli minori (avendone uno).

Il resto è ansia, disagio, disgusto o pericolo.

SCHEMA DI PENSIERO:
1. Un ragazzo x tenta un approccio diretto (intraprendente e/o esuberante), con intenti che disconosco ma che avverto come non amicali:

a) non è esteticamente gradevole (per i miei parametri): il mio cervello comincia a passare in rassegna con fare impazzito ogni particolare e comincio a passare dalla fase ansiosa a quella di disagio a quella di DISGUSTO non appena supera la distanza di sicurezza (1m e mezzo). mi sento in colpa perchè ho l'orrore di sembrare offensiva e arrogante e cerco d'ignorarlo. Mi si figura un'immagine sessuale e nel peggiore dei casi ho una crisi e vomito sul posto dopo pochi minuti.

b) è esteticamente passabile: peggio. Mi figuro un individuo potenzialmente suscettibile ad rifiuto (imminente), che potrebbe prendersela e insultarmi e nel contempo temo di non piacergli [(fisicamente e caratterialmente) - attuazione del giochetto "Ah, non ti piaccio? Beh, tu mi fai schifo!" e umiliazione pubblica]. Mi barcameno in questa contraddizione e mi blocco. PERICOLO. Poi attacco dal disagio all'ansia e possibilmente ad una fuga educata. Potrebbe seguire crisi di rigetto.

2. Contatto saltuario obbligato dalle circostanze (in aula, al lavoro, etc.): disagio basale, ma niente d'ingestibile. Cerco di dimostrarmi normalmente carina e cordiale ma questo sembra possa dar adito ad equivoci (punto 1).

3. Essendo un'amante della moda ed essendo reduce da anni di dismorfofobia, spesso amo curare molto il look: mai volgare o seducente, rimango molto su uno stile franco-giapponese, che rispecchia l'idea delle bambole (senza eccessi ovviamente). Utilizzo il make-up raramente e mai oltre il mascara. Dilemma: mi piace sentirmi carina ma appena la gente gira la testa mi sento quasi una prostituta. Devo cercare un rifugio (libreria/videoteca/fumetteria/bar) per tranquillizzarmi.

4. Gay e lesbiche non sono un problema. I primi sono comunissimi e innocui esseri umani, con le seconde basta chiarire sul nascere.

è chiaro che ho sintetizzato migliaia di variabili, ma il mondo è troppo vasto. Non faccio discriminazioni razionali, sono tutte emozioni istantanee e a pelle che non riesco a controllare, spero non vi sentiate offesi (per i termini "esteticamente più o meno così o colà"), perchè davvero non lo faccio/penso di proposito. E ogni volta che mi capitano pensieri stile: "CHE SCHIFO! CHE SCHIFO! STAMMI LONTANO!!" mi sento una persona orribile e profondamente in colpa, non sapendo neppure chi ho davanti (magari è una bravissima persona).
La cosa sta prendendo una piega troppo estesa: agli aperitivi ho gli occhi anche dietro la testa, sono nervosa e agitata per i coetanei e tra poco arriverò a considerare gli uomini dai 27 in su come potenziali stupratori (piccoli presentimenti crescono). Suggerimenti?

Ultima modifica di Historie; 20-09-2012 a 00:54.
Vecchio 12-09-2012, 07:25   #2
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...non tutti hanno gli occhi per guardarti...
a parte i ciechi veri e propri...anche la sofferenza interiore rende ciechi...
anche gli uomini possono essere spaventati...e chi è spaventato veramente, fidati che non pensa al sesso.
Vecchio 12-09-2012, 08:29   #3
Banned
 

Stai seguendo un percorso terapeutico per uscirne?
Il decondizionamento faidaté è possibile, con un certo sforzo, in caso di disagi non intensi, ma nel tuo caso non la vedo come una strada facilmente percorribile (poi, mai dire mai...).
Vecchio 12-09-2012, 09:09   #4
Esperto
 

quoto MR, ma probabilmente son cose che già sai. Mi pare di capire che, nonostante i problemi, non ti recludi in casa, cerchi di coltivare una vita sociale, ho letto pure che vorresti partecipare a raduni ecc... questo è positivo.
Vecchio 12-09-2012, 09:17   #5
Esperto
L'avatar di Oblomov
 

