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Vecchio 05-12-2014, 12:13   #21
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E un problema che mi demoralizza molto. Non so come si risolve . Non sono solo lenta ma anche confusa.

Ultima modifica di cancellato13248; 05-12-2014 a 12:18.
Vecchio 05-12-2014, 16:56   #22
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L'avatar di Ippo
 

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Originariamente inviata da luky Visualizza il messaggio
Sono molto lento. Sono lento in tutto. Nel vestirmi nel fare colazione e soprattutto a lavoro. Probabilmente sono lento anche nei ragionamenti.
Qualcuno di voi ha lo stesso problema? Come lo avete risolto /tentato di risolvere?
Io non ho risolto. Ho semplicemente accettato questa mia caratteristica e agito di conseguenza.
So che mi ci vuole più tempo per fare una cosa? Bene, anzichè dire, per esempio, "ecco... tra cinque minuti è pronta" dico "ecco... tra mezz'ora ci sono".
Per eventuali appuntamenti (che non ho) mi preparo con anticipo. Insomma, uso accorgimenti per convivere con questa lentezza ma non tento di accorciarla, soprattutto nei ragionamenti. Sarebbe impossibile perchè la velocità mi porta a sragionare.
Vecchio 05-12-2014, 17:37   #23
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Io sono al contrario troppo frettolosa, troppo impaziente, faccio tutto di fretta e perciò non mi esce mai bene niente, invidio chi è capace di pazienza e calma nelle cose (per esempio quando si cucina, quando si fanno cose manuali). La cosa strana è che io sono in realtà una persona molto pigra, flemmatica, passo giornate intere seduta o a letto però quando faccio qualcosa non sono mai calma e paziente.
Vecchio 05-12-2014, 19:21   #24
Esperto
 

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Originariamente inviata da luky Visualizza il messaggio
Sono molto lento. Sono lento in tutto. Nel vestirmi nel fare colazione e soprattutto a lavoro. Probabilmente sono lento anche nei ragionamenti.
Qualcuno di voi ha lo stesso problema? Come lo avete risolto /tentato di risolvere?
No io invece sono molto rapida quando devo, se dico che sono pronta in 5 minuti, sono pronta in 3. Però uno dei miei incubi ricorrenti è (era, anzi, non lo faccio da un po') proprio quello di essere iper lenta, tipo che la corriera/treno/aereo partiva tra due minuti e io dovevo ancora lavarmi i capelli, o mi cambiavo dieci paia di scarpe ecc.. un'ansia assurda. Quindi posso capire la frustrazione. Credo sia un problema di concentrazione.
Vecchio 06-12-2014, 01:38   #25
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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Troppa velocità o troppa poca velocità sono (come per ogni estremo) due facce della stessa medaglia.
Evidentemente crescendo, per qualche ragione, si è sentita la ragione di accellerare o di rallentare molto come modo per difendersi, per allontarsi da sensazioni spiacevoli che rischiavano di diventare soverchianti (99+1 volte su 100 = genitori rompiscatole ).

Quale modo migliore per distaccarsi da sé, dagli altri e dalla realtà se non quello di vivere a una velocità diversa?



Chi è troppo frettoloso è come un motoscafo che sfreccia sul pelo dell'acqua, in modo da non sentire, nel momento in cui si è nelle cose, né le cose né il proprio sé al contatto con le cose. La vita diventa una sequenza di veloci scorribande fatte ad occhi chiusi e orecchie tappate in una realtà ostile da cui fuggire il prima possibile per tornare nel limbo dove NULLA ACCADE.

E' inevitabile poi diventare pigri, perché si perde motivazione, perché si vive una vita poco soddisfacente. Tanto vale non fare niente se non lo si può gustare.



Chi è troppo lento magari invece cerca di controllare troppo le cose, come per addomesticare una realtà e un se stesso che vissuti a velocità normale sarebbero troppo imprevedibili, troppo vitali, troppo selvatici.
Bisogna pensare lentamente, perché se si pensa veloce si sragiona, ovverosia si ragiona in maniera diversa, ovvero si vive, perchè vivo è ciò che cambia.

L'unica soluzione è, come ogni medicina, amara. Si tratta di adattarsi alla velocità giusta, andando contro il proprio istinto e il proprio piacere.

Mi fanno male 3 gambe su 2 prima di uscire? Bene, allora esco ancora di più. Ed imparo a goderne.

http://www.youtube.com/watch?v=A4zFTZ216Fg

La vita deve diventare questo: il godimento della nostra sofferenza. Perché il mostro che stiamo tagliando via siamo noi stessi e tagliandoci via soffriamo.
Stavolta hai centrato nel segno lampante il paragone con il motoscafo che sfreccia a tutta birra sul