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Vecchio 21-04-2008, 19:31   #1
Esperto
L'avatar di Vento_del_Sud
 

Osservando, dall’adolescenza in poi, il comportamento dei miei coetanei mi sono accorto che i gusti musicali giocavano sempre un ruolo fondamentale nel plasmare l’identità delle persone, premessa indispensabile per districarsi nel lungo viaggio della vita e per mantenere ben salda la rotta sugli obiettivi che quest’ultima ci propone o ci sfida a conseguire. Retrospettivamente, ciò che mi ha sempre fatto sentire diverso dagli altri, portatore di una inadeguatezza strutturale dai dodici - tredici anni in poi è stata la percezione dell’assenza, nel mio bagaglio culturale, emozionale, sensoriale di un’educazione sentimentale, causa del non avere oggi come oggi nè un gruppo stabile di amici nè tantomeno una ragazza, di un’educazione pratica, utile per apprendere determinate abilità (come saper giocare a calcio, che nell’adolescenza può essere utile ad aumentare la popolarità di un ragazzo fra i suoi coetanei) e infine, per ricollegarmi alla prima frase del topic, di un’educazione musicale. Voglio soffermarmi su questo ultimo punto, lasciando perdere le cause e le motivazioni profonde di queste mie lacune (anche se avrei qualcosina da dire su chi mi ha messo al mondo :evil: ). Per “educazione musicale” intendo semplicemente l’abitudine all’ascolto di musica (nulla di particolarmente straordinario o difficile) che poi induce un adolescente qualunque ad accumulare dischi su dischi, ad ascoltare musica con gli amici, a conoscere, almeno per linee generali, il panorama della musica commerciale italiana e straniera del momento, a proclamarsi fan di un cantante o di un gruppo in particolare, cioè andare a tutti i suoi concerti, conoscere a memoria i testi delle canzoni…Io non ho mai assorbito questo tipo di cultura, o meglio di sotto – cultura, eliminando stavolta le parentesi del titolo…Si tratta di una sotto – cultura sia perché fenomeno di massa, sia perché fenomeno commerciale e quindi basato su logiche di mero profitto. Ciò nonostante, è un formidabile strumento di aggregazione fra le persone: sabato sera, ad una festa, ho visto socializzare due ragazzi che non si conoscevano i quali per buona parte della serata non hanno fatto altro che discutere accoratamente di gruppi rock, dai locali ai globali, di sfumature metal e industrial, di concerti per pochi intimi in città ai concerti negli stadi…Io li guardavo come se fossero marziani, tanto che ho dovuto subire l’ironia del festeggiato che ha detto loro ad un certo punto “Non fate annoiare troppo F., che di queste cose non ne capisce nulla…” Io raggiungerei una simile empatia con uno sconosciuto solo parlando di calcio giocato o, al limite, di politica…Già, perché ho comprato il mio primo disco a diciannove anni…Durante l’adolescenza, frastornato dalla nebbia della timidezza e dell’inadeguatezza, non mi sono mai occupato della sotto – cultura musicale, ho sempre avuto l’abitudine di trascorrere coi libri il (parecchio) tempo passato a casa da solo, piuttosto che con i cd di Vasco o dei Queen…L’ascolto di musica non è mai stato un diletto per me…Temo di essere stato condizionato dagli studi classici di pianoforte che ha compiuto mia sorella: da bambino la vedevo studiare dieci – dodici ore al giorno, anche d’estate, a volte ripetendo sempre lo stesso brano fino a quando non risultava un’esecuzione perfetta…Da questa visione “totalizzante” della musica forse ho sviluppato un’avversione verso la musica classica e quindi, a maggior ragione, verso quella commerciale…Fatto sta che mi piacerebbe ora colmare un po’ questo vuoto, per quanto i buoi siano già scappati da tempo e la mia identità è ben lungi dall’essere qualcosa di vagamente definito…Dato che mi piace la poesia da un po’ di tempo a questa parte mi sono avvicinato ai cantautori italiani, come De Gregori, Guccini, Gaber, De Andrè per intenderci…Ai miei occhi mi sembrano la parte più “impegnata” e meno commerciale della sotto – cultura (è una mia personale opinione, ovviamente :wink: ) ma non possedendo l’attitudine all’ascolto (nonostante abbia una musicista in casa), nonché la pazienza di leggere materiale dell’autore su Internet tipo la carriera, i percorsi (sotto) artistici ecc…lo reputo un esercizio artificioso e poco spontaneo, seppur utile per sostenere anche solo banali conversazioni come: “Ma tu che tipo di musica ascolti?” :roll:
Vecchio 21-04-2008, 20:00   #2
Banned
 

