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Vecchio 09-01-2013, 15:45   #1
Principiante
 

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Ultima modifica di dicred; 24-02-2013 a 15:33.
Vecchio 09-01-2013, 15:54   #2
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Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Ognuno di noi nasce con determinate caratteristiche, doni e mancanze.
Ognuno di noi, nessuno escluso
Permettimi di dubitarne
Vecchio 09-01-2013, 16:01   #3
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
con qualche caratteristica devi pur nascere!
Molte meno di quanto siamo soliti pensare
Vecchio 09-01-2013, 16:20   #4
Banned
 

Il fatto che noi esseri umani si abbia circa centomila geni e oltre un milione di miliardi di sinapsi, dovrebbe farti convenire che c'è una certa sproporzione tra materiale innato e materiale acquisito
Vecchio 09-01-2013, 16:38   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Non possiamo pretendere da tutti una profondità buddista o una preparazione psicologica.

se mi ritrovo in un ambiente "ostile" per me... è probabile che col tempo mi convinca che la mia passione vale poco, che sia una perdita di tempo.

Se un ambiente è a noi ostile significa che è diverso, fuorviato da altri schemi.
Quindi è logico esser trattati con disprezzo/indifferenza da quell'ambiente.
Tuttavia ciò non significa che il "diverso" non valga.


L'ambiente "unificato" in genere è composto da gente normalissima, che... diciamocelo chiaramente... non ha doni particolari o intelligenze particolari...
L'esclusione può anche esser dovuta all'invidia, grande brutta bestia di questi tempi...
Ho sottolineato queste frasi che hai scritto (quasi tutto), perchè condivido in pieno.
Non a caso i geni della musica (John Lennon mi viene in mente), avevano sempre quel senso di non appartenenza, di diversità...
Ora invece i cantanti nascenti sono tutti uguali, e soprattutto sono meteore che vanno e vengono.

Ho parlato della musica, ma anche in tanti altri campi chi fa la storia o si distingue è sempre un po' incompreso, diverso.
Vecchio 09-01-2013, 16:58   #6
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Ognuno di noi nasce con determinate caratteristiche, doni e mancanze.
Ognuno di noi, nessuno escluso.
Nessuno nasce solo con pregi, nessuno solo con difetti.
Può sembrar banale ma è l'unico modo per rispondere a certe persone che sparano sentenze assolute. Loro per prime soffrono quindi vedono tutto nero.
A banalità bisogna rispondere con una banalità.

Chi è "diverso" dalla massa dell'epoca viene generalmente:
ignorato;
deriso;
non compreso;
temuto;
invidiato.
C'è anche da dire che viviamo in un'epoca molto individualista ed essere diversi dalla "massa" sta diventando sempre di più un lusso, a mio parere; del resto, chi si professa diverso dalla massa non manca, a volte, di un certo narcisismo ed egocentrismo....e l'egocentrismo è caratteristico della massa di oggi.

Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Pochi si prenderanno la briga di andare oltre. Non possiamo pretendere da tutti una profondità buddista o una preparazione psicologica.
A volte il mondo è molto più semplice di quel che pensiamo.
Il mondo è fatto anche e soprattutto di superficialità, andare oltre non è solo una briga che si prendono in pochi, ma dipende anche dai momenti: non sempre c'è bisogno di tirare fuori la propria profondità buddista e preparazione psicologica e in quei momenti in cui non ne sentiamo il bisogno possiamo benissimo essere giudicati come persone superficiali o frivole. Tanto qualsiasi cosa fai verrai sempre giudicato.
Secondo me un anticonformista vero riesce a rimanere se stesso anche in mezzo alla banalità. Se sfidi la banalità e la massa, significa che gli dai importanza. Come scrisse Kurt Cobain, fai marcire il sistema dall'interno


Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
In tutto ciò bisogna trovare la forza di chiedersi: "ma io cosa ci guadagno?"
Mi spiego, se io ho la passione per il rock, magari mi riesce anche abbastanza facile suonarlo, quindi ho un dono... se mi ritrovo in un ambiente "ostile" per me... è probabile che col tempo mi convinca che la mia passione vale poco, che sia una perdita di tempo.