Io ho conosciuto molto da vicino una donna che ha i tuoi stessi problemi.
In realtà ne aveva anche altri - nevrosi ossessiva e sindrome borderline aveva diagnosticato il suo psichiatra. Era in analisi freudiana da circa cinque anni e la cosa sembrava farle bene, anche se non ha mai risolto il suo problema di paura degli uomini. Aveva paura dell'atto sessuale che veniva visto come atto violento ed aggressivo da parte del maschio. Aveva un'adorazione per le figure di uomo anziano, ed aveva molti amici gay - proprio perchè non costituivano un pericolo per lei.
Siccome è sempre stata una persona di intelligenza e cultura superiore alla media, di bell'aspetto e dotata di un certo fascino, ha spesso ricevuto attenzioni da parte degli uomini, che nella maggiorparte dei casi causavano in lei una reazione difensiva e aggressiva. Ha avuto storie d'amore, rimanendo vergine fino ai quarant'anni passati.
Non so se la tua situazione paragonabile alla sua, diciamo che i sintomi nei rapporti con l'altro sesso sono molto simili. Io ti consiglio di rivolgerti ad uno specialista, perchè sei ancora giovane, e puoi affrontare la situazione in tempo.
Vecchio 12-09-2012, 10:02   #6
Avanzato
L'avatar di Historie
 

Sono in terapia dall'età di 14 anni per varie conseguenze dovute ai medesimi traumi e altre concause che hanno dato origine ad altre dignosi, tra cui DCA cronici, borderline superata e capacità cognitive superiori alla media (mi devi presentare la tua amica! LOL). L'androfobia si è scatenata tardivamente per il semplice motivo di essere stata rallentata nelle interazioni sociali per tutta l'adolescenza (a causa dei restanti casini mentali), il che non mi ha dato l'opportunità di sviluppare abitudini sociali, tant'è che ad oggi sono doppiamente ricettiva e reattiva nell'analisi intellettuale e comportamentale delle altre persone. Il che, se non altro, è un buon vantaggio per adattarmi conseguentemente alle varie tipologie d'individui.
Però con i ragazzi ho una reazione prettamente istintiva, anche se razionalmente realizzo che non sussiste un effettivo pericolo.
Vecchio 12-09-2012, 10:08   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Historie Visualizza il messaggio
SCHEMA DI PENSIERO:
1. Un ragazzo x tenta un approccio diretto (intraprendente e/o esuberante), con intenti che disconosco ma che avverto come non amicali:

