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Vecchio 31-10-2014, 19:13   #1
Esperto
L'avatar di Heisenberg
 

Come alcuni di voi già sapranno ho deciso finalmente di andare da uno psicologo serio per farmi dare una mano.

Cercherò qui di riportare fatti e consigli che possono essere utili anche per gli altri.

Concetto chiave #1

In questo approccio iniziale lo psicologo ha dato molto risalto all'importanza delle emozioni (tutte, dall'ansia alla rabbia). Lui sostiene che la nostra società ci ha inculcato concetti sbagliati e che tutte le emozioni sono di per sè positive.
Noi invece di cercare di evitare quelle negative dobbiamo abbracciarle cercando di sfruttarle in modo ottimale

Non mi è ancora chiaro il come, ma penso sia questione di tempo

Posterò aggiornamenti in futuro, forza a tutti
Vecchio 31-10-2014, 20:00   #2
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Mi sembra ottimo come concetto.
Le emozioni alla fine non sono altro che segnali, per dire: la rabbia quando ci si sente prevaricati, la paura per evitare i pericoli, ecc.
Ed è possibile rielaborarle ed accettarle
Vecchio 31-10-2014, 20:07   #3
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg Visualizza il messaggio
Noi invece di cercare di evitare quelle negative dobbiamo abbracciarle cercando di sfruttarle in modo ottimale
Mi sa tanto di frase fatta, magari ti ha espresso questa idea in modo articolato e questo è il riassunto che però presuppone tu tenga a mente il contesto della conversazione. In ogni caso ricorda in qualche modo il "ciò che non mi uccide mi rende più forte"... C'è un fondo di verità, ma proprio un fondo. Io sto male e basta.
Vecchio 31-10-2014, 21:09   #4
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg Visualizza il messaggio
Lui sostiene che la nostra società ci ha inculcato concetti sbagliati e che tutte le emozioni sono di per sè positive.
Ma infatti un mio grande problema è stato proprio questo, aver cercato di reprimere la rabbia e tutte le sensazioni spiacevoli.
Penso che derivi dall'essere stata educata all'ipocrisia.
Vecchio 31-10-2014, 21:48   #5
Esperto
L'avatar di Noriko
 

La rabbia esplosiva verso sé stessi o verso gli altri non porta che malesseri.

Dovrebbe esserci sufficientemente energia e non rabbia per poter affrontare il mondo esterno.

Le arrabbiature è giusto sfogarle ma bisogna essere dotati anche di freni inibitori per non perdere il controllo.
Vecchio 31-10-2014, 22:23   #6
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
La rabbia esplosiva verso sé stessi o verso gli altri non porta che malesseri.

Dovrebbe esserci sufficientemente energia e non rabbia per poter affrontare il mondo esterno.

Le arrabbiature è giusto sfogarle ma bisogna essere dotati anche di freni inibitori per non perdere il controllo.
sottoscrivo... la mente si abitua a quello che fa più spesso, se ci si incavola si prende questa abitudine e ci si incavola per cause via via meno importanti. Penso ci siano dei momenti di necessario sfogo quando i meccanismi di elaborazione sono insufficienti, ma sono cose che almeno a me personalmente son capitate sì e no tre volte nella vita.
Vecchio 31-10-2014, 23:20   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
La rabbia esplosiva verso sé stessi o verso gli altri non porta che malesseri.
verissimo, però la rabbia e il malessere bisogna riconoscerli e capire da dove vengono per superarli, nel mio caso invece facevo di tutto per non vederli e poi saltano fuori in maniera veramente esplosiva e incontrollata. Non intendo sfogare la rabbia e il malessere, ma capire da dove vengono per entrare in azione e cambiare il mio comportamento in conseguenza.
Vecchio 01-11-2014, 06:36   #8
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Sono d'accordo con te Ambivalente.

