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Vecchio 25-10-2016, 16:49   #1
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Pubblico quanto segue un po' a mo' di diario, ma questa sezione mi pareva più appropriata e più frequentata del mio diario che non uso praticamente più.
Mi sembrava interessante riportare questa esperienza, ma non è che volessi sollevare chissà quale dibattito...



E' passato molto tempo da quando sono quì e sono cambiato parecchio. Non sono cambiato molto nel senso in cui ci si potrebbe aspettare, cioè di aver risolto i problemi che ho sollevato nelle mie numerose iscussioni. Ma è cambiato il mio modo di pormi di fronte ad essi. Non è cambiato praticaente niente, eppure è cambiato tutto.
Inizio a smettere di bramare il cmbiamento, eppure non rinuncio ad esso.
Bramare, voler ottenere, riuscire.
Sembrerà banale, ma buona parte della sofferenza deriva da questo. Il che non significa rinunciare, cosa che porteebbe con sè un sacco di sofferenza non diversa dalla prima.
Significa imparare a volere in un altro modo.

La fortuna in questo periodo non mi è mancata.
Parlo di donne e lavoro, i due grandi crucci che affliggono un po' tutti (i maschietti).
Ho avuto occsione con una ragazza, anzi, potenzialmente due.
Ma l'ho voluto troppo; stava succedendo e ho precipitato le cose per lavoglia di ottenere.
Lo sforzo è stato talmente grande che ha portato con se una grande angoscia. Non si tratta quì di una questione esclusivamente "tecnica" del tipo "ho avuto fretta". C'è qualcosa di più che non so se riesco ad esprimere, ma ci provo: ho voluto "fare" invece di "lasciar essere". In quel fare bramoso si è spento tutto. Credo che molti potranno riconoscersi in questa formula, che appunto non riescono ad ottenere ciò che vogliono, ma parimenti, a ben vedere, non hanno il coraggio di lasciar essere.
E forse il dover fare è proprio determinato dall'incapacità di lasciar essere.
Lasciar essere non significa non agire, non prendere l'iniziativa e starsene seduti a guardare il muro (cosa in cui sono maestro!).
Semplicemente smettere di voler determinare con la propria rude volontà. Significa desiderare senza bramare. Mettere in atto azioni, ma nel rispetto del destino, o della natura se preferite(nostra e altrui).
Non è una cosa che può essere compresa solo razionalmente, deve essere intuita con il cuore.
Io stesso che scrivo la perdo spesso, è una cosa che va ad intermittenza (per ora).
E' una cosa che si presenta anche in piccole cose, per esempio anche nello scrivere queste righe: posso avere l'intenzione di scrivere una cosa che funzioni per il lettore, che abbia per il lettore un effetto che io voglio abbia, e allora sto li a pensare che forma dare alle frasi e come strutturare il discorso per "ottenere successo". Oppure posso lasciar fluire, far fluire me stesso nella penna.
Poi si tratta di far si che la vita sia la penna.
Anche nello scrivere queste poche righe la cosa va ad intermittenza, è veramente difficile da mettere in pratica.
Se scrivo e voglio che ne esca una cosa ben fatta, c'è subito la voglia che sia così, voglia che porta con se l'ansia di riuscire.
Se scrivo di getto l'ansia non c'è...
Non vuol dire che uno non possa lavorare per riuscire a scrivere meglio. Lo può fare ma deve in un certo senso farlo "a parte" e poi lasciar fluire l'eventuale miglioramento senza quasi rendersene conto.
L'atto che ha successo deve essere spontaneo, la spontaneità può essere arricchita, ma se lo si vuol fare mentre la spontaneità è in atto questa smette di essere tale e quindi non ha effetto.

Volendola mettere in mdo più spirituale, si tratta di dirsi che la propria persona ha già tutto quello che di base le serve, nel rispetto di tutti i propri difetti, per poter fare tutto ciò che fa per lei(ora non lapidatemi), che probabilmente è molto pi di ciò che immaginiamo e magari non c'entra nulla con ciò che ci siamo sforzati di fare.

Anche quì non si tratta di un ragionamento razionale, ma più che altro di una presa di coscenza, di una sorta di autofiducia.

Riporto quì alcune righe di una parte dell'Iking che ho trovato estremamente significative e che ritengo racchiudano in parte il senso di ciò che ho scritto e sicuramente molto di più:


"Diritto, rettangolare, grande.
Senza intenzione pur nulla rimane trascurato.