a) non è esteticamente gradevole (per i miei parametri): il mio cervello comincia a passare in rassegna con fare impazzito ogni particolare e comincio a passare dalla fase ansiosa a quella di disagio a quella di DISGUSTO non appena supera la distanza di sicurezza (1m e mezzo). mi sento in colpa perchè ho l'orrore di sembrare offensiva e arrogante e cerco d'ignorarlo. Mi si figura un'immagine sessuale e nel peggiore dei casi ho una crisi e vomito sul posto dopo pochi minuti.
Su questa parte non ho niente di particolare da suggerirti se non quella di seguire un percorso terapeutico...
Gli schemi mentali che descrivi (secondo la mia esperienza e secondo diverse ragazze amiche mie con le quali ho o ho avuto confidenza) inerenti alla tua reazione verso i ragazzi non esteticamente gradevoli ti posso assicurare che sono molto diffusi almeno per quanto concerne il disgusto...
Ma il dover addirittura vomitare mi sembra francamente esagerato...
Quote:
Originariamente inviata da Historie Visualizza il messaggio
b) è esteticamente passabile: peggio. Mi figuro un individuo potenzialmente suscettibile ad rifiuto (imminente), che potrebbe prendersela e insultarmi e nel contempo temo di non piacergli [(fisicamente e caratterialmente) - attuazione del giochetto "Ah, non ti piaccio? Beh, tu mi fai schifo!" e umiliazione pubblica]. Mi barcameno in questa contraddizione e mi blocco. PERICOLO. Poi attacco dal disagio all'ansia e possibilmente ad una fuga educata. Potrebbe seguire crisi di rigetto.
Per conto mio si tratta di un problema di bassa autostima che ti provoca dei veri e propri pensieri disfunzionali (ho quotato questa parte ma ho letto anche le seguenti e rispondo di conseguenza).
Io per cercare di eliminarne un pochino ho fatto una vera e propria terapia d'urto che prosegue tuttora ma il mio è un sesso diverso e sono partito da realtà diverse...
La cosa migliore da fare è di seguire un percorso terapeutico a parer mio...
Vecchio 12-09-2012, 10:20   #8
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Mi dispiace per la tua situazione^^
Io non so se ho un problema o no,però non parlo con le ragazze della mia età,ho un'autostima troppo bassa e non mi piaccio per niente, poi alcune volte penso che diranno che sono brutto e cose del genere.
Vecchio 12-09-2012, 10:23   #9
Avanzato
L'avatar di Historie
 

Quote:
Originariamente inviata da Markos Visualizza il messaggio
Su questa parte non ho niente di particolare da suggerirti se non quella di seguire un percorso terapeutico...
Gli schemi mentali che descrivi (secondo la mia esperienza e secondo diverse ragazze amiche mie con le quali ho o ho avuto confidenza) inerenti alla tua reazione verso i ragazzi non esteticamente gradevoli ti posso assicurare che sono molto diffusi almeno per quanto concerne il disgusto...
Ma il dover addirittura vomitare mi sembra francamente esagerato...
è un po' più complesso del semplice disgusto "perchè è brutto": se vedo un bambino o un vecchietto non gradevoli ai più, stai pur certo che con molta probabilità piaceranno a me! Tra l'altro non mi fisso ad esempio sul viso (per questo o quel difetto), quanto piuttosto se ha peli in vista, i capelli unti o con un brutto taglio, i denti sporchi, le mani o il collo sudati.. non è l'apparenza ma quei particolari che concorrono repellermi in modo incontrollato: "Se mi tocca, oddio che schifo, se si avvicina, oddio che schifo.." e così via. Così come ho dei punti fissi sull'abbigliamento che non riesco a proprio a tollerare perchè richiamano ricordi spiacevoli (piercing, orecchini, canottiere, gioielli vari). Se un ragazzo con i buchi alle orecchie mi rivolge la parola, fosse anche Robert D.J. scapperei senza se e senza ma.
Vecchio 12-09-2012, 10:30   #10
Esperto
L'avatar di berserk
 

Leggendo il tuo post mi è balzata alla mente questa immagine:

Anime-Nazo no Kanojo



A proposito,appartengo alla categoria zii
Vecchio 12-09-2012, 10:47   #11
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Quote:
Originariamente inviata da Historie Visualizza il messaggio
Così come ho dei punti fissi sull'abbigliamento che non riesco a proprio a tollerare perchè richiamano ricordi spiacevoli (piercing, orecchini, canottiere, gioielli vari). Se un ragazzo con i buchi alle orecchie mi rivolge la parola, fosse anche Robert D.J. scapperei senza se e senza ma.
È proprio questo il problema, le vittime di abusi, molestie o vessazioni sessuali possono arrivare a soffrire del disturbo post traumatico che genera tanti altri problemi psicologici quali appunto i disturbi alimentari perché l'immagine che si ha di sé è stata "corrotta".
La mente si concentra talmente tanto sull'evento o sugli eventi spiacevoli del passato tanto da fermare il tempo catturando tutti gli elementi di quegli episodi etichettandoli come pericolosi proiettandoli come flashbacks inconsci.
Per superare un trauma bisogna rieducare la mente, mettere da parte il passato e convincersi che queste impressioni sono fallate sostituendo le medesime esperienze con altre positive, ma questo non significa fidanzarsi con uno sfigato che per natura è un'ameba inoffensiva (vero girls?).
Sei nel posto giusto per chiedere consiglio perché le utentesse su FS hanno spesso questo genere di trauma come fattore scatenante.
Vecchio 12-09-2012, 11:07   #12
Esperto
L'avatar di Lino_57
 