Occorre capire il perché di tutta la rabbia che portiamo dentro e parlarne per poi affrontare meglio le frustrazioni, i desideri non realizzabili, i rancori e le relazioni insoddisfacenti.
Vecchio 01-11-2014, 08:16   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg Visualizza il messaggio
(tutte, dall'ansia alla rabbia) la nostra società ci ha inculcato concetti sbagliati e che tutte le emozioni sono di per sè positive.
Noi invece di cercare di evitare quelle negative dobbiamo abbracciarle cercando di sfruttarle in modo ottimale
Concordo reprimere le emozioni a me fa male, oppure alla fine esplodo.
Il problema non sono le emozioni in sé ma come le viviamo ed esprimiamo, spesso si assorbe un imprinting non utile.
La rabbia secondo me va canalizzata ed utilizzata produttivamente per ciò che è, energia.

Quote:
Originariamente inviata da Ambivalente Visualizza il messaggio
la rabbia e il malessere bisogna riconoscerli e capire da dove vengono per superarli.
Non mi riferisco allo sfogare violentemente sul primo che capita rabbia e malessere, quello è il sintomo da indagare e sostituire ma capire da dove vengono per entrare in azione e cambiare il mio comportamento in conseguenza.
Concordo con aggiunta personale.

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio

Occorre capire il perché di tutta la rabbia che portiamo dentro e parlarne per poi affrontare meglio le frustrazioni, i desideri non realizzabili, i rancori e le relazioni insoddisfacenti.
Sottoscrivo ma preciso che determinate emozioni sono naturali, oltre che capite "di testa" vanno anche semplicemente "sentite", trovo salutare lasciarle scorrere in noi e poi defluire positivamente.
Comprensione ed accettazione quindi modifica dei comportamenti non produttivi.
Vecchio 01-11-2014, 11:22   #10
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da rosadiserra Visualizza il messaggio

Sottoscrivo ma preciso che determinate emozioni sono naturali, oltre che capite "di testa" vanno anche semplicemente "sentite", trovo salutare lasciarle scorrere in noi e poi defluire positivamente.
Sono d'accordo.
Non so che altro aggiungere . Questa e una caratteristica delle persone con un disturbo evitante ma anche delle altre immagino con tutte le distrazioni che offre il mondo oggi. Sono d'accordo che servono a indicarti qualcosa.
Vecchio 01-11-2014, 11:47   #11
Banned
 

Ad esempio un'emozione negativa che ho sempre negato era l'invidia per i miei fratelli, mi sentivo cattiva e non volevo acettare di provarla. Dopo ho capito che era normale che io provassi quella sensazione, l'importante era non applicarmi per fare a loro del male. Permettermi di provare quel disagio mi ha permesso di superarlo.
Vecchio 01-11-2014, 13:06   #12
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da Ambivalente Visualizza il messaggio
Ad esempio un'emozione negativa che ho sempre negato era l'invidia per i miei fratelli, mi sentivo cattiva e non volevo acettare di provarla.
Credo che l'importante è non vedersi un mostro per questi sentimenti ....
forse è così che s'intende l' accettazione, non certo sfogarle in modo dannoso.
Vecchio 01-11-2014, 13:11   #13
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Quote:
Originariamente inviata da Heisenberg Visualizza il messaggio
Noi invece di cercare di evitare quelle negative dobbiamo abbracciarle cercando di sfruttarle in modo ottimale
E cosa fare delle emozioni negative? Soffocarle e reprimerle no a quanto dice, farle uscire potrebbe essere distruttivo... Manipolarle? Trasformarle?
Vecchio 01-11-2014, 13:24   #14
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da Wrong Visualizza il messaggio
E cosa fare delle emozioni negative? Soffocarle e reprimerle no a quanto dice, farle uscire potrebbe essere distruttivo... Manipolarle? Trasformarle?
Forse manipolarle e trasformarle è un modo di dire , insomma il "loro gergo" per dire cose che abbiamo detto anche noi ...
Vecchio 01-11-2014, 14:01   #15
Esperto
L'avatar di kasper-me
 

Per me é diverso.....
....nel senso di una sorta di "contaminazione".....delle emozioni.....esempio non riesco a gestire una situazione come vorrei:

Conosco gente nuova e sono imbambolato - mezzo stoccafisso....

...emozione:
Timidezza/ vergogna/rabbia

...pensiero razionale:
ok, son curioso di conoscerle, come posso gestire la cosa ? Un sorriso....posso rompere il ghiaccio con una battuta...poi mi arrabatto...