Il cielo ha come simbolo il cerchio, la terra il quadrato, con i suoi angoli retti. Così dunque il rettangolare è una qualità originaria della terra. Invece il rettilineo è una qualità originaria del Creativo, come anche la grandezza. Ma ogni cosa rettangolare ha la sua radice nella linea retta e forma a sua volta, di nuovo, delle grandezze solide. Se nella matematica si distinguono linee, pani e solidi, dalle linee rette risultano piani rettangolari, e dai piani rettangolari grandezze cubiche. Il Ricettivo si orienta secondo le qualità del Creativo e le fa sue. Così da una retta nasce un quadrato e da un quadrato un cubo. Questa è la semplice devozione alle leggi del Creativo, senza aggiungervi o togliervi alcunchè. Perciò il ricettivo non ha bisogno di nessuna particolare intenzione o sforzo, e tutto riesce rettamente.
La natura genera gli esseri senza deviare mai, in questo è rettilinea; essa è tranquilla e silenziosa, in questo è rettangolare; essa non si rifiuta di sostenere qualunque essere, in questo è la sua grandezza. Perciò senza gesti esteriori e senza intenzioni particolari, essa compie ciò che è retto per tutti. Per l'uomo significa suprema saggezza diventare nel proprio operare così spontaneo come la natura".
Vecchio 25-10-2016, 17:10   #2
Esperto
L'avatar di Suttree
 

Non sono certo di aver capito bene
In pratica tu dici di abbandonarsi alla spontaneità e smettere di affrontare razionalmente, pianificare e cercare troppo insistentemente le cose

Io da che ricordi non sono mai stato spontaneo ma appunto non facevo nulla e la mia situazione peggiorava sempre di più..ora che ho affrontato i miei problemi razionalmente mi sento meglio ma ancora "vuoto" e arido in un certo senso..non so ciò che voglio realmente e mi sento come se qualcosa si fosse rotto internamente..come faccio ad essere spontaneo

Può essere che abbia travisato completamente il tuo discorso.
Vecchio 25-10-2016, 17:11   #3
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Qua Semifobico ce lo ritroviamo in qualche monastero tibetano lol
Cmq a parte gli scherzi ho capito quello che vuoi dire e condivido
Ringraziamenti da
cancellato16760 (25-10-2016)
Vecchio 25-10-2016, 17:16   #4
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Originariamente inviata da Suttree Visualizza il messaggio
Non sono certo di aver capito bene
In pratica tu dici di abbandonarsi alla spontaneità e smettere di affrontare razionalmente, pianificare e cercare troppo insistentemente le cose

Io da che ricordi non sono mai stato spontaneo ma appunto non facevo nulla e la mia situazione peggiorava sempre di più..ora che ho affrontato i miei problemi razionalmente mi sento meglio ma ancora "vuoto" e arido in un certo senso..non so ciò che voglio realmente e mi sento come se qualcosa si fosse rotto internamente..come faccio ad essere spontaneo

Può essere che abbia travisato completamente il tuo discorso.
No,non hai travisato. Affrontare razionalmente si! Pianificare si! cercare troppo insistentemente le cose no!

Vuoto e arido, capisco cosa intendi, ci sto passando. Mi sembra di aver capito che la mia mancanza di spontaneità impedisce a ciò che c'è in me di emergere, e siccome non emerge cerco altre cose, cose a caso...come mi sembra facciano molti in questo forum, e nella vita in generale.

E' un discorso delicato, più di quello che ho scritto e mi è venuto spontaneo non so che dire...
Vecchio 25-10-2016, 17:18   #5
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Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
Qua Semifobico ce lo ritroviamo in qualche monastero tibetano lol
Cmq a parte gli scherzi ho capito quello che vuoi dire e condivido
No, la fase monastica l'ho già superata!
Voglio anche trombare, quindi basta monasteri!
Vecchio 25-10-2016, 17:19   #6
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

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Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
No, la fase monastica l'ho già superata!
Voglio anche trombare, quindi basta monasteri!
daje
Vecchio 25-10-2016, 17:20   #7
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Ecco dopo il papiro serio con cui ho iniziato ora ho scritto la minchiata...ma mi è venuto spontaneo!
Sperò non rovini la serietà della cosa...
Vecchio 25-10-2016, 17:20   #8
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Cmq non so in che modo si possa raggiungere quello stato "mentale" che descrivi: "chi cerca il tao non trova il tao chi dice il tao non sa cos'è il tao" eccecc . Un aiuto potrebbe essere quello di smettere di farsi troppe paranoie...forse... cosa non semplice, ovviamente. Io ad esempio piano piano sto iniziando a fare tutta una serie di cose che prima mi negavo perché "ma non è da me, ma chissà cosa penseranno, non ce la posso fare, sono troppo scarso, e se fraintende? e se questo e se quello..." e ascolto molto di più "me stesso". Non me ne sono ancora mai pentito... focalizzarsi su un obiettivo ma senza fissarsi troppo sul modo in cui potrà essere raggiunto, altrimenti si rischia di non cogliere possibilità/percorsi che nella nostra limitatezza non avevamo contemplato..seguire i flussi.