Accipicchia, come ci segnano i traumi infantili... Ad es, tra le mie esperienze bruttissime c'è anche un tentativo di approccio AD UN CINEMA PARROCCHIALE (!) quando avevo 13 anni (ma ne dimostravo di meno) da parte di un pedofilo (all'epoca non sapevo che cosa fosse un pedofilo!): non solo mi è rimasta la naturale avversione (odio) per i pedofili, ma quando ci penso mi sento male (senso di nausea).
Anch'io avevo una distanza di sicurezza di circa 1 metro, ma 1m e mezzo è davvero tanto
Come qualcuno entrava nel raggio di sicurezza/pericolo (uomo o donna che fosse) cercavo di ristabilire la distanza... Vuoi sapere come ho vinto questo inconveniente? Con il judo
Infatti il judo è uno sport di contatto: le prime volte è stato imbarazzante per me, soprattutto con le ragazze... però ti assicuro che dopo le prime volte non ci pensi più: devi solo pensare a difenderti e a non farti bloccare dall'avversaria/o.
Non è uno sport violento, non devi tirare pugni o calci, ma soltanto bloccare l'avversario per poi farlo ragionare In più fai ginnastica, impari qualche tecnica di autodifesa e ti sentirai più sicura. Pensa che io l'ho fatto tardi, dai 39 ai 44 anni, ma c'erano anche ragazze minute come immagino sia tu... Al limite ti iscrivi per 1 mese e se non ti piace amen, almeno ci hai provato!
Te lo consiglio caldamente, oltre al supporto psicologico che già stai facendo.
Vecchio 12-09-2012, 11:51   #13
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Quote:
Originariamente inviata da Historie Visualizza il messaggio
tendo a considerare i maschi di età superiore ai 27/28 anni come potenziali zii/padri/nonni
Solo un'osservazione ovvia: sappi che il discorso può benissimo non valere al contrario.
Io, ad esempio, pur avendo un'età da potenziale zio/padre/nonno, secondo la tua logica (che non condivido), vedo una tua coetanea come persona potenzialmente interessante.
Anzi, è probabile che possa trovare più interessante una tua coetanea rispetto ad una mia coetanea.

Quote:
Il resto è ansia, disagio, disgusto o pericolo.
Che è decisamente eccessivo, ingiustificato, irreale e limitante ma inevitabile se una persona ha problemi di fobie.
Sarebbe importante capirne le cause e lavorarci sopra per capire che il mondo delle relazioni non è così drammatico come lo vedi.

Quote:
mi sento in colpa perchè ho l'orrore di sembrare offensiva e arrogante e cerco d'ignorarlo.
Questo è un atteggiamento sbagliato.
Se una persona non ti piace e questa "ci prova" trovo più corretto e sensato, nel rapporto col prossimo, dire esplicitamente che non ti piace.

Offensiva e stupida è la persona che dice "non rompere" oppure è arrogante se dice "se aspetti che io ci stia, stai fresco".

Quote:
Mi si figura un'immagine sessuale e nel peggiore dei casi ho una crisi e vomito sul posto dopo pochi minuti.
E' esagerato: se non vuoi far sesso con una persona non lo fai. Non vedo perché evocarti immagini perverse nella mente.
Mi verrebbe quasi da ipotizzare che tu abbia subito un trauma in passato.

