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Visualizza i risultati del sondaggio: Sei circondato da persone che hai scelto? / E sei felice?
Sì, le ho scelte. 12 41.38%
No, non le ho scelte. 14 48.28%
Sì, sono felice. 3 10.34%
No, non sono felice 19 65.52%
Sondaggio singolo o multiplo. Chi ha votato: 29. Non puoi votare questo sondaggio

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Vecchio 30-06-2015, 20:57   #21
Esperto
L'avatar di varykino
 

per fortuna nn so circondato
Vecchio 30-06-2015, 22:51   #22
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

Quote:
Originariamente inviata da Fluviale Visualizza il messaggio
...Tutti vanno bene. Se tutti la pensano così, tutto quadra.
E' un ragionamento che in linea teorica considero valevolissimo. Tuttavia ci siamo separati da quel tutto che era il letto acquoso del nostro passato primordiale ancora molto tempo fa, che ci vedeva similari gli uni agli altri, sottostanti a metodi comportamentali matematicamente prevedibili.
Attorno a noi, oggi, c'è un universo di gente anche del tutto aliena, rispetto a noi.
In considerazione di questo, quindi, anche potenzialmente nociva.

Quote:
Originariamente inviata da Fluviale Visualizza il messaggio
I rapporti amorosi sono basati sulla selezione. Solo chi è adatto va bene
Perché molto è in gioco, allora ci si sottopone vicendevolmente a prove. Lo stesso bisognerebbe fare con ogni altra cosa poiché ogni altra cosa che entra in contatto con noi, entra in noi.
Non so se mi sono spiegato.

Ultima modifica di SugarPhobic; 18-09-2018 a 21:27.
Vecchio 01-07-2015, 13:36   #23
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da utenta Visualizza il messaggio
Non ho votato perché il discorso è ampio
Familiari non ho potuto scegliere, li posso solo accettare e cercare di gestire i rapporti alla meno peggio
Un compagno lo scelgo e contemporaneamente mi sceglie, altrimenti ci si accontenta entrambi, squallido e patetico, poi perché dovrei? Sto bene da sola, quando mi prendo una sbandata inizialmente nemmeno mi fa piacere se sono ricambiata, le emozioni mi spaventano e mi spaventa poter soffrire, sono convinta che nulla duri per sempre, specie i rapporti sentimentali.
Sul lavoro non posso scegliere quindi per me i rapporti si limitano a civiltà buona, educazione e stima e rispetto se meritati. Io mi faccio i fatti miei loro idem.
Gli amici li ho scelti e mi hanno contemporaneamente scelto sia inizialmente che negli anni, ognuno nel proprio percorso di sviluppo emotiva . Kiul.
Scegliere ed essere scelti per me sono concetti inscindibili anche con gli animali.

Sono contenta? Bah che significa? Questa è la vita che mi è capitata, ho cercato di prendere quello che c'era e cercare altrove quello che manca, soprattutto vorrei trovare quello che manca dentro di me, la parte di me che non trovo più.
Ti amo.
Vecchio 01-07-2015, 14:57   #24
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Ho 27 anni quindi non penso che ormai si possa dire che non ho "scelto" il mio nucleo famigliare. Attualmente vivo con mia madre. Prima o poi avrei potuto scegliere diversamente, avrei potuto cercare di vivere da solo, vivere con mio padre ecc. Invece sono qui e ho scelto di valorizzare molto il rapporto con uno dei due genitori. A questo punto sì, la mia famiglia me la sono scelta io.
Anche con gli amici, ho delle amicizie di vecchia data, ma avrei potuto anche allontanarmene, e con alcune persone in parte l'ho fatto.
Insomma la mia vita, sotto l'aspetto dei rapporti interpersonali, sta sempre più prendendo la forma che io ho scelto di darle.
Questa di per sè è una cosa positiva. Il problema però è che, se consideriamo la mia indole evitante e comunque introversa, rischio di chiudermi in un guscio, in una comfort zone, e non uscirne più. Tant'è vero che posso star bene quanto voglio ma ad oggi non ho mai avuto relazioni sentimentali e non ho mai avuto la forza di andare a cercarmele.
Spero che il lavoro e la vita futura mi diano occasioni per integrare ciò che ho con nuove conoscenze e nuove persone.
Vecchio 03-07-2015, 21:17   #25
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Mortino Visualizza il messaggio
Essere circondati perlopiù da persone che non si sono scelte genera infelicità, secondo me.
secondo me essere circondati perlopiù da persone ._.
Vecchio 14-08-2015, 07:25   #26
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Fluviale Visualizza il messaggio
La parola chiave qui è "selezionare", come se l'amicizia dovesse essere limitata a certe persone, mentre altre (la maggior parte) ne debbano essere necessariamente escluse. Non c'è un vero criterio per cui ciò debba accadere, al di fuori dell'autodifesa, che chiaramente deve essere compresa, ma che senza dubbio causa la chiusura in noi stessi. Se ci circondiamo solo di persone affini allora non ci sarà uno scambio fruttuoso con l'esterno e sarà difficile godere appieno dei rapporti interpersonali; se invece diventiamo amici (per me non c'è una distinzione netta fra amicizia e conoscenza, semplicemente ci sono persone con cui il rapporto in un certo momento è stretto, in certi momenti è lasso, persone con cui il rapporto è di lunga durata e di breve durata) di chi capita, senza effettuare particolari selezioni inclusive allora ci si evolverà verso una comunità compatta. Certo, a volte una qualche persona che proprio non si può sopportare sarà esclusa dal circolo conoscenza-amicizia, però saranno casi rari.
Non penso proprio che saranno casi rari.
Con gli amici Fluviale si condivide qualcosa...
Ad esempio tu hai amici che operano nella malavita?
Conosci spacciatori, ladri o persone del genere?
Hai amicizie tra gli zingari?
Conosci persone dello spettacolo?
Imprenditori alla Briatore?
E in che modo pensi che potresti mai divenire davvero amico di persone così?

