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Vecchio 13-04-2014, 22:55   #1
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come da titolo: buonasera,

scrivo dalla provincia di Novara e sono un ragazzo di 22 anni.

Ho maturato la decisione di iscrivermi e partecipare a questa community in seguito ad un processo di cambiamento personale che sto cercando d'intraprendere in questo periodo, sperando porti a dei risultati.
Non ritengo di soffrire di una forma di fobia sociale vera e propria ma sicuramente sono una persona introversa e tendenzialmente con una personalità evitante.

Nel corso degli anni la mia "figura" è passata da quella del classico secchione introverso/nerd a quella di una sorta di "emarginato", in parte volontario.
Ho sempre avuto un carattere tendenzialmente chiuso e generalmente le persone mi vedono come una persona "fredda", paziente e, usando un termine che odio, uno "sfigato".
Tuttavia non ho grossi problemi nel parlare, esprimermi, etc in presenza di sconosciuti quanto piuttosto nell'instaurare rapporti duraturi che vadano oltre la semplice formalità necessaria nei luoghi di studio, lavoro e via discorrendo.

Il punto è che generalmente i miei rapporti non vanno molto oltre le prime impressioni, tendenzialmente se ritengo che una persona non sia interessante, sia superficiale oppure sia apertamente in contrasto con i miei ideali tendo progressivamente a tagliare i ponti.
Ora, questo probabilmente non sarebbe un problema se non fosse che da qualche anno fatico semplicemente ad avere discussioni con altre persone che vadano oltre frasi fatte e/o di circostanza.
Non nego di avere un carattere difficile e forse di giudicare in modo troppo "duro" tendendo ad escludere moltissima gente in breve tempo.

In seguito ad eventi e vicissitudini varie mi sono ritrovato anche a scontrarmi con i miei amici d'infanzia e di fatto ora i nostri rapporti sono inesistenti, le altre persone con cui avevo dei rapporti hanno intrapreso percorsi universitari che le hanno portate a separarci col trascorrere del tempo e l'unico amico con cui sono quotidianamente in contatto si trova a confrontarsi con lo spettro della depressione.

I miei rapporti con l'altro sesso sono stati pochi, ho avuto una fidanzata per un brevissimo periodo e un paio di rapporti occasionali che sono stati ben poco soddisfacenti. Negli ultimi anni mi rendo conto di essere sostanzialmente in una condizione in cui non vengo considerato interessante se non in rare occasioni, ed in quest'ultime sono tendenzialmente freddo per i motivi espressi sopra. Ormai rinuncio nella quasi totalità dei casi a fare la prima mossa e nelle rarissime occasioni in cui avviene il contrario purtroppo ho quasi sempre la sensazione di trovarmi di fronte a ragazze superficiali con cui non ho nessuna voglia di condividere il mio tempo.

I miei genitori rendendosi conto della situazione e dopo aver discusso anche con me hanno cercato di spronarmi ma non sembra riescano ad immedesimarsi troppo nella mia situazione di apatia e disinteresse verso la maggior parte dell'umanità. Sono sostanzialmente in una sorta di depressione causata dal fatto di non riuscire a trovare persone con cui comunicare e costruire rapporti, la sensazione di essere solo anche se in contesti in cui volente o nolente sono in presenza di altre persone.

Ho provato a dedicarmi ai miei vari interessi ( musica, film, etc ) e ad inserirmi in gruppi vari ma ho sempre avuto sfortuna o mi sono apertamente scontrato con i vari personaggi di turno dopo periodi di tempo più o meno lunghi. Purtroppo (o forse per fortuna) sono disposto a fare pochissimi compromessi su questioni che ritengo rilevanti e, benchè abbia un'alta soglia di sopportazione, la superficialità , la competizione portata all'eccesso e l'ipocrisia ampiamente diffusa in vari ambienti mi risultano difficilissime da sopportare portandomi ad una sorta di auto-esclusione da determinati contesti oppure a discussioni più o meno animate.

Dopo un ultimo periodo particolarmente pesante ho deciso di prendere atto di questa condizione e d'impegnarmi unicamente nel perseguire i miei attuali interessi, accettando questa solitudine e sperando di poter migliorare le cose.
Tuttavia ritengo possa essere utile cercare di avvicinarmi a persone che potrebbero condividere queste emozioni ( leggo spesso il forum) nella speranza di giungere insieme ad una qualche soluzione.

Scusate il muro di testo e grazie in anticipo per il vostro tempo,

Buona serata/notte.

Ultima modifica di The_Sleeper; 13-04-2014 a 23:00. Motivo: errori grammaticali vari
Vecchio 23-04-2014, 07:34   #2
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Benvenuto!


---Moderazione---
Vecchio 23-04-2014, 08:45   #3
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

benvenuto
Vecchio 25-04-2014, 10:31   #4
Banned
 

Benvenuto.
Vecchio 27-04-2014, 12:04   #5
Esperto
L'avatar di Bluevelvet93
 

Benvenuto!
Vecchio 06-12-2015, 19:47   #6
Intermedio
L'avatar di Labirinto
 

Un benvenuto in ritardo Sleeper È tanto che non scrivo nulla sul forum, perché ho spesso la sensazione che sia inutile parlare di alcunché...

