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Vecchio 29-05-2016, 02:52   #1
Esperto
L'avatar di Ogard
 

Non faccio riferimento alla canzone di Laura Pausini (che adoro quanto fare 2 ore di fila alle poste) e mi rivolgo soprattutto a chi è riuscito a costruirsi almeno un accenno di vita sociale o gruppi di amicizie ecc...
Ho un lavoro, ho vari amici (gruppo d&d , gruppo tennis) e riesco più o meno a comportarmi in modo socialmente accettabile con persone sconosciute. Fin qui tutto ok ma proprio nel momento di massimo splendore della mio socialità è cominciato a nascere in me un senso di profonda solitudine.. non sono triste o nostalgico o melanconico. Mi sono accorto che nessuno mi conosce veramente, a nessuno è mai importato veramente di quello che provo, mia madre quando le parlo dei miei problemi vorrebbe solo sotterrarsi e/o fuggire via, i miei fratelli non potrebbero nemmeno lontanamente capire e mio padre... beh. Diciamo poi che non ho dei precedenti favorevoli nell'aprirmi con gli altri, tutte le persone con cui mi sono aperto sono "sparite" o semplicemente fanno finta di niente e cascano sempre dalle nuvole. Con la mia ex ho avuto l'esperienza peggiore, ero sempre io a dover prendermi cura di lei e a sorbirmi i suoi sfoghi, quel paio di volte (non è un'iperbole) che ho voluto farlo io è finita sempre con lei triste e scoraggiata per la relazione.. manco le avessi detto che il mio desiderio nascosto era farmi una delle sue amiche. Quindi diciamo che do un freno al vero me stesso e non mi comporto mai come vorrei perché in cuor mio so che non verrei accettato ma il cervello mi dice che le persone che mi conoscono meglio sono le persone migliori che io conosca ed è un gran casino... per non parlare dell'approccio con le ragazze, "ciao mi chiamo bla bla e conosco a memoria i nomi di tutti e 721 pokémon + i 5 rivelati della prossima generazione".

Per chiudere vorrei chiedervi se qualcuno di voi ha provato o prova la stessa sensazione, se ha trovato un modo per combatterla o se diventerà l'ennesima cosa con cui convivere e provare a limare all'infinito alla ricerca di una perfezione che non raggiungerò mai.
Vecchio 29-05-2016, 07:49   #2
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Penso che sia un tratto fondamentale della natura umana. A parte i 2-3 santi di ogni civiltà, il comportamento di ciascuno è sostanzialmente ego-centrato. Forse sono residui di meccanismi evolutivi che ci portiamo dietro da chi sa quanti milioni di anni, fatto sta che da un certo punto di vista siamo tutti soli. Secondo me la discriminante che rende questo accettabile o meno è avere intorno persone che rispettano l'educazione di base, penso a gente che conoscevo che quando arrivava la prima pizza al tavolo se la prendeva dicendo "MIA!". O che magari non restituiscono i soldi prestati. Se invece ci sono le caratteristiche della convivenza di base, e dici di sì, dato che hai il gruppo del tennis e una vita almeno superficialmente sociale, non credo si possa chiedere molto altro alla vita. La parentesi della tua "dolce" metà nei termini in cui l'hai raccontata è chiaramente "patologia" e se tanto mi dà tanto e se ti senti meglio, meglio che sia ormai alle tue spalle. Dato che sembri baciato dalla buona sorte rispetto a molti di noi, probabilmente troverai quella giusta prima o poi.

Io personalmente ormai so che non posso aspettarmi niente da nessuno come del resto viceversa: perché dovrei essere oggetto di altruismo e interesse verso di me? Non è per sminuirmi o come risultato di chi sa quale cinismo sviluppato per i calci nel sedere da me sempre ricevuti: cercando di vedermi oggettivamente, perché qualcuno si dovrebbe interessare a me, volermi comprendere o cose così? Naturalmente questa è solo la mia risposta riguardo me stesso; se invece tu desideri altro ti auguro di trovarlo.
Ringraziamenti da
Noriko (29-05-2016)
Vecchio 29-05-2016, 23:10   #3
Esperto
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Penso che sia un tratto fondamentale della natura umana. A parte i 2-3 santi di ogni civiltà, il comportamento di ciascuno è sostanzialmente ego-centrato. Forse sono residui di meccanismi evolutivi che ci portiamo dietro da chi sa quanti milioni di anni, fatto sta che da un certo punto di vista siamo tutti soli. Secondo me la discriminante che rende questo accettabile o meno è avere intorno persone che rispettano l'educazione di base, penso a gente che conoscevo che quando arrivava la prima pizza al tavolo se la prendeva dicendo "MIA!". O che magari non restituiscono i soldi prestati. Se invece ci sono le caratteristiche della convivenza di base, e dici di sì, dato che hai il gruppo del tennis e una vita almeno superficialmente sociale, non credo si possa chiedere molto altro alla vita. La parentesi della tua "dolce" metà nei termini in cui l'hai raccontata è chiaramente "patologia" e se tanto mi dà tanto e se ti senti meglio, meglio che sia ormai alle tue spalle. Dato che sembri baciato dalla buona sorte rispetto a molti di noi, probabilmente troverai quella giusta prima o poi.
Grazie della risposta, fa molto riflettere. Comunque dire che io sia stato baciato dalla fortuna sminuisce l'immenso lavoro e impegno che ci ho messo nel migliorarmi, questo mi ha fatto capire che la gente persevera nei suoi difetti perché non ha proprio voglia di mettersi e rendersi meno sgradevole agli altri. Questo si può estendere su tutti i campi, ero tremedamente geloso in amore e con tanta fatica sono riuscito ad esserlo meno (per esempio).
Tu dici che alla fine sono in una situazione che tanti sognerebbero ma sai anche che è nella nostra natura quella di non accontentarsi e cercare di arrivare il più possibile vicino al benessere di base che molti hanno dalla nascita.
Vecchio 29-05-2016, 23:32   #4
Esperto
L'avatar di Sn0w
 