Quote:
b) è esteticamente passabile: peggio. Mi figuro un individuo potenzialmente suscettibile ad rifiuto (imminente),
Non vedo che correlazione ci debba essere tra l'essere esteticamente passabile o meno: se non provi interesse per Tizio, perché dovrebbe essere più accettabile l'avanche di uno carino?
Classismo in base all'esteriorità?

Poi, sei solo TU che hai il diritto di scelta: se Tizio non ti piace sono problemi SUOI e non devi accollarti oneri se non accetta di non piacere.

Quote:
che potrebbe prendersela e insultarmi e nel contempo temo di non piacergli [(fisicamente e caratterialmente) - attuazione del giochetto "Ah, non ti piaccio? Beh, tu mi fai schifo!" e umiliazione pubblica].
Beh, le persone possono essere stupide e non si può rispondere della stupidità altrui.
Molti permalosi escono con 'sta frase ma non è detto che il pubblico condivida ciò così come le persone non sono stupide da basarsi sul giudizio altrui.

Quote:
La cosa sta prendendo una piega troppo estesa: agli aperitivi ho gli occhi anche dietro la testa, sono nervosa e agitata per i coetanei e tra poco arriverò a considerare gli uomini dai 27 in su come potenziali stupratori (piccoli presentimenti crescono). Suggerimenti?
Deve nascere da te il cambiamento.
Se hai subito un trauma sessuale è un discorso ma in caso contrario è una logica totalmente fuori dal mondo che rischia di danneggiare la tua vita in modo sensibile.

Devi metterti in testa che non tutti gli uomini sono dei maiali che pensano solo a sc*pare col prossimo di sesso femminile, a mangiarselo con gli occhi e a relazionarsi solo con l'obiettivo di portarti a letto o mettersi con te.

Sinceramente, è normalissimo provare attrazione o interesse sessuale e sentimentale quando si conosce una donna ma, prima di tutto, si ha davanti una PERSONA e ci si rapporta in tal senso.

E poi, a meno che una persona non sia ossessionata dal sesso, è solo un modo di relazione col prossimo.
Nessuno sano di mente concepisce il rapporto con una donna solo in tal senso.
Vecchio 12-09-2012, 15:09   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Historie Visualizza il messaggio
Suppongo che ciò avvenga perchè ingenuamente e inconsciamente tendo a considerare i maschi di età superiore ai 27/28 anni come potenziali zii/padri/nonni, e i più piccoli (dai 16 anni in giù) come fratelli minori (avendone uno).
...

Suggerimenti?
Non considerarmi come uno zio, ma piuttosto come un cugino grande
Vecchio 12-09-2012, 15:55   #15
Intermedio
L'avatar di DanDany
 

in parte (piccola parte) capisco...solo in parte perchè la mia non è paura vera e propria ma grande senso di disagio..
tralasciando la mia situazione personale (che pur essendo maschio mi assimila di più alle ragazze), anch'io ho problemi a relazionarmi con i maschi della mia età e dintorni, forse con un raggio di età superiore al tuo però, ma questo dipende dall'aver idealizzato troppo, in negativo, la figura dell'uomo. Come tante ragazze vedo i ragazzi come continui broccolatori (di certo non con me per fortuna, però mi irrita lo stesso vedere il chiodo fisso del sesso), persone che tendono a farsi vedere "machi" e che rifiutano qualsiasi espressione di emotività. Lo so, è un'idea distorta quindi non offendetevi ragazzi del forum, so benissimo che sono io a fare di tutta l'erba un fascio, però nella mia vita ho visto tutti i miei amici trasformarsi con l'età in persone di questo tipo e avendoli frequentati "a pari" nel mio tentativo di apparire come un maschio normale, ne sono rimasto disgustato al punto da non aver più alcun rapporto di amicizia sincera maschile. Fatto sta che con i maschi scambio solo parole indispensabili e nulla più, chiudendomi a riccio in una sensazione di disagio con la speranza che quella "tortura" finisca presto.