Anche persone del genere esistono e coltivano relazioni di amicizia e questo tipo di persone sono una bella fetta della società, non sono casi rari (se non hai molti amici di questo tipo chiediti il perché). Poi ci sono i barboni, le persone che vivono per strada, gli anziani abbandonati negli ospedali o nelle loro case e così via. Mi vuoi dire sinceramente che per te sarebbe equivalente frequentare persone della tua età con le quali puoi uscire e magari mangiare un gelato o prendere un caffé (per dire una stupidaggine) o delle persone anziane in un ospedale? Persone che si accompagnano a bastoni e che per fare due passi ci mettono mezz'ora?
Perché poi a queste non puoi mica dire "usciamo" o "andiamo più veloce", non possono mica uscire da là né camminare più veloce di come camminano.
Sei davvero amico allo stesso modo di tutti sulla carta?

Io sono sincero e direi proprio che la mia risposta sarebbe "no, non sono e posso essere amico di tutti".

Questi non sono casi rari, ce ne sono parecchi, solo che di persone giovani (che non sono imparentate con questi anziani e non le conoscevano già) che frequentano gratuitamente e davvero per amicizia certe persone anziane non ne conosco nessuna. O le si frequenta per una forma di narcisimo tramite associazioni varie, o nulla, ma non direi che si è amici così, con gli amici si condivide il proprio tempo volentieri, non si fa mica volontariato!
Magari di un anziano che versa in certe condizioni un vero amico è un altro anziano che si trova in condizioni simili col quale può condividere delle esperienze di vita e non il giovane che fa volontariato e poi "arrivederci e grazie".
Non dico che sia inutile anche questo tipo di relazione qua, però questo tipo di relazioni non si possono chiamare di amicizia secondo me.

Poi come ho detto altrove conta molto anche lo stato economico e sociale.

Me ne sono accorto poi che contavano anche queste cose qua perché influenzano molto lo stile di vita e gli amici bisogna considerarli dei "pari". Con gli amici bisogna condividere qualcosa, e riuscire a vedersi in qualche modo frequentando ambienti simili è il requisito minimo, se non si riesce a fare nemmeno questo volentieri, non direi che ci si può dire amici.

Un ragazzino che vive in certe condizioni economiche e sociali (che magari va anche in barca e cose del genere) difficilmente può divenire amico di un altro ragazzino che vive per strada e sopravvive grazie ad espedienti vari, come quelli delle Favelas per esempio. Questo l'ho osservato e compreso a mie spese nell'esistenza.

E' vero ci sono delle eccezioni, però ho sempre l'impressione che per essere davvero amici ci debba essere qualcosa da condividere che sia ben più profondo e radicato rispetto all'essere semplicemente due esseri umani, se non c'è questo qualcosa in più non penso lo si possa creare dal nulla.

Ultima modifica di XL; 14-08-2015 a 08:18.
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