Ambiente ostile può essere quello che è indifferente alla tua musica oppure quello che non gradisce la tua musica.

Ecco, l'errore che si commette il più delle volte è proprio quello di dare risalto o importanza agli ambienti sbagliati, agli ambienti che poco hanno a che fare con noi.

Se un ambiente è a noi ostile significa che è diverso, fuorviato da altri schemi.
Quindi è logico esser trattati con disprezzo/indifferenza da quell'ambiente.
Tuttavia ciò non significa che il "diverso" non valga.

E non sottovalutiamo l'aspetto invidia etc etc...
L'ambiente "unificato" in genere è composto da gente normalissima, che... diciamocelo chiaramente... non ha doni particolari o intelligenze particolari...
L'esclusione può anche esser dovuta all'invidia, grande brutta bestia di questi tempi... anche se tutti tengono a nasconderla!
Sono d'accordo, infatti ti sto rispondendo proprio perché mi interessa l'argomento e riguarda in piccola parte anche il mio ultimo topic: in un ambiente in cui non vengono apprezzate le tue vere qualità è difficile realizzarsi senza sottomettersi alla regola "schiacciare per non essere schiacciati"...non bisogna lasciarsi sedurre dalla comodità e dalle vie più facili.
Normalissima che significa? senza particolari doni? Hai detto che ognuno ha pregi e difetti, allora normalissima non significa niente. La parola "normale", al giorno d'oggi, è sempre più controversa; trovo che questo sia una piccola prova che la nostra coscienza collettiva stia in qualche modo evolvendo.
L'invidia, diciamocelo chiaramente, fa parte della nostra natura umana e non è solo di questi tempi, ma di sempre. Lo stesso Caino uccise il fratello per gelosia e invidia: se qualcuno l'ha scritto significa che comunque l'invidia esisteva anche in quel periodo. Tutto sta a saper trasformare l'invidia di tipo "negativo" (quella che dà l'impulso a svalutare e depredare l'oggetto della tua invidia) in auto-critica e motivazione ad un proprio personale miglioramento, e non all'aspirazione ad avere o essere ciò che non si è. L'invidia ha radici profonde...viene in parte dalla nostra profonda esigenza di sentirci amati ed accettati.
A mio parere, la manifestazione più negativa dell'invidia è un suo "ribaltamento", quando uno "ribalta" la propria invidia verso gli altri facendo di tutto per sentirsi invidiato, lamentandosi perché è invidiato e ridendo sotto i baffi eccetera...

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Il fatto che noi esseri umani si abbia circa centomila geni e oltre un milione di miliardi di sinapsi, dovrebbe farti convenire che c'è una certa sproporzione tra materiale innato e materiale acquisito
E' un aspetto da non sottovalutare, ma il topic non è affatto su questo; probabilmente dicred vuole dire che, trovandoci immersi nell'ambiente sociale in cui viviamo, veniamo percepiti sia dagli altri che da noi stessi con determinate caratteristiche.

Ultima modifica di cancellato8738; 09-01-2013 a 17:04.
Vecchio 09-01-2013, 18:16   #7
Esperto
L'avatar di Lino_57
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
C'è anche da dire che viviamo in un'epoca molto individualista ed essere diversi dalla "massa" sta diventando sempre di più un lusso, a mio parere; del resto, chi si professa diverso dalla massa non manca, a volte, di un certo narcisismo ed egocentrismo... e l'egocentrismo è caratteristico della massa di oggi.
Non afferro il concetto che, pur vivendo in un'epoca che esalta l'individualismo, quindi la diversità, differenziarsi dalla "massa" sia considerato un lusso, una prerogativa di pochi fortunati... Come mai, ammesso che la società agevola l'individualismo, come scrivi tu?
Vecchio 09-01-2013, 22:46   #8
Esperto
 