capisco.nell'adolescenza un determinato stile musicale, alternativo o no.può unire i ragazzi, ed e spunto per conversazioni che poi si tramutano in conoscenze piu approfondite.e capitato anche a me, anche essendo un asociale già nella prima adolescenza.in genere detestavo queste cose, e cercavo di vedere solo il lato piu spirituale o interessante.per esempio ascoltavo metal estremo, ma non mi importava di capeli lunghi, magliette di gruppi.ecc ecc adesso detesto totalmnte le sottoculture giovanili.trovo le persone che si identicicano in uno stile che sia musicale o no, poco attraentie anche infantili.per fare un piccolissimo esempio, citando il calcio, mi e capitato una volta in un bar di dover sedere a un tavolino di gente durante una partita in tv, e tutti a chidermi che squadra tifavo, cosa aveva fatto quella squadra.mi son sentito a disagio.e alla fine ho fatto capire che non mi interessavano queste cose.da li c'è stato un bel silenzio generale e non mi ha cagato piu nessuno.
Vecchio 21-04-2008, 20:30   #3
Esperto
 

Le passioni sono appunto tali perchè le coltivi per te stesso, non per gli altri. La musica in genere è una di quelle più diffuse fra i giovani, ma alla fine ci sono talmente tanti gruppi e sottogeneri che non sempre è argomento di discussione. Io per esempio ne ho sempre ascoltata tantissima, ma quasi mai quella di massa o da classifica e questo ha ridotto le occasioni di socializzare attraverso di essa. Ma non importa, lo faccio per me stesso, non per gli altri. Certe volte però è stato veramente l'argomento salvagente, come lo descrivi tu. Anche a me è capitato di mettermi a parlare di musica per ore con qualcuno appena conosciuto, o di riuscire a rompere il ghiaccio tramite questa passione comune. E' così per ogni passione, dal cinema all'arte, dalla letteratura al teatro ecc. L'importante è coltivare, per arricchire sé stessi.
Vecchio 21-04-2008, 22:51   #4
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

Ti capisco ma non concordo.

La musica è un argomento importante da "sfoggiare" solo in un periodo dell'adolescenza.
Di adolescenti appassionati di musica ce ne sono, ma sono la minoranza, gli altri sono ragazzi a cui piace ascoltare musica ma usano questo argomento solo per essere "in" ...... mi ricordo all'eta di 15-16 anni se ascoltavi l'ultimo gruppo rock americano eri un "figo" mentre se ascoltavi un cantautore italiano eri uno sfigato.....la musica spesso veniva usata per questo e basta.
Io all'erpoca ascoltavo poca musica: niente internet, pochi soldi e zero CD.....ascoltavo solo quello che passava la radio, ma ne ascoltavo molto poca.Questa mia cosa è stata usata spesso per ridicolizzarmi o per far risaltare le presunte conoscente musicali di chi parlava......questo mi sembra estremamente infantile.

E' capitato anche tempo fà che un ragazzo sulla ventina mi chiedesse che musica ascolto....e io ho iniziato a elencare una serie di generi e sottogeneri e questo è rimasto spiazzato non sapendo cosa rispondere.In questi anni ne ho ascoltata tanta grazie a internet ho la libreria e l'hard disk piena di CD....ma non sono un appassionato, sono un semplice ascoltatore.

Comunque in ambit sociale la vedo solo come un argmento come tanti altri per poter iniziare una conversazione e far nascere una nuova conoscenza.
Vecchio 21-04-2008, 23:57   #5
y
Banned
 

La musica è una delle più belle forme di espressione dell'essere umano.
Se l'ascolti solo per avere argomenti di conversazione ti perdi il gusto di godertela. È un peccato.

Non prestare attenzione più di tanto a particolari come persone che conoscono il testo a memoria o che ti snocciolano nomi di band e distinzioni di sottotipologie musicali con la massima naturalezza. È tutto molto relativo.. È un'illusione in cui cado spesso anch'io, ma è lo stesso un'illusione. Molti pretendono di sapere chissaché e magari invece sono fissati su un solo genere musicale. Chiamarla cultura musicale è una pretesa..

Inoltre se il tuo problema è avere un'argomento di conversazione rischi di non coltivare il tuo gusto, ma di farti trascinare in cose che non ti interessano (oltretutto in quella che tu stesso definisci sotto-cultura, il lato meramente commerciale della cosa). Il risultato potrebbe essere l'opposto: la cosa potrebbe diventarti indigesta.

Continua tranquillamente con i nomi che hai citato, sono tutti grandi autori, ma senza costringerti. Scoprili con curiosità (mai ascoltato "lo shampoo" di gaber? o anche.. hmm.. com'era il titolo? mi pare sia "cos'è la destra, cos'è la sinistra". Gaber era un grande!).
Poi magari prova qualche genere diverso, dai un'occhiata alla sezione dei consigli musicali del forum.

