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22-01-2017, 23:18
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#50081
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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e tutto tende al grande bang
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22-01-2017, 23:21
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#50082
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,032
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Applica quel concetto non al singolo ma all'unione dei singoli.
Se una società, l'ecosistema umano, è composta dai singoli e agli stessi vien preclusa la possibilità di provare (ed esercitare) emozioni "negative" allora tutta la rete interazionale tra di essi sarà priva di qualsivoglia effetto a catena tristemente distruttivo e conseguenze tattiche da "difesa".
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Ma in verità non è che perché le definiamo emozioni negative significa che sono inutili e/o dannose.
Parli di queste emozioni come il male assoluto causa di tutte le disgrazie di questo mondo. E che senza ci sarebbe un mondo perfetto, nella piena razionalità.
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23-01-2017, 00:20
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#50083
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,842
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Quote:
Ma in verità non è che perché le definiamo emozioni negative significa che sono inutili e/o dannose.
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Analizza bene questa frase da te scritta in quanto v'è un'errore alla base, applicalo al contesto da me espresso poc'anzi e dimmi: Cosa vedi?
Ognuno crede d'esser nel giusto, ognuno crede nella propria giustizia ed è la ragione principale del perché si genera, in generale, il senso d'ingiustizia e insoddisfazione per l'uno e/o per l'altro.
Mi spiego meglio:
Un individuo non si arrabbia dal nulla ma da una reazione a catena che lo ha coinvolto, e le reazioni, ergo relazioni, non son tutte dirette ma si distinguono anche in quelle indirette le quali, quest'ultime, sono in nettissima maggioranza.
Idem quando si tratta degli svariati moventi che hanno come risultato l'azione del ferire e del ferito in quanto ognuno pone ad essi motivazioni personali in merito al sé del momento e/o da dottrine alla base della loro personale educazione; ne consegue quindi la comparsa di ragionamenti e modi ti perpetuare l'effimero ed il dannoso attraverso l'ambiente a loro familiare e quindi da chi essi, nel caso, hanno avuto modo di "prendere da esempio".
Quote:
Parli di queste emozioni come il male assoluto causa di tutte le disgrazie di questo mondo. E che senza ci sarebbe un mondo perfetto, nella piena razionalità.
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No, caro utente, presta l'adeguata attenzione... si parla dell'essere umano, e l'essere umano, posizionando la lente d'ingrandimento in direzione della sua psiche, è un costrutto organico complesso costituito da emozioni.
Esse determinano la consistenza, la più o meno veemenza e la propulsione alla creazione e risposta agli stimoli esterni. Sono ciò che regolano gli istinti primordiali e le impalcature razionali e gestionali dei sentimenti (quindi la nascita della forma e della dinamica dei moventi da essi prodotti) determinati da continui rapporti IN/OUT che possono essere più o meno marcati in base all'individuo preso in esame.
Ora, se io ti chiedessi di immaginare per un momento, prendendoti tutto il tempo che ti serve, un mondo libero dal VERO deterrente di faide, litigi e guerre, se ti chiedessi di immaginare ogni individuo privo della volontà e facoltà d'applicazione razionale alle sue emozioni distruttive e convogliare le sue energie nella diametralmente opposta applicazione razionale alle sue emozioni costruttive (e quindi l'annullamento di ogni sorta di difesa al proprio ego in merito a personali e inevitabilmente litigiose "maiuscole" cause), quelle stesse emozioni negative le osserveresti (anche) secondo un'ottica ottimistica? Credi si possano prestare ad un tipo di utilità che impedisca certamente la nascita di nuovi orizzonti nuvolosi?
È bene che te lo ricordi, nel caso non si fosse già capito: non stiamo parlando di eventi, di possibile risoluzione, del tipo "se la vita* di mette al tappeto, arrabbiati, stringi i denti, rialzati e reagisci" (per fare un'esempio), piuttosto di "una vita* che ti tende la mano senza farti volutamente lo sgambetto".
*In senso lato, quindi togliendo situazioni in cui la rete interpersonale delle relazioni non è causa di problemi (es. patologie).
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Ultima modifica di Jai; 23-01-2017 a 00:27.