...comportamento istintivo:
evitare, incaxxarsi e chiudermi nella mia rabbia verso me e magari rifletterla sugli altri

Che mi piacerebbe....e che provo come posso.....
É di incanalare le emozioni.....per gestire le situazioni/cose come vorrei.....naturalmente entro limiti "umani" non parlo di illuminazione chiaramente....

.....un po' riesco, non é affatto facile però; é come avere due me distinti quello razionale e quello emozionale e non riuscire a farli dialogare in maniera accettabile.....sgrunt !!

Ultima modifica di kasper-me; 01-11-2014 a 14:03.
Vecchio 01-11-2014, 14:10   #16
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da kasper-me Visualizza il messaggio
é come avere due me distinti quello razionale e quello emozionale e non riuscire a farli dialogare in maniera accettabile.....sgrunt !!
E ti pare poco.. parli di un conflitto antico come il mondo .

La diatriba fra cuore (istinto) e ragione (razionalità).
Vecchio 01-11-2014, 14:28   #17
Esperto
L'avatar di kasper-me
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
E ti pare poco.. parli di un conflitto antico come il mondo .

La diatriba fra cuore (istinto) e ragione (razionalità).
.....e lo so.....é che spesso "vedo in real time" quel che vorrei in termini di comportamento/risultato e so razionalmente come ottenerlo....

....ma non riesco effettivamente a far due chiacchiere con l'istinto e dirgli qualcosa come: "ok orso preistorico dammi la mano e vieni con me".....xché so che poi se riesco ad esempio la rabbia si tramuta in gioia ......ed é il primo gradino.....di una scala che poi non é difficile per me salire...

....un po' per un'educazione parecchio repressiva.....un po' per un vissuto veramente a volte infimo.....questo scollamento o corto circuito é un maledetto muro di gomma con cui mi tocca combattere ogni giorno ....
Vecchio 01-11-2014, 14:52   #18
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Problema shakespeariano non da poco.

Ultima modifica di Noriko; 01-11-2014 a 14:57.
Vecchio 01-11-2014, 15:24   #19
Esperto
L'avatar di kasper-me
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
Problema shakespeariano non da poco.
Già.... o dandogli titolo narrativo
"riflessioni di un fobico a metà autunno"
Vecchio 01-11-2014, 15:37   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da kasper-me Visualizza il messaggio
Per me é diverso.....
....nel senso di una sorta di "contaminazione".....delle emozioni.....esempio non riesco a gestire una situazione come vorrei:

Conosco gente nuova e sono imbambolato - mezzo stoccafisso....

...emozione:
Timidezza/ vergogna/rabbia

...pensiero razionale:
ok, son curioso di conoscerle, come posso gestire la cosa ? Un sorriso....posso rompere il ghiaccio con una battuta...poi mi arrabatto...

...comportamento istintivo:
evitare, incaxxarsi e chiudermi nella mia rabbia verso me e magari rifletterla sugli altri

Che mi piacerebbe....e che provo come posso.....
É di incanalare le emozioni.....per gestire le situazioni/cose come vorrei.....naturalmente entro limiti "umani" non parlo di illuminazione chiaramente....

.....un po' riesco, non é affatto facile però; é come avere due me distinti quello razionale e quello emozionale e non riuscire a farli dialogare in maniera accettabile.....sgrunt !!
La rabbia che senti è consequenziale, il problema è a monte di essa, ovviamente non giova sfogarla su di te o su altri. Il cortocircuito a me sembra ansia acuta, è un sintomo anche quello, è difficile distinguere l'istinto dai meccanismi disfunzionali, spesso scambiamo per istinto qualcosa che originariamente era "esterno" a noi e che è stato interiorizzato in tempi molto antichi, tanto da non riuscire più a distinguerlo da noi.
Le origini di questi meccanismi puoi scoprirle solo tu, magari con un sostegno se ti interessa, hai fatto riferimento ad una educazione repressiva.. Chi lo sa...
Ma anche quando scopri i perché ed i percome hai solo fatto il primo passo.
Lo so, è come cercare nel buio è un esercizio continuo per resistere agli impulsi dei meccanismi, io ci provo da una vita in altri ambiti, ancora cado a volte, è un'immensa fatica,
è come scrivere due lettere diverse con due mani in contemporanea.
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