Ultima modifica di DownwardSpiral2; 25-10-2016 a 17:26.
Vecchio 25-10-2016, 17:22   #9
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Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
Cmq non so in che modo si possa raggiungere quello stato "mentale" che descrivi...chi cerca il tao non trova il tao chi dice il tao non sa cos'è il tao eccecc
Appunto perché se lo cerchi lo stai già perdendo...credo che il senso è che non devi fare qualcosa, ma piuttosto devi smettere di fare qualcosa. Di fatto spontaneità vuol dire smettere di fare qualcosa.
Vecchio 26-10-2016, 15:17   #10
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
Cmq non so in che modo si possa raggiungere quello stato "mentale" che descrivi: "chi cerca il tao non trova il tao chi dice il tao non sa cos'è il tao" eccecc . Un aiuto potrebbe essere quello di smettere di farsi troppe paranoie...forse... cosa non semplice, ovviamente. Io ad esempio piano piano sto iniziando a fare tutta una serie di cose che prima mi negavo perché "ma non è da me, ma chissà cosa penseranno, non ce la posso fare, sono troppo scarso, e se fraintende? e se questo e se quello..." e ascolto molto di più "me stesso". Non me ne sono ancora mai pentito... focalizzarsi su un obiettivo ma senza fissarsi troppo sul modo in cui potrà essere raggiunto, altrimenti si rischia di non cogliere possibilità/percorsi che nella nostra limitatezza non avevamo contemplato..seguire i flussi.
Quoto integralmente!
Vecchio 26-10-2016, 16:16   #11
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
e ascolto molto di più "me stesso" ... focalizzarsi su un obiettivo ma senza fissarsi troppo sul modo in cui potrà essere raggiunto, altrimenti si rischia di non cogliere possibilità/percorsi che nella nostra limitatezza non avevamo contemplato.. seguire i flussi.
Mi è piaciuto particolarmente questo passaggio, solo che non sono sicura che alla fine gli obiettivi siano sempre raggiungibili... forse alla fine arriva una sorta di accettazione catartica.. forse
Vecchio 26-10-2016, 16:27   #12
Esperto
L'avatar di TheProphet
 

Personalmente vedo che la "progettazione" non funziona, con me stesso almeno.
Più penso che devo fare qualcosa per raggiungere un obiettivo e meno strade per raggiungerlo trovo.
Questo vale tanto per questioni come il lavoro, in cui più mi ripeto che devo aggiornarmi, formarmi, ed essere sempre alla ricerca, e meno idee mi vengono, quanto per le cose fatte per me stesso, hobby, interessi ecc.
Ricordo che da adolescente ero più spontaneo e accettavo ogni situazione che mi capitava (avevo anche meno problemi e paranoie, va detto) ed ero mentalmente più flessibile.
Ringraziamenti da
cancellato16760 (27-10-2016)
Vecchio 27-10-2016, 13:56   #13
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da Giulia* Visualizza il messaggio
Mi è piaciuto particolarmente questo passaggio, solo che non sono sicura che alla fine gli obiettivi siano sempre raggiungibili... forse alla fine arriva una sorta di accettazione catartica.. forse
Chi vivrà vedrà anche fissarsi sugli obiettivi come se dal raggiungimento di questi dipendesse tutta la propria vita non è buono secondo me, ci sono momenti in cui bisogna cambiare strada e prospettive...tocca starci.
Ringraziamenti da
cancellato16760 (27-10-2016)
Vecchio 27-10-2016, 16:03   #14
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
seguire i flussi.
Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
creare comunque i presupposti per sfruttare le occasioni, se si presentano.
Devo quotare senza aggiungere altro...
Vecchio 06-11-2016, 20:06   #15
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Nessuno è nella condizione di affermare cosa possa essere sbagliato o meno.

Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
Chi vivrà vedrà anche fissarsi sugli obiettivi come se dal raggiungimento di questi dipendesse tutta la propria vita non è buono secondo me, ci sono momenti in cui bisogna cambiare strada e prospettive...tocca starci.
Fissazione e ossessione, stiamo lì, eh.
Personalmente faccio a pugni con le parole "seguire i flussi" quando separate dalla parola "ascoltarsi".
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