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23-01-2017, 00:35
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#50084
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,327
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Applica quel concetto non al singolo ma all'unione dei singoli.
Se una società, l'ecosistema umano, è composta dai singoli e agli stessi vien preclusa la possibilità di provare (ed esercitare) emozioni "negative" allora tutta la rete interazionale tra di essi sarà priva di qualsivoglia effetto a catena tristemente distruttivo e conseguenze tattiche da "difesa".
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Analizza bene questa frase da te scritta in quanto v'è un'errore alla base, applicalo al contesto da me espresso poc'anzi e dimmi: Cosa vedi?
Ognuno crede d'esser nel giusto, ognuno crede nella propria giustizia ed è la ragione principale del perché si genera, in generale, il senso d'ingiustizia e insoddisfazione per l'uno e/o per l'altro.
Mi spiego meglio:
Un individuo non si arrabbia dal nulla ma da una reazione a catena che lo ha coinvolto, e le reazioni, ergo relazioni, non son tutte dirette ma si distinguono anche in quelle indirette le quali, quest'ultime, sono in nettissima maggioranza.
Idem quando si tratta degli svariati moventi che hanno come risultato l'azione del ferire e del ferito in quanto ognuno pone ad essi motivazioni personali in merito al sé del momento e/o da dottrine alla base della loro personale educazione; ne consegue quindi la comparsa di ragionamenti e modi ti perpetuare l'effimero ed il dannoso attraverso l'ambiente a loro familiare e quindi da chi essi, nel caso, hanno avuto modo di "prendere da esempio".
No, caro utente, presta l'adeguata attenzione... si parla dell'essere umano, e l'essere umano, posizionando la lente d'ingrandimento in direzione della sua psiche, è un costrutto organico complesso costituito da emozioni.
Esse determinano la consistenza, la più o meno veemenza e la propulsione alla creazione e risposta agli stimoli esterni. Sono ciò che regolano gli istinti primordiali e le impalcature razionali e gestionali dei sentimenti (quindi la nascita della forma e della dinamica dei moventi da essi prodotti) determinati da continui rapporti IN/OUT che possono essere più o meno marcati in base all'individuo preso in esame.
Ora, se io ti chiedessi di immaginare per un momento, prendendoti tutto il tempo che ti serve, un mondo libero dal VERO deterrente di faide, litigi e guerre, se ti chiedessi di immaginare ogni individuo privo della volontà e facoltà d'applicazione razionale alle sue emozioni distruttive e convogliare le sue energie nella diametralmente opposta applicazione razionale alle sue emozioni costruttive (e quindi l'annullamento di ogni sorta di difesa al proprio ego in merito a personali e inevitabilmente litigiose "maiuscole" cause), quelle stesse emozioni negative le osserveresti (anche) secondo un'ottica ottimistica? Credi si possano prestare ad un tipo di utilità che impedisca certamente la nascita di nuovi orizzonti nuvolosi?
È bene che te lo ricordi, nel caso non si fosse già capito: non stiamo parlando di eventi, di possibile risoluzione, del tipo "se la vita* di mette al tappeto, arrabbiati, stringi i denti, rialzati e reagisci" (per fare un'esempio), piuttosto di "una vita* che ti tende la mano senza farti volutamente lo sgambetto".
*In senso lato, quindi togliendo situazioni in cui la rete interpersonale delle relazioni non è causa di problemi (es. patologie).
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MA DA DOVE VIENI TU DEVO SAPERE Più COSE SU DI TE !
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Ultima modifica di Yamcha; 23-01-2017 a 00:45.
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23-01-2017, 00:39
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#50085
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Banned
Qui dal: Jul 2016
Ubicazione: Qua
Messaggi: 429
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Se nessuno provasse paura schiatterebbero tutti.
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23-01-2017, 00:44
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#50086
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,842
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Quote:
Originariamente inviata da Yamcha
MA DA DOVE VIENI TU
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Da un mondo in cui la specificità e la ripartizione delle singole esperienze divengono ai miei occhi impalcature volte ad appannare, e a volte mascherare, la Matrice su cui le stesse son poggiate e i cui punti fondamentali dimenticati.