chiedo ancora scusa a tutti i maschi del forum, sono sicuro che voi siete diversi dalla mia brutta idealizzazione, non fosse altro che avere dei "problemi" (fobia sociale o timidezza che sia) aiuta la sensibilità delle persone e quindi sarete sicuramente tutti con mente e cuore aperti
Vecchio 12-09-2012, 16:05   #16
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Potrebbe, questo tuo problema, prescindere da esperienze poco piacevoli in passato? Delusioni, illusioni ecc... ?
Comunque il fatto che tu segua una terapia per uscirne va bene, anche se dopo sei anni di cure dovresti mostrare qualche miglioria.
Sei riuscita a confidarti con degli estranei come noi sulla tua androfobia ed è già un passo in avanti, secondo me il riconoscere di soffrire per questo disturbo è un punto a tuo favore.
Il prossimo passo dev'essere questo: comprendere che questi pregiudizi non hanno senso, poiché non conosci tutti i ragazzi vivi su questo pianeta
Vecchio 12-09-2012, 16:08   #17
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Originariamente inviata da DanDany Visualizza il messaggio
in parte (piccola parte) capisco...solo in parte perchè la mia non è paura vera e propria ma grande senso di disagio..
tralasciando la mia situazione personale (che pur essendo maschio mi assimila di più alle ragazze), anch'io ho problemi a relazionarmi con i maschi della mia età e dintorni, forse con un raggio di età superiore al tuo però, ma questo dipende dall'aver idealizzato troppo, in negativo, la figura dell'uomo. Come tante ragazze vedo i ragazzi come continui broccolatori (di certo non con me per fortuna, però mi irrita lo stesso vedere il chiodo fisso del sesso), persone che tendono a farsi vedere "machi" e che rifiutano qualsiasi espressione di emotività.
Cavoli, mi sa che soffro anche io di androfobia pur essendo un ragazzo
Hai descritto i miei stessi pregiudizi: io non riesco a legare coi ragazzi, non ce la faccio. Mi sento troppo diverso e il loro fare (denso di comportamenti che tu hai elencato) mi disgusta
Vecchio 12-09-2012, 16:11   #18
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Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Cavoli, mi sa che soffro anche io di androfobia pur essendo un ragazzo
Hai descritto i miei stessi pregiudizi: io non riesco a legare coi ragazzi, non ce la faccio. Mi sento troppo diverso e il loro fare (denso di comportamenti che tu hai elencato) mi disgusta
Io con i ragazzi invece faccio meno fatica a parlarci,comunque faccio fatica a legare con tutti.
Vecchio 12-09-2012, 16:13   #19
Intermedio
L'avatar di DanDany
 

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Cavoli, mi sa che soffro anche io di androfobia pur essendo un ragazzo
Hai descritto i miei stessi pregiudizi: io non riesco a legare coi ragazzi, non ce la faccio. Mi sento troppo diverso e il loro fare (denso di comportamenti che tu hai elencato) mi disgusta
probabilmente nella vita abbiamo frequentato persone molto simili che ci hanno fatti arrivare alla stessa conclusione...
Però in automatico se tu la pensi come me vuol dire che non sei in quel modo, quindi confermi che siamo noi ad aver idealizzato troppo ed esistono ragazzi che si discostano da quel modello (per fortuna!)
Vecchio 12-09-2012, 16:16   #20
Intermedio
L'avatar di DanDany
 

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Originariamente inviata da a.a.a Visualizza il messaggio
Io con i ragazzi invece faccio meno fatica a parlarci,comunque faccio fatica a legare con tutti.
bè per quanto riguarda me, se sono qui, è perkè fatico con tutti
però ho notato questa differenza all'aumentare dell'età, fino ai 13-14 anni non ho avuto problemi con i maschi (anzi, stavo più con maschi che con femmine) appena è subentrata "l'età dell'ormone libero" li ho lentamente sempre più abbandonati
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