Più che coraggio io in certi casi la definirei incoscienza...
Comunque provo a rispondere punto per punto...
Quote:
Ognuno di noi nasce con determinate caratteristiche, doni e mancanze.
Ognuno di noi, nessuno escluso.
Nessuno nasce solo con pregi, nessuno solo con difetti.
Può sembrar banale ma è l'unico modo per rispondere a certe persone che sparano sentenze assolute. Loro per prime soffrono quindi vedono tutto nero.
A banalità bisogna rispondere con una banalità.
Questo è poco ma sicuro ma, a meno di accontentarsi di una sorta di autocompiacimento del tutto personale e molto intimo oltre che effimero, diventa inevitabile ed umano aspettarsi di raccogliere qualche gratificazione pratica..(una compagna, qualche amico etc...).
E se questo non accade?
Quote:
Chi è "diverso" dalla massa dell'epoca viene generalmente:
ignorato;
deriso;
non compreso;
temuto;
invidiato.
Dipende cosa intendi per diverso...
Gli "sfigati" subiranno i primi tre trattamenti e basta poi c'è in effetti una categoria di persone (ne conosco personalmente) in grado di catalizzare attorno a loro tutti i sentimenti possibili ed immaginabili (per l'appunto odio, amore, invidia, timore etc...).
Ma si tratta di persone che, per quanto anticonformiste siano, sono comunque, in un certo qual modo, considerate carismatiche..
E si tratta di una diversa categoria di "diversi" in ogni modo.
Quote:
Pochi si prenderanno la briga di andare oltre. Non possiamo pretendere da tutti una profondità buddista o una preparazione psicologica.
A volte il mondo è molto più semplice di quel che pensiamo.
Personalmente neanche pretendo questo...
Gradirei solo, e parlo ovviamente a titolo personale, non essere sommariamente giudicato solo per delle mere impressioni epidermiche (fisiche o caratteriali che siano).
Cosa che spesso e volentieri accade...
Quote:
In tutto ciò bisogna trovare la forza di chiedersi: "ma io cosa ci guadagno?"
Mi spiego, se io ho la passione per il rock, magari mi riesce anche abbastanza facile suonarlo, quindi ho un dono... se mi ritrovo in un ambiente "ostile" per me... è probabile che col tempo mi convinca che la mia passione vale poco, che sia una perdita di tempo.

Ambiente ostile può essere quello che è indifferente alla tua musica oppure quello che non gradisce la tua musica.

Ecco, l'errore che si commette il più delle volte è proprio quello di dare risalto o importanza agli ambienti sbagliati, agli ambienti che poco hanno a che fare con noi.

Se un ambiente è a noi ostile significa che è diverso, fuorviato da altri schemi.
Quindi è logico esser trattati con disprezzo/indifferenza da quell'ambiente.
Tuttavia ciò non significa che il "diverso" non valga.
C'è del vero in quanto affermi e te lo dico alla luce della mia frequentazione di diversi ambienti "tematici" (cioè legati da un comune denominatore e non generici).
Il coltivare diverse passioni con fermezza e disciplina a me personalmente ha aiutato tantissimo a non crollare ma il puro e semplice problema è che durante la suddetta attività ti tocca (a meno che non si tratti di qualcosa che pratichi in solitudine) aver a che fare con la gente e con determinate dinamiche che prima o dopo, almeno secondo la mia ampia esperienza, saltano SEMPRE fuori...
Invidia, gelosia, falsità/doppiezza, emarginazione del brutto o del diverso a meno che non sia interessante sotto altri aspetti nei gruppi misti etc...
Io affermo che sarebbe importante e/o necessario per persone di un certo tipo essere immuni a certi tipi di imput per poter sopravvivere al giorno d'oggi..
Essere in grado di vivere senza gli altri o sbattendosene del loro giudizio...
Ma è una capacità difficile da acquisire per chi ne è totalmente privo e soprattutto per chi nella sua vita non è mai stato neanche minimamente gratificato per qualsiasi cosa abbia fatto..(quando poi per intendersi ci sono assassini sposati o ladri in Parlamento che stanno ampiamente meglio di me senza meritarselo).