Quote:
Originariamente inviata da Yamcha
DEVO SAPERE Più COSE SU DI TE !
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Buona fortuna.
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Ultima modifica di Jai; 23-01-2017 a 00:47.
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23-01-2017, 01:04
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#50087
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Banned
Qui dal: Jul 2016
Ubicazione: Qua
Messaggi: 429
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Quote:
Originariamente inviata da JericoRose
Le persone coraggiose muoiono più facilmente dei paurosi? Magari se sono poco razionali e impulsivi si, ma se usano la ragione per comprendere il bene e il male non rischiano di mettersi in situazioni di pericolo. Le emozioni servono a preservarci ma se si usa la ragione per sostituirle farne le veci, non si ottiene lo stesso risultato?
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La distinzione tra razionalità e impulsività a volte è labile e soggettiva.
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23-01-2017, 01:04
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#50088
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Ma se questo mondo 'perfetto' alla fine non viene realizzato o non si nota un avvicinamento sensibile verso di esso nell'arco della propria vita... come ci si sente? Si accetta la cosa senza alcuna emozione?
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23-01-2017, 01:05
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#50089
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,327
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Da un mondo in cui la specificità e la ripartizione delle singole esperienze divengono ai miei occhi impalcature volte ad appannare, e a volte mascherare, la Matrice su cui le stesse son poggiate e i cui punti fondamentali dimenticati.
Buona fortuna.
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Siamo un po' riservati
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23-01-2017, 01:19
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#50090
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,032
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Analizza bene questa frase da te scritta in quanto v'è un'errore alla base, applicalo al contesto da me espresso poc'anzi e dimmi: Cosa vedi?
Ognuno crede d'esser nel giusto, ognuno crede nella propria giustizia ed è la ragione principale del perché si genera, in generale, il senso d'ingiustizia e insoddisfazione per l'uno e/o per l'altro.
Mi spiego meglio:
Un individuo non si arrabbia dal nulla ma da una reazione a catena che lo ha coinvolto, e le reazioni, ergo relazioni, non son tutte dirette ma si distinguono anche in quelle indirette le quali, quest'ultime, sono in nettissima maggioranza.
Idem quando si tratta degli svariati moventi che hanno come risultato l'azione del ferire e del ferito in quanto ognuno pone ad essi motivazioni personali in merito al sé del momento e/o da dottrine alla base della loro personale educazione; ne consegue quindi la comparsa di ragionamenti e modi ti perpetuare l'effimero ed il dannoso attraverso l'ambiente a loro familiare e quindi da chi essi, nel caso, hanno avuto modo di "prendere da esempio".
No, caro utente, presta l'adeguata attenzione... si parla dell'essere umano, e l'essere umano, posizionando la lente d'ingrandimento in direzione della sua psiche, è un costrutto organico complesso costituito da emozioni.
Esse determinano la consistenza, la più o meno veemenza e la propulsione alla creazione e risposta agli stimoli esterni. Sono ciò che regolano gli istinti primordiali e le impalcature razionali e gestionali dei sentimenti (quindi la nascita della forma e della dinamica dei moventi da essi prodotti) determinati da continui rapporti IN/OUT che possono essere più o meno marcati in base all'individuo preso in esame.
Ora, se io ti chiedessi di immaginare per un momento, prendendoti tutto il tempo che ti serve, un mondo libero dal VERO deterrente di faide, litigi e guerre, se ti chiedessi di immaginare ogni individuo privo della volontà e facoltà d'applicazione razionale alle sue emozioni distruttive e convogliare le sue energie nella diametralmente opposta applicazione razionale alle sue emozioni costruttive (e quindi l'annullamento di ogni sorta di difesa al proprio ego in merito a personali e inevitabilmente litigiose "maiuscole" cause), quelle stesse emozioni negative le osserveresti (anche) secondo un'ottica ottimistica? Credi si possano prestare ad un tipo di utilità che impedisca certamente la nascita di nuovi orizzonti nuvolosi?
