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Vecchio 31-12-2016, 19:26   #1
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Oggi proprio non va. Mi sento amareggiato. Mi vengono in mente episodi cupi del passato, e in particolare una persona che mi ha fatto male, più di tutti gli altri messi insieme. Ma ormai sono 4 anni che l'ho mandato affa con molta durezza, come non avevo fatto in 30 anni. Avevo sempre perdonato, ma alla fine non l'ho retto proprio più.
Io non sono il tipo che prendo a male parole, ma quando uno esagera veramente, lo rimetto a posto con le cattive, se non vuole capire con le buone.

Ma oggi, che me ne faccio di una vecchia storia così? Che mi serve pensarci e indignarmi ancora? Vorrei imparare il metodo per lasciar perdere pacificamente un personaggio così.

Non so, ditemi voi.
Vecchio 31-12-2016, 20:31   #2
Esperto
L'avatar di TheProphet
 

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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Oggi proprio non va. Mi sento amareggiato. Mi vengono in mente episodi cupi del passato, e in particolare una persona che mi ha fatto male, più di tutti gli altri messi insieme. Ma ormai sono 4 anni che l'ho mandato affa con molta durezza, come non avevo fatto in 30 anni. Avevo sempre perdonato, ma alla fine non l'ho retto proprio più.
Io non sono il tipo che prendo a male parole, ma quando uno esagera veramente, lo rimetto a posto con le cattive, se non vuole capire con le buone.

Ma oggi, che me ne faccio di una vecchia storia così? Che mi serve pensarci e indignarmi ancora? Vorrei imparare il metodo per lasciar perdere pacificamente un personaggio così.

Non so, ditemi voi.
Il passato più lo vuoi accantonare e più torna prepotentemente. Cosa bisogna fare in concreto non lo so, ma so che più lo spingi via e più torna.
Vecchio 31-12-2016, 20:38   #3
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Bravo, è proprio così. Ma ci sarà pure un modo svuotare la soffitta dai ricordi. A che servono?
A volte penso che con il ragionamento di oggi, per quanto ben fatto, non posso fare di più di quel che ho fatto con le mie azioni.
A quel tipo ho mollato 4 meritati sberloni (in senso verbale) e l'ho fatto sparire. Ma cosa voglio oggi di più? E' stupido, ma ci casco.
Vecchio 31-12-2016, 21:07   #4
Esperto
L'avatar di _Diana_
 

Anche se chiudiamo le parentesi, alcune non potremo dimenticarle facilmente. Trovo seccante provare ancora dubbi sul mio comportamento, come se fossi sempre pronta a criticare reazioni che non potevano andare a finire diversamente, considerando che in quei specifici momenti erano le mie uniche modalità per risolvere le questioni. I ricordi, la memoria sono utili strumenti per studiarsi alternative migliori da utilizzare in futuro, sperando di non averne più bisogno.
Vecchio 31-12-2016, 21:19   #5
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Bravo, è proprio così. Ma ci sarà pure un modo svuotare la soffitta dai ricordi. A che servono?
A volte penso che con il ragionamento di oggi, per quanto ben fatto, non posso fare di più di quel che ho fatto con le mie azioni.
A quel tipo ho mollato 4 meritati sberloni (in senso verbale) e l'ho fatto sparire. Ma cosa voglio oggi di più? E' stupido, ma ci casco.
può succedere, è normale che a volte riaffiorino spiacevoli ricordi, l'importante è che non sia tu a cercarli crogiolandoti nella malinconia o nei rimpianti, guarda avanti, pensa che la situazione l'hai già valutata, rielaborata, digerita, domani saranno pensieri passati
Vecchio 31-12-2016, 23:53   #6
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Bell'intervento.

E vero che ripenso mille volte a un altro modo in cui le cose potevano andare, ma , come dici tu, in quel momento le condizioni erano quelle. Col senno di poi, si può sempre fare di meglio.

Nella mia situazione, lo schiaffone me lo sono preso che mi ero appena alzato, di domenica, aprendo, mezzo assonnato, il mio telefonino. E in quella condizione, ho perso quella pazienza che avevo avuto per tanti anni. Quel "buongiorno" mi ha fatto infuriare.
Ringraziamenti da
_Diana_ (01-01-2017)
Vecchio 31-12-2016, 23:57   #7
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Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
può succedere, è normale che a volte riaffiorino spiacevoli ricordi, l'importante è che non sia tu a cercarli crogiolandoti nella malinconia o nei rimpianti, guarda avanti, pensa che la situazione l'hai già valutata, rielaborata, digerita, domani saranno pensieri passati
E' vero. Ci ho pensato anch'io. A volte mi immergo nella "meditazione". Poi ne esco e penso ad altro. Ma poi ricado.
Vorrei tanto uscirne una volta per tutte.
Vecchio 01-01-2017, 12:27   #8
Esperto
L'avatar di It's Me
 