Quote:
E non sottovalutiamo l'aspetto invidia etc etc...
L'ambiente "unificato" in genere è composto da gente normalissima, che... diciamocelo chiaramente... non ha doni particolari o intelligenze particolari...
L'esclusione può anche esser dovuta all'invidia, grande brutta bestia di questi tempi... anche se tutti tengono a nasconderla!
Come ho scritto sopra in effetti...
Anch'io non ne sono immune ma tendo a cercare di non rovinare il prossimo in nome di essa...
Cosa che altri non si fanno scrupoli di fare senza pagare minimamente dazio.
Vecchio 09-01-2013, 23:07   #9
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
C'è anche da dire che viviamo in un'epoca molto individualista ed essere diversi dalla "massa" sta diventando sempre di più un lusso, a mio parere; del resto, chi si professa diverso dalla massa non manca, a volte, di un certo narcisismo ed egocentrismo....e l'egocentrismo è caratteristico della massa di oggi.


Il mondo è fatto anche e soprattutto di superficialità, andare oltre non è solo una briga che si prendono in pochi, ma dipende anche dai momenti: non sempre c'è bisogno di tirare fuori la propria profondità buddista e preparazione psicologica e in quei momenti in cui non ne sentiamo il bisogno possiamo benissimo essere giudicati come persone superficiali o frivole. Tanto qualsiasi cosa fai verrai sempre giudicato.
Secondo me un anticonformista vero riesce a rimanere se stesso anche in mezzo alla banalità. Se sfidi la banalità e la massa, significa che gli dai importanza. Come scrisse Kurt Cobain, fai marcire il sistema dall'interno



Sono d'accordo, infatti ti sto rispondendo proprio perché mi interessa l'argomento e riguarda in piccola parte anche il mio ultimo topic: in un ambiente in cui non vengono apprezzate le tue vere qualità è difficile realizzarsi senza sottomettersi alla regola "schiacciare per non essere schiacciati"...non bisogna lasciarsi sedurre dalla comodità e dalle vie più facili.
Normalissima che significa? senza particolari doni? Hai detto che ognuno ha pregi e difetti, allora normalissima non significa niente. La parola "normale", al giorno d'oggi, è sempre più controversa; trovo che questo sia una piccola prova che la nostra coscienza collettiva stia in qualche modo evolvendo.
L'invidia, diciamocelo chiaramente, fa parte della nostra natura umana e non è solo di questi tempi, ma di sempre. Lo stesso Caino uccise il fratello per gelosia e invidia: se qualcuno l'ha scritto significa che comunque l'invidia esisteva anche in quel periodo. Tutto sta a saper trasformare l'invidia di tipo "negativo" (quella che dà l'impulso a svalutare e depredare l'oggetto della tua invidia) in auto-critica e motivazione ad un proprio personale miglioramento, e non all'aspirazione ad avere o essere ciò che non si è. L'invidia ha radici profonde...viene in parte dalla nostra profonda esigenza di sentirci amati ed accettati.A mio parere, la manifestazione più negativa dell'invidia è un suo "ribaltamento", quando uno "ribalta" la propria invidia verso gli altri facendo di tutto per sentirsi invidiato, lamentandosi perché è invidiato e ridendo sotto i baffi eccetera...


E' un aspetto da non sottovalutare, ma il topic non è affatto su questo; probabilmente dicred vuole dire che, trovandoci immersi nell'ambiente sociale in cui viviamo, veniamo percepiti sia dagli altri che da noi stessi con determinate caratteristiche.
Ottime riflessioni ma io ho una convinzione personale che ribadisco...
Tutti (conformisti, anticonformisti, alternativi etc...) cercano un loro posto nel mondo e si danno da fare di conseguenza...
E questo in che cosa consiste?
Un equilibrio o spazio vitale dove poter essere (anche da una fetta minuscola di popolazione) amati e apprezzati (oppure odiati e temuti nel caso si tratti di persone cattive) per quello che sono (come ammetti tu stessa nella parte in grassetto sopra)...
Tutto gira in base a quello...
L'invisibilità e/o la derisione totale invece sono mortificanti e devastanti per tutti/e invece ed è questo quello contro cui si deve combattere spesso senza esito...
Almeno parlo per quanto mi riguarda..