È bene che te lo ricordi, nel caso non si fosse già capito: non stiamo parlando di eventi, di possibile risoluzione, del tipo "se la vita* di mette al tappeto, arrabbiati, stringi i denti, rialzati e reagisci" (per fare un'esempio), piuttosto di "una vita* che ti tende la mano senza farti volutamente lo sgambetto".
*In senso lato, quindi togliendo situazioni in cui la rete interpersonale delle relazioni non è causa di problemi (es. patologie).
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Mannaggia non astrarre i tuoi pensieri che poi non si capisce niente, o quanto meno rendi difficile la lettura.
Comunque non c'è bisogno di "eliminare" delle emozioni(ipotizzando che ciò sia possibile) per "un applicazione razionale delle emozioni costruttive". Basta una maggior consapevolezza e un cultura quantomeno diversa, per un miglioramento sostanziale. Ma i problemi di questo mondo sono altri, o almeno per il momento.
Poi parli di emozioni distruttive in un ottica esclusiva formata da noi persone. In verità non è così, l'oggetto delle nostre emozioni non solo esclusivamente persone.
Inoltre non è possibile stabilire a priori le utilità o meno derivanti dalle nostre emozioni. Le emozioni possono essere viste positivamente o negativamente ma poi sono i fatti conseguenti a tali emozioni che possono essere costruttivi o positivi. Ma non si può a priori determinare questi fatti dalle sole emozioni, perché entrano in gioco molte variabili, in primo luogo la cultura(in un'accezione generale), tanto per fare un esempio. Così come sono gli stessi fatti che a loro volta determinano tali emozioni, in un gioco di reazioni dirette ed indirette da te descritto.
La rabbia, il dolore, la paura, etc, ci stanno tutti, a mio parere, dopotutto è l'aspetto più interessante della nostra esistenza.
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23-01-2017, 01:22
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#50091
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Perché le relazioni sociali devono essere così difficili...
Forse perché non ho fatto le dovute esperienze causa fobia, quindi adesso non so comportarmi nei vari contesti.
Ma non può essere nemmeno questo, perché spesso e volentieri mi capita di non sapermi comportare anche in contesti dove ho già avuto altre esperienze, quasi come se dimenticassi ciò che ho imparato da quell'esperienza.
Amnesia comportamentale? Chissà se esiste...
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23-01-2017, 01:24
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#50092
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,032
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Quote:
Originariamente inviata da JericoRose
Le persone coraggiose muoiono più facilmente dei paurosi? Magari se sono poco razionali e impulsivi si, ma se usano la ragione per comprendere il bene e il male non rischiano di mettersi in situazioni di pericolo. Le emozioni servono a preservarci ma se si usa la ragione per sostituirle farne le veci, non si ottiene lo stesso risultato?
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Con la ragione non puoi sostituire le emozioni, una cosa è ciò che senti, un altra è ciò che pensi. Il pensiero alla fine deriva dalle nostre emozioni, senza non avremmo impulsi.
(anche i coraggiosi hanno paura).
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23-01-2017, 01:55
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#50093
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,328
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Mio fratello si avvicina pericolosamente ai 30 anni e a me vengono le vertigini, quando lo guardo mi pare sempre un ragazzino. Che ansia.
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23-01-2017, 02:17
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#50094
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,842
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Quote:
Mannaggia non astrarre i tuoi pensieri che poi non si capisce niente, o quanto meno rendi difficile la lettura.
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La difficoltà è proporzionale all'argomento trattato in quanto il mezzo utilizzato ne limita il livello di comprensione e discussione a cui ti volevo far arrivare.
Potendo scegliere l'affronterei dal vivo con una lavagna, qualche libro didattico, quaderno e penna per prendere appunti, eventuale dizionario e tanta pazienza.
Quote:
Comunque non c'è bisogno di "eliminare" delle emozioni(ipotizzando che ciò sia possibile) per "un applicazione razionale delle emozioni costruttive". Basta una maggior consapevolezza e un cultura quantomeno diversa, per un miglioramento sostanziale. Ma i problemi di questo mondo sono altri, o almeno per il momento.
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Il tutto riporta al medesimo punto, "i problemi di questo mondo" son carburati dalla medesima materia prima, ciò che concerne la definizione di "emozioni negative" in quanto al mancare della stessa mancherebbero i suoi effetti; in buona sostanza: la maggior consapevolezza delle stesse porterebbero alla loro "eliminazione", e questo implica una parafrasi di quanto già scritto.