a proposito, mi hai ricordato che devo iniziare pokemon rumble world sul ds.
Rinuncerei alle donne per avere un mio pikachu o charmander in carne e ossa
Vecchio 29-05-2016, 23:43   #5
Esperto
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a proposito, mi hai ricordato che devo iniziare pokemon rumble world sul ds.
Rinuncerei alle donne per avere un mio pikachu o charmander in carne e ossa
Per rinunciare alle donne pigliati almeno una Gardevoir
Vecchio 30-05-2016, 08:37   #6
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Per rinunciare alle donne pigliati almeno una Gardevoir
Ma è il valore affettivo quello che conta
Vecchio 30-05-2016, 10:17   #7
Intermedio
L'avatar di Gnar
 

Io la solitudine l'ho sempre vista molto in relazione a un rapporto affettivo con un partner. Il fatto è che, come avevo detto nella mia presentazione, il mio problema con gli altri non è marcato come quello di molti di voi. In un gruppo magari sono quello considerato un po' più "strano" ma non mi è impossibile interagire. Chiaramente le persone con cui mi trovo veramente a mio agio sono poche e, a volte, mi sento un po' a disagio anche con loro. In passato ho odiato la sensazione di sentirmi solo in mezzo agli altri ma, a giudicare dai meme che girano sul web, non sono affatto l'unico. Il fatto è che, quello che ho sempre cercato, è una relazione significativa (con una ragazza si intende). Se non ce l'ho comincio a sentirmi solo indipendentemente da quanta gente io abbia intorno o che dimostri interesse per me. Forse è dato dal fatto che l'unica persona con cui io abbia uno scambio di affettività fisica (e parlo soprattutto di gesti affettuosi come coccole e carezze) è il partner. Sono molto ristretto altrimenti, se devo dare un abbraccio a qualcun altro (persino a mia madre) è spesso molto rigido e formale. Di conseguenza no partner => no affettività fisica => no ossitocina => problemi.
Vecchio 30-05-2016, 10:51   #8
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Grazie della risposta, fa molto riflettere. Comunque dire che io sia stato baciato dalla fortuna sminuisce l'immenso lavoro e impegno che ci ho messo nel migliorarmi, questo mi ha fatto capire che la gente persevera nei suoi difetti perché non ha proprio voglia di mettersi e rendersi meno sgradevole agli altri. Questo si può estendere su tutti i campi, ero tremedamente geloso in amore e con tanta fatica sono riuscito ad esserlo meno (per esempio).
Tu dici che alla fine sono in una situazione che tanti sognerebbero ma sai anche che è nella nostra natura quella di non accontentarsi e cercare di arrivare il più possibile vicino al benessere di base che molti hanno dalla nascita.
eh, per questo ho detto "sembri", so che ci sono sempre storie complesse dietro ciascuno di noi
Vecchio 31-05-2016, 00:13   #9
Esperto
L'avatar di Ogard
 

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Io la solitudine l'ho sempre vista molto in relazione a un rapporto affettivo con un partner. Il fatto è che, come avevo detto nella mia presentazione, il mio problema con gli altri non è marcato come quello di molti di voi. In un gruppo magari sono quello considerato un po' più "strano" ma non mi è impossibile interagire. Chiaramente le persone con cui mi trovo veramente a mio agio sono poche e, a volte, mi sento un po' a disagio anche con loro. In passato ho odiato la sensazione di sentirmi solo in mezzo agli altri ma, a giudicare dai meme che girano sul web, non sono affatto l'unico. Il fatto è che, quello che ho sempre cercato, è una relazione significativa (con una ragazza si intende). Se non ce l'ho comincio a sentirmi solo indipendentemente da quanta gente io abbia intorno o che dimostri interesse per me. Forse è dato dal fatto che l'unica persona con cui io abbia uno scambio di affettività fisica (e parlo soprattutto di gesti affettuosi come coccole e carezze) è il partner. Sono molto ristretto altrimenti, se devo dare un abbraccio a qualcun altro (persino a mia madre) è spesso molto rigido e formale. Di conseguenza no partner => no affettività fisica => no ossitocina => problemi.
Capisco, ho visto che molti utenti hanno difficoltà a dimostrare affetto, molto probabilmente perché non l'hanno ricevuto da piccoli o ricevuto in modo "sbagliato". Comunque , se posso darti un consiglio, cerca di non confondere il bisogno di intimità con la mancanza di affetto, sennò ti ritroveresti a vivere relazioni altamente disfunzionali.
Vecchio 31-05-2016, 00:14   #10
Esperto
L'avatar di Ogard
 

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eh, per questo ho detto "sembri", so che ci sono sempre storie complesse dietro ciascuno di noi
Sì, capisco cosa intendi.. alla fine tutti combattiamo contro noi stessi in primis e quindi non esiste una storia più facile di un'altra.
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