Io ho 28 anni ora, tu dovresti averne 23. C'è un'ampia intersezione tra il tuo vissuto ed il mio, almeno per certe importanti modalità di interazione con gli altri. Nemmeno io mi sento sociofobico, come scrissi a suo tempo, anche se forse in passato lo sono stato. Però, ho una modalità di socializzare piuttosto rara e insolita.

"Secchione" > nerd > auto-emarginato in questo mi ritrovo anch'io. Come te non ho problemi a parlare con gli altri, uscire, con conosciuti o nuovi che siano. Però, per me, parlare serve a scambiare informazioni, rispondere a domande, quindi se non c'è un problema da risolvere, non trovo che ci sia nulla da dire. Noto, di recente è capitato (anche se è raro), che altri miei coetanei parlano a ruota libera, per associazioni mentali, ricordi, battute... a me pare cosí profondamente superficiale la discussione che non riesco nemmeno a prenderne parte. Ma al tempo stesso, non è che dovrei proporre argomenti intellettuali (per quanto sono in buona misura in grado di sostenerli), ma semplicemente non trovo ci sia nulla da dire e preferisco il silenzio a tante chiacchierare...

Sono anch'io selettivo con le persone, forse troppo, anche se sarebbe proprio una forzatura fare diversamente. Mi considero "difficile", ma se non esserlo significa adottare lo stile "degli altri", preferisco rimanere "difficile".

Può essere scortese da dire, pensando a miei amici passati, ma non c'è nessuna persona con cui abbia instaurato un rapporto profondo e abbia portato avanti un interesse condiviso, o una qualunque cosa che comporti un forte concetto di amicizia. È pur vero che non mancano persone con cui posso parlare, di cui ho fiducia e che in qualche modo considero amiche.

Una parte per cui i nostri percorsi differiscono parecchio è che tu sei etero ed io gay, ed il mio orientamento "non fortunato" ha comportato tutta un'altra serie di problematiche che ora tralascio e che con gli anni posso dire di aver risolto. Ormai mi resta lo stesso obiettivo che è qui diffuso: fare coppia. Ma è una difficoltà che faccio rientrare nella "normalità della vita".

Curiosamente io non soffro per la mancanza di rapporti duraturi di amicizia con altre persone, anche se la compagnia non mi dispiace. Mentre invece soffro per l'assenza di un partner. La differenza è che l'amicizia porta con sé interessi, mentre l'amore è "godere della presenza dell'altro" e si può stare anche in silenzio, senza particolari interessi da portare avanti. Mi rendo conto che quello che dico può apparire strano, vivo l'amore come una "forma di contemplazione" ed è la principale cosa che ricerco; che non considero una "risposta ad un problema", "un'azione per superare un ostacolo" o cose simili che costituiscono l'insensato agire quotidiano.

Tornando ad elementi in comune: sono allergico ai compromessi, detesto la competizione e l'ipocrisia. Se percepisco queste cose, le evito.

Quote:
Originariamente inviata da The_Sleeper Visualizza il messaggio
[...] Dopo un ultimo periodo particolarmente pesante ho deciso di prendere atto di questa condizione e d'impegnarmi unicamente nel perseguire i miei attuali interessi, accettando questa solitudine e sperando di poter migliorare le cose.
Tuttavia ritengo possa essere utile cercare di avvicinarmi a persone che potrebbero condividere queste emozioni ( leggo spesso il forum) nella speranza di giungere insieme ad una qualche soluzione.
Se non avessi scritto la frase che ho evidenziato, penso che non avrei scritto nulla. Non so, se ti risulto di primo acchitto, in qualche modo, affine al tuo carattere... (se intendi questo con "emozioni condivise"). Di certo non siamo sovrapponibili! però mi ha colpito la tua presentazione, è raro leggere certi tratti che ho ritrovato. Ti confesso che stento a credere che ne verrebbe fuori una soluzione dialogando, però già il fatto che ho scritto rivela una certa curiosità

Ultima modifica di Labirinto; 06-12-2015 a 22:38. Motivo: Correzione errori di battitura
Vecchio 06-12-2015, 21:06   #7
Banned
 

Vista ora la risposta

Ti ringrazio per il benvenuto e l'interesse prima di tutto

Molte cose sono cambiate in me dal momento in cui ho scritto questa presentazione tempo fa.
Anche le esperienze di vita sono state decisamente ampliate ed in un certo senso sono parecchio cambiato pure io, limitatamente ad alcuni aspetti.

C'è stato un periodo in cui ho usato poco il forum per dedicarmi a gestire la mia vita e relazioni più pienamente.
Credo che alcuni utenti possano chiaramente distinguere il me prima di questo e quello che ora è tornato più attivamente a scrivere. Aka chi sono ora.

Rileggendo la presentazione comunque devo dire di non aver mentito ma aver completamente omesso tanti episodi che darebbero una impostazione completamente diversa all'immagine di me che scaturisce da queste righe.
Tutto sommato però questa privacy per ora preferisco mantenerla e parlare di alcune cose in modo più controllato e privato.

Per qualsiasi domanda o curiosità, sono qui e disponibile a parlare di tutto.
Credo che in fondo potrebbero esserci altri punti di contatto oltre a ciò che ho scritto, sensazione a pelle.

PS : 24 anni ora ^^
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