Per cortesia, analizza questi "altri problemi" presenti nel globo e cerca di provare che l'emotività (negativa) umana non ne sia artefice/complice... e visto l'argomento trattato, come scritto in precedenza (asterisco a fine post), ti invito a non commettere l'errore d'andar fuori traccia.
Quote:
Poi parli di emozioni distruttive in un ottica esclusiva formata da noi persone. In verità non è così, l'oggetto delle nostre emozioni non solo esclusivamente persone.
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Ma son le persone che gestiscono essendone più o meno coinvolti, nel loro insieme, l'andamento, la forma e alcune dinamiche degli ecosistemi.
È l'essere umano ad avere il dominio sulla propria e l'altrui vita, anche al di fuori del proprio regno d'appartenenza; non puoi certamente aspettarti che lo facciano Yoghi e Bubu (mutazione genetica che lo consenta a parte).
Quote:
Inoltre non è possibile stabilire a priori le utilità o meno derivanti dalle nostre emozioni. Le emozioni possono essere viste positivamente o negativamente ma poi sono i fatti conseguenti a tali emozioni che possono essere costruttivi o positivi. Ma non si può a priori determinare questi fatti dalle sole emozioni, perché entrano in gioco molte variabili, in primo luogo la cultura(in un'accezione generale), tanto per fare un esempio. Così come sono gli stessi fatti che a loro volta determinano tali emozioni, in un gioco di reazioni dirette ed indirette da te descritto.
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Lo ripeto, non stiamo parlando di eventi ove le interrelazioni non possano far pendere l'ago della bilancia da una parte anziché dall'altra e, considerato questo, in quanto il fatto (o evento) è il prodotto finito di uno (o più) fattori, poniti questa domanda: cosa genera "i fatti" e cosa li rende distinguibili, moralmente parlando, alla mente umana? Ah, la risposta l'hai già scritta: i fatti son conseguenze di relative emozioni.
Quote:
La rabbia, il dolore, la paura, etc, ci stanno tutti, a mio parere, dopotutto è l'aspetto più interessante della nostra esistenza.
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Questo è un parere personale a cui non intendo discutere... è quel "ci stanno tutti" a crearmi un po' di sgomento, un girare a vuoto nell'origine di molti problemi evitabili che mutano al mutar delle ere; non sono certamente un estimatore del solito lupo che perdere il pelo meno che il vizio.
P.S.
Ho quotato i tuoi post togliendo ogni riferimento a te in modo tale da accordarmi in parte a quanto specificato nella tua firma.
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Ultima modifica di Jai; 23-01-2017 a 02:21.
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23-01-2017, 09:50
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#50095
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 574
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Ho la sensazione che alcuni dicano ciò che sentono dire da altri, financo acquisirne i pensieri che per quanto assurdi e illogici vanno a sostituire i propri, irrilevanti, perché non condivisi dai più. Lo so, è un po' contorto. menti con(torte)
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23-01-2017, 10:23
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#50096
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,439
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Studiare mi piace abbastanza, mi da soddisfazione apprendere cose nuove. E' ripassare che mi scoccia. Che due pizze. Uff.
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23-01-2017, 11:31
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#50097
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 5,186
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Quando ho sublimato le emozioni... mi sono beccato un attacco di panico, varie peripezie fisiche, l'instabilità mentale
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23-01-2017, 11:51
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#50098
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,986
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Ho delle perplessità sul separare in modo netto la ragione dalle emozioni. Mi sembrano due cose indissolubilmente connesse
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23-01-2017, 13:30
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#50099
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Esperto
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 1,029
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Mi spiace per lui, ma a mio padre non doveva essere permesso di fare il genitore...
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Ultima modifica di Invernomuto; 23-01-2017 a 13:46.
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23-01-2017, 14:17
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#50100
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Rrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr rrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr rrrrrrrrrrrrrrrreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee eeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh hhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh hhhhhhhhhhhhhhhhhddddddddddddddddddddddddddddddddd ddddddd
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