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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
E' vero. Ci ho pensato anch'io. A volte mi immergo nella "meditazione". Poi ne esco e penso ad altro. Ma poi ricado.
Vorrei tanto uscirne una volta per tutte.
Se proprio non riesci ad uscirne al 100%, cerca di sovrapporre un pensiero positivo alla sensazione di malessere, in modo da attenuare il dolore. Parlare è facile, però è l'unico consiglio che mi sento di darti
Vecchio 01-01-2017, 16:13   #9
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Bravo Mair.

Il tuo ragionamento è questo: non ri-vivere l'episodio negativo avvenuto, ma considerare che il risentimento è una cosa che avviene nel presente. Quindi valutare lo stato presente, ciò che accade dentro e forse sopratutto fuori di me.

Adesso ho messo in atto un tentativo che ho sempre avuto paura di fare: " adesso mi sento di malumore, perché penso a quella persona. E se io ora penso a un altro che mi potrebbe mettere di malumore? Che succede col cambio? Resteró ombroso o cambierà qualcosa? Sperando di non peggiorare le cose, ci provo. Se sarà un miglioramento, potrò saperlo solo dopo averci provato".

L'esperimento è in corso.
Vecchio 01-01-2017, 16:54   #10
Intermedio
L'avatar di Polemos
 

Ciao, come mai il titolo del topic è "il malessere senza volto"? A me sembra che il malessere da te descritto, almeno in questa particolare circostanza, abbia un volto ben preciso: quello di questa persona che ti ha deluso o amareggiato. Pertanto più che un malessere "senza volto", mi sembra (e parlo anche della mia esperienza), un malessere con "pochi volti". Mi chiedo, dunque, se questo malessere non sia dovuto al fatto che i volti che ti hanno "amareggiato", con il tempo non siano stati sostituiti da altri volti. Altri volti, di cui ci si può circondare anche per semplice distrazione
Vecchio 01-01-2017, 18:22   #11
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Quote:
Originariamente inviata da Polemos Visualizza il messaggio
Ciao, come mai il titolo dl topic è "il malessere senza volto"? A me sembra che il malessere da te descritto, almeno in questa particolare circostanza, abbia un volto ben preciso: quello di questa persona che ti ha deluso o amareggiato. Pertanto più che un malessere "senza volto", mi sembra (e parlo anche della mia esperienza), un malessere con "pochi volti". Mi chiedo, dunque, se questo malessere non sia dovuto al fatto che i volti che ti hanno "amareggiato", con il tempo non siano stati sostituiti da altri volti. Altri volti, di cui ci si può circondare anche per semplice distrazione
Bravo Polemos.
Un intervento chiaro, ben ragionato.

E' vero. Mi sono riferito al volto di una persona. In questo mi sono contraddetto. Ma in questi giorni mi trovo in un contesto che mi crea un indefinito disagio e così mi tornano in mente i ricordi peggiori, come se non bastasse.
Sarebbe meglio mettere testa a come rendermi più agevole la situazione presente, che rivoltare il passato. Ci riesco solo in parte.

Poi, mezz'ora prima di andare a letto, mi proibisco di pensare al personaggio in questione e ci riesco, perché devo dormire. Ma non potrei riuscirci sempre? Sto' chiodo fisso....
Vecchio 01-01-2017, 22:17   #12
Banned
 

In realtà pago il prezzo di una scelta piuttosto passiva che faccio: venire in vacanza nella cittadina in cui è nata mia moglie. Il che vuol dire essere ospite di mia cognata. Sarebbe anche casa di mia moglie, ma alla fine siamo ospiti. Che vuol dire adattarsi alle regole altrui e sentirsi meno liberi. Poi, scegliere una vacanza invernale, comporta il fatto che si può star fuori poche ore: fa freddo e fa buio presto.

Non intendo dar colpe agli altri, ma non va più essere ospiti di parenti.
Ha retto finché ho pensato che sono io il depresso e il resto va bene; invece il resto non va bene e m'induce i sintomi tipici della depressione.
Vecchio 10-01-2017, 15:39   #13
Avanzato
L'avatar di argeo.94
 

Solitamente l'unico rimedio ad una storia inconcludente e darle una conclusione. Se il tuo problema è la ruminazione, forse dovresti trasformare i tuoi pensieri da ruminazione a riflessione, ossia trovare la logica sul perchè quella persona si è comportata in una certa maniera...dubito di essere stato in grado di farmi capire per bene , ma ho provato!
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