Se hai una scarsa cultura musicale, beh, c'è anche un lato positivo (che è probabilmente l'unico lato positivo dell'ignoranza): hai un sacco di cose meravigliose da scoprire!

E magari se riesci, prova a intrattenere conversazioni a carattere musicale con chi ha una vera cultura musicale, non con chi è convinto di averne una: ci sono buone possibilità che una persona così sappia farti incuriosire affascinandoti con ciò che sa, invece che farti sentire stupido facendoti pesare la tua ignoranza.
Vecchio 22-04-2008, 00:07   #6
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
La musica è un argomento importante da "sfoggiare" solo in un periodo dell'adolescenza.
No, per favore, non pensarla così. La musica non è uno sfoggio, come non lo sono la poesia o la letteratura o le altre arti.

Se non esistessero queste forme libere di pensiero creativo io sarei già morta.
Vecchio 22-04-2008, 09:01   #7
Zed
Avanzato
L'avatar di Zed
 

La musica mi piace, però ho generi particolari.

Ultima modifica di Zed; 10-08-2013 a 17:57.
Vecchio 22-04-2008, 09:09   #8
Esperto
L'avatar di Pride
 

Da adolescente,per un periodo,mi rifiutavo di ascoltare qualsiasi cosa non fosse Dance e Green Day.Ora li ascolto ancora,ma mi sono messo ad ascoltare un po' di tutto,e grazie a Internet,ho scoperto tantissima musica che senza di lui non avrei mai scoperto.

Quote:
Originariamente inviata da Jeanne
Se non esistessero queste forme libere di pensiero creativo io sarei già morta.
Grandissima Jeanne.Quoto.
Vecchio 22-04-2008, 12:57   #9
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

Quote:
Originariamente inviata da Jeanne
Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
La musica è un argomento importante da "sfoggiare" solo in un periodo dell'adolescenza.
No, per favore, non pensarla così. La musica non è uno sfoggio, come non lo sono la poesia o la letteratura o le altre arti.

Se non esistessero queste forme libere di pensiero creativo io sarei già morta.
Certo hai perfettamente ragione, ma intendevo dire che molti adolescenti la pensano in quel modo che ho descritto sopra.
Vecchio 22-04-2008, 14:16   #10
Banned
 

hmmm...io non opterei mai per "forzarsi" ad ascoltare musica.

Guarda io fino all'età di 15 anni non ascoltavo praticamente nulla (se non le ore interminabil iche mi sorbivo perchè mio fratello passava in rassegna tutti i cd dei vari Red Hot,oasis, pezzali ecc...ecc....).
Dai 15 in su sono iniziato a cambiare. Sono diventato molto più introverso, ma in "compenso" :P i minuti di silenzi hanno "incuriosito" sempre più la mia mente.
Da lì in poi come è diventato normale scrivere poesie, è diventato ancora più scontato il passare ore tra le canzoni prima degli oasi,pezzali,red hot,iron maiden e poi anche dei Ligabue,De andrè, Nirvana, Modena City Ramblers, cccp,Vasco,Battisti,battiato,Masini,Negrita,Negram aro ecc..ecc...

Guarda io se è per quello ti posso giurare che musica ne ascolto tanta davvero (perchè ci sono quei momenti in cui vuoi stare solo, isolarti e allo stesso tempo pensare a tutto e a niente); lo sai quanti testi conosco a memoria? (divido lo 0 in 2 e lo capirai :lol: ); non ricordo nemmeno i testi delle mie poesie/canzoni...quindi figurati :lol:

Insomma la musica non si deve "forzare" (dalla classica al metal)...e da ascoltare solo se ci si accorge che "aiuta".
Io nella musica ora tra i testi e le melodie ci trovo uno stimolo quando devo fare prove di resistenza, quando sono triste, quando sono nervoso, quando sento il cuore battere fino alla nausea e vorrei riuscire a strapparmelo dal petto per non subire più torture. Ecco lì si che la musica fa bene.
Vecchio 22-04-2008, 22:08   #11
Esperto
L'avatar di uahlim
 

Mah, sta storia di farsi un'identità, mi pare una gran cazzata... uno l'identità se la fa impercittibilmente giorno per giorno seguendo i propri interessi e divertendosi a seguirli. Poi se farsi l'identità significa per forza scegliersi un cliché ed adeguarcisi, boh. Comunque un modo per farsi un'identità e mostrare agli altri come si è, è la community aNobii per i gusti letterari.
Quel sito devo dirvi che mi ha preso e di nuovo spinto al piacere della lettura. Per quanto riguarda la musica adesso adoro ascoltare il jazz ed il canto gregoriano.
Vecchio 23-04-2008, 18:57   #12
Esperto
L'avatar di Vento_del_Sud
 