Ultima modifica di Markos; 09-01-2013 a 23:09.
Vecchio 09-01-2013, 23:47   #10
Intermedio
 

Nessuno può evitare di amarsi.
Forse si detesta la propria vita, i propri problemi, ma non ci si può detestare da soli, non ha proprio senso.
Se il topic intende "avere il coraggio di amare la vita nonostante tutto", dipende. Se la vita dà solo problemi non è tanto sbagliato preferire non esistere a vivere male.
Vecchio 10-01-2013, 01:19   #11
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Ognuno di noi nasce con determinate caratteristiche, doni e mancanze.
Ognuno di noi, nessuno escluso.
Nessuno nasce solo con pregi, nessuno solo con difetti.
Può sembrar banale ma è l'unico modo per rispondere a certe persone che sparano sentenze assolute. Loro per prime soffrono quindi vedono tutto nero.
A banalità bisogna rispondere con una banalità.

Chi è "diverso" dalla massa dell'epoca viene generalmente:
ignorato;
deriso;
non compreso;
temuto;
invidiato.

Pochi si prenderanno la briga di andare oltre. Non possiamo pretendere da tutti una profondità buddista o una preparazione psicologica.
A volte il mondo è molto più semplice di quel che pensiamo.

In tutto ciò bisogna trovare la forza di chiedersi: "ma io cosa ci guadagno?"
Mi spiego, se io ho la passione per il rock, magari mi riesce anche abbastanza facile suonarlo, quindi ho un dono... se mi ritrovo in un ambiente "ostile" per me... è probabile che col tempo mi convinca che la mia passione vale poco, che sia una perdita di tempo.

Ambiente ostile può essere quello che è indifferente alla tua musica oppure quello che non gradisce la tua musica.

Ecco, l'errore che si commette il più delle volte è proprio quello di dare risalto o importanza agli ambienti sbagliati, agli ambienti che poco hanno a che fare con noi.

Se un ambiente è a noi ostile significa che è diverso, fuorviato da altri schemi.
Quindi è logico esser trattati con disprezzo/indifferenza da quell'ambiente.
Tuttavia ciò non significa che il "diverso" non valga.

E non sottovalutiamo l'aspetto invidia etc etc...
L'ambiente "unificato" in genere è composto da gente normalissima, che... diciamocelo chiaramente... non ha doni particolari o intelligenze particolari...
L'esclusione può anche esser dovuta all'invidia, grande brutta bestia di questi tempi... anche se tutti tengono a nasconderla!
Tu parli come se quell'ambiente"ostile"fosse un eccezione,purrtoppo però è la regola per noi,anzi è un eccezione trovare un ambiente adatto a noi
Vecchio 10-01-2013, 13:32   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Per quanto riguarda l'esclusione, penso non esisterà mai un mondo senza nemici. Noi siamo troppo complicati e avremo sempre le nostre incomprensioni e sfide, in una parola, i nostri nemici. Tutto sta a fare in modo che certe discriminazioni non assumano proporzioni di massa, come spesso succede, allora sono d'accordo che bisogna fare di tutto per combattere.
Ok allora siamo d'accordo...
Vecchio 10-01-2013, 13:37   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Ok... magari non parlerò con uno di musica come vorrei però magari ha altre cose da dire che possono counque interessarmi.
Si tratta anche di venire incontro al prossimo qualche volta, altrimenti si cade nel classico clichè "se qualcuno mi ha ferito allora il tutto il mondo è con me ostile".
Secondo te come ho fatto a costruirmi, e mantenermi, una vita sociale (donne a parte) partendo da zero nonostante i miei problemi?
Nella parte che hai scritto sopra e che ho quotato è contenuta parte della risposta..
Vecchio 10-01-2013, 13:54   #14
Intermedio
 

cavolo veramente l'invidia è la cosa che piu' mi schifa,da quando la mia vita ha preso una brutta piega vedo "amici" che godono della mia situazione....che gente
Vecchio 10-01-2013, 14:21   #15
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Avere il coraggio di amarsi, nonostante tutto.
..magari la "questione relazionale" si esaurisse in quello...

