Ergo Proxy

La 25ª ora (2002), di Spike Lee.




« C'è mancato poco che non succedesse mai... »

berserk

@Kasper
A me ricordò molto il Pasto nudo di Cronenberg,forse per il suo carattere surreale e di "viaggio"

Abuela

berserk

In effetti in Two lovers è sublime

Quasi quasi,nel pomeriggio,lo rivedo:giusto per farsi malexD

accendo&spengo

Sono andato proprio ieri a vedere sulle varie riviste la lista dei migliori film del 2016 convinto di essermi perso qualcosa di meritevole non andando al cinema.. tra che sono molto scazzato in questo periodo e ho voglia di roba bella ma godibile mi sono incazzato moltissimo nel notare una valanga di titoli noiosi pesanti deprimenti che mi vien voglia di impiccarmi solo dal trailer... mamma mia che palle

Suttree

Uno di quei (tanti) film che mi fanno capire quanto io sia limitato mentalmente ed ignorante.
Ho smesso di vedere film anche per non sentirmi più così.

Suttree

Ho visto parecchi film ma non so commentarli/dire la mia al riguardo e spesso non capisco neanche il loro significato.
Riesco solo a dire:"Mi è piaciuto" o "Non mi è piaciuto"

Riguardo al film in questione non posso dire se mi sia piaciuto o no visto che non sono riuscito a capirne il senso.

Abuela

Io spesso sono insicura anche sul "mi è piaciuto" o "non mi è piaciuto".
A volte prima di stabilirlo leggo una recensione

Suttree

Guardo le serie tv adesso. Sono più facili da capire e alla mia portata.

Mi succede la stessa cosa con le poesie, i dipinti, le sculture e tutto ciò a cui bisogna dare un'interpretazione.
Mi innervosisco e mi autosvaluto perché spesso non riesco a capirne il significato (o non sono sicuro di averlo capito). Quindi alla fine preferisco non averci a che fare.

Abuela

Comunque interpretare film (o dipinti o poesie) non è poi tanto facile, secondo me sono rari i casi di persone che li colgono in maniera immediata, penso che la maggior parte delle persone gli dia una spiegazione anche leggendo pareri di gente più esperta.
Poi c'è da dire che l'essere insicuri non aiuta molto, nel senso che si può provare a dare una propria interpretazione personale ma si finisce per credere che sia sciocca o poco valida e non si ha il coraggio di condividerla.

Suttree

Solitamente su quello invece sono abbastanza deciso.
Poi però vado a vedermi le recensioni degli esperti e se non concordano col mio parere mi sento stupido e penso di non aver capito nulla

Hazel Grace

Io e Annie di W.Allen

Immagini allegate

5544_bigio e annie.jpg‎ (60.6 KB, 0 visite)

OhNo!

Siamo in due
Comunque non è nemmeno detto che un film (o qualsiasi altra forma d'arte) abbia una interpretazione univoca. Spesso è difficile entrare nella testa del regista, come si fa? E' anche una questione di vissuto personale e di sensibilità soggettiva secondo me. Per gli stessi motivi, a qualcuno un film può non fare effetto mentre ad altri può sembrare pieno di significati. Alla fine è anche questo il bello. No?
Boh, magari è solo una spiegazione per evitare di darmi dello scemo, dato che anche io mi "aiuto" con pareri altrui, e non solo nel cinema.

Madeleine

Bel film!

Gummo

Nostalghia (A. Tarkovsky) 7/8
Viaggio a Tokyo (Y. Ozu) 8/9
Split (M. Shyamalan) 8

Blue Sky

Ti capisco, tantissimo, è stato un problema anche per me. Ora sono più sereno su questo.

Devi pensare che al giorno d'oggi fruiamo via internet, in continuazione, di commenti e opinioni di persone che hanno certe cose come passione. Musica, cinema, letteratura, cucina, birreria artigianale, calcio... Ma sono frammenti di una realtà complessa. Quelle persone dedicano ore, energie mentali ed emotive alla loro passione, hanno sviluppato una cultura che li aiuta ad essere veloci ad esprimere opinioni. Se per tutto il giorno pensi al cinema (perché è ciò che ti fa stare bene) ci metti un secondo guardando un film a pensare a paragoni, precedenti film dello stesso regista, capire le inquadrature, ecc.
Poi - inevitabilmente - non saranno altrettanto esperti di altre cose, solo che quel loro lato non lo vedi.

Io credo che non dobbiamo pensare di essere tenuti ad avere delle passioni così totalizzanti da diventare esperti.
Bisogna solo cercare di godere di ciò che ci piace. Godere nel guardare un film anche se non saresti in grado di farne una recensione, godersi una bella partita di calcio anche se non conosci esattamente le caratteristiche tecniche di, che so, Mikitarian (oppure come diavolo si scrive!). Avere piacere nell'ascoltare una sinfonia di musica classica anche se non hai un'opinione su Mozart.
Bisogna sgravarsi delle pressioni che ci imponiamo da soli.

Blue Sky

Io ho appena visto:
Forza maggiore, di Ruben Ostlund, regista svedese, 2014. Mi è piaciuto lo stile del regista, incentrato su immagini significative, riprese ambientali inquietanti, con citazione di Shining, e inquadrature fisse prolungate (cosa che mi piace moltissimo, credo sia il piano sequenza... boh, vedi il mio commento sopra ). Però la scrittura della storia mi ha detto poco.

L'altro giorno mi sono fatto forza e sono andato al cinema da solo, e ho visto Split, di M. Night Shyamalan,
Sinceramente non mi ha entusiasmato.
L'approfondimento psicologico delle tante personalità poteva essere più compiuto (ma giustamente è un film mainstream, e non sono tanti gli spettatori che - loro malgrado - hanno un minimo di cultura psicologica). Lo sviluppo della storia mi è sembrato tanto fiacco da mettermi il dubbio di non aver capito. E non c'è la magia, quella componente del cinema di Shyamalan senza la quale ciò che vedi rischia di scivolare nell'improbabile.

Ieri Radio Days di Woody Allen, sul quale non ho una particolare opinione.

Suttree

Ma queste sono cose tecniche..io parlo proprio di non capire il significato dei film
Comunque sono d'accordo sullo sgravarsi dalle pressioni

Madeleine

Vale90

I bambini di cold rock.