Ringrazio tutti voi per le risposte che avete dato...Capisco il richiamo alla spontaneità nell'approccio musicale...perchè è proprio quello il mio problema: è come se dovessi tuffarmi per la prima volta nel mare magnum dei generi e delle varietà, e farlo con un approccio da studente autodidatta lo trovo annoiante e fastidioso...Significa che dovrò usare di più youtube e lo sterminato materiale presente sulla rete, partendo dalle "linee guida" che ho già individuato (sempre per sommi capi): oltre ai cantautori, in generale sono attratto dalla melodia, come ha scritto Zed...Ultimamente ho scoperto, per puro caso, l'esistenza dei Sigur Ròs e le loro sonorità mi sono piaciute molto...In più posso parlare con mia sorella musicista per avere dei consigli sulla musica classica (secondo il consiglio di y) anche se l'argomento sarebbe sterminato...meglio essere estemporanei!
Vecchio 23-04-2008, 21:00   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Vento_del_Sud
Ringrazio tutti voi per le risposte che avete dato...Capisco il richiamo alla spontaneità nell'approccio musicale...perchè è proprio quello il mio problema: è come se dovessi tuffarmi per la prima volta nel mare magnum dei generi e delle varietà, e farlo con un approccio da studente autodidatta lo trovo annoiante e fastidioso...Significa che dovrò usare di più youtube e lo sterminato materiale presente sulla rete, partendo dalle "linee guida" che ho già individuato (sempre per sommi capi): oltre ai cantautori, in generale sono attratto dalla melodia, come ha scritto Zed...Ultimamente ho scoperto, per puro caso, l'esistenza dei Sigur Ròs e le loro sonorità mi sono piaciute molto...In più posso parlare con mia sorella musicista per avere dei consigli sulla musica classica (secondo il consiglio di y) anche se l'argomento sarebbe sterminato...meglio essere estemporanei!
Beh sei partito bene :lol:
Non vedere comunque l'ascoltare musica come uno "studio", almeno all'inizio. Avvicinati per somiglianze ai vari gruppi e ascolta quello che ti piace. In seguito, se vorrai, potrai leggerti qualcosa di storia della musica in modo da collocare ciò che ascolti e comprenderlo meglio (i movimenti, le scene, i legami fra i vari musicisti ecc.). Internet è una grande fonte di consigli musicali...guardati in particolare questi due siti:

Last.fm
Un social network basato sulla musica. I tuoi ascolti vengono man mano registrati sul sito, brano per brano, e correlati con gli ascolti di tutte le altre migliaia di iscritti in tutto il mondo, in modo da poter generare consigli mirati e poter eventualmente conoscere utenti con gusti simili ai tuoi.

Hype Machine
Un aggregatore di tutti gli mp3 postati sui blog musicali specializzati, gestiti da appassionati di tutto il mondo.

PS: Se ti piacciono i Sigur Ros ascoltati i Godspeed you black emperor (Levez vos skinny fists...) e i Mogwai (Ten rapid).
Vecchio 27-04-2008, 15:05   #14
Esperto
L'avatar di captainmarvel
 

le sottoculture giovanili che spesso vengono veicolate da forme di espressione musicale, sono una reazione al conformismo della cultura di massa, anche se talvolta assumono esse stesse risvolti conformistici al proprio interno, vedasi il dress code adottato all'interno di un genere musicale, che di solito mal tollera deviazioni dalla norma.

per me la musica è stata un rifugio privilegiato nei bui anni del liceo, quando la media dei miei coetanei prediligeva passatempi come "fare le impennate col motorino" o andare in discoteca.
Vecchio 27-04-2008, 15:37   #15
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

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Vecchio 27-04-2008, 18:09   #16
Principiante
L'avatar di elaphe
 

Qui si confonde la musica con l'intrattenimento!

Saluti,
Elpahe
Vecchio 28-04-2008, 21:12   #17
Esperto
L'avatar di muttley
 

Sarò eccessivo o altisonante, ma sono quel che sono grazie all'aver coltivato una certa cultura musicale. Ancora oggi, ad un'età che non è più propriamente adolescenziale, considero la musica il mio principale pretesto aggregativo ed è su quella che sto cercando di costruire la mia vita relazionale.
Vecchio 01-05-2008, 15:09   #18
Poison
Guest
 

Vecchio 01-05-2008, 21:12   #19
Esperto
L'avatar di Pride2
 

Quote:
Originariamente inviata da Poison
Quote:
Originariamente inviata da Pride
Da adolescente,per un periodo,mi rifiutavo di ascoltare qualsiasi cosa non fosse Dance
OT..che dance? artisti?
Soundlovers,Gigi d'Agostino,Daft Punk,Simone Jay,Chase,Markus,666,Floorfilla,Gala,Picotto,Datur a,Prezioso...
Vecchio 01-05-2008, 22:04   #20
Poison
Guest
 

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Ultima modifica di Poison; 24-12-2009 a 03:27.
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