Ultima modifica di Halastor; 10-01-2013 a 14:24.
Vecchio 10-01-2013, 15:24   #16
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Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Chi scrive di andare su Marte (vabbè manca poco)...
tu scrivi che è rarissimo trovare un ambiente adatto a noi...

Sapete cosa penso di queste affermazioni? Sicuramente c'è del vero ma... non è che a volte siamo anche noi a snobbare tutti gli ambienti?
Lo si fà un pò per pigrizia;
un pò perchè non c'è gente stimolante;
un pò perchè c'è sempre quello/a che rovina la festa, anche se su questa affermazione nutro dei dubbi, a meno che qui siamo tutti adolescenti o poco più;

Non me ne vogliate ma... dalle vostre risposte sembra quasi che TUTTI siano disposti nei vostri riguardi solo a:
punirvi, schiacciarvi, umiliarvi, deridervi etc etc e chi più ne ha più ne metta.

Anche io ho passato (e potrei passare) dei momenti d'isolamento interiore ed esteriore. Poi ricominciando a nutrire qualche rapporto ho scoperto con mio grande stupore che tutta questa cattiveria non deve essere necessariamente presente.
Ok... magari non parlerò con uno di musica come vorrei però magari ha altre cose da dire che possono counque interessarmi.
Si tratta anche di venire incontro al prossimo qualche volta, altrimenti si cade nel classico clichè "se qualcuno mi ha ferito allora il tutto il mondo è con me ostile".
Magari non sarà esperto di musica però potrei sempre apprendere qualche altra cosa. Nessuno può saperlo se non ci provo. Se non dò la possibilità agli altri di esprimersi.
Se gli altri dovessero comportarsi male beh... personalmente mi sono davvero stancato di ritirarmi in silenzio e rimuginare ma reagisco, civilmente ma reagisco perchè fà più male il non reagire che rimuginare senza aver dato una valida risposta a chi di dovere.

Reagire per me significa una cosa molto importante. Il diritto di esistere. Come tu esisti e ti prendi la briga di criticare o di attaccarmi io reagisco perchè molto probabilmente ho più diritto di te di esistere...
E che diamine... quando ci vuole... ci vuole... si vive meglio... credetemi!
Il problema è che a una certa età non interessi più neanche a chi potresti piacere perchè lui,lei hanno già la loro vita e non gli interessi,ci vuole pazienza e culo
Vecchio 11-01-2013, 01:47   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da dicred Visualizza il messaggio
Guarda... sono punti di vista... posso portarti un esempio concreto.
Gruppo di amici 45/50 anni. In questo gruppo c'è un tale che attualmente ha 55 anni.
Col tempo e con i pensieri si è trascurato, soffre di leggera depressione, cerca comunque di stare in compagnia.
Questo tipo, da quello che mi hanno detto, si è sempre dimostrato disponibile, pur con tutte le sue "mancanze" e questa cosa gli amici non se la sono dimenticata.
Gli hanno fatto conoscere diverse donne... alcune davvero carine altre un pò meno... lo sai che non è riuscito ad unirsi con nessuna? E la cosa bella è che loro ci sarebbero pure state!
Stò parlando di alcune donne davvero belle, attorno ai 45 anni (non dirmi che si è da buttare a quell'età se curate) che sono state rifiutate.

Con questo cosa voglio dire: non tutte le persone devono necessariamente diventare "caine", c'è anche chi si ricorda.
E' tutto relativo, nel senso che questa persona, si è permessa il lusso (secondo il mio parere) di rifiutare delle donne messe su di un piatto d'argento.

Non lo condanno e non lo giudico, avrà avuto le sue motivazioni ma era solo per dirti che qualche volta la vita gira anche dal verso amichevole.
Apuunto come ho detto prima ci vuole anche culo,è brutto perchè si è in balia del destino,ma oggi più che mai,dove tutto è precario e incerto,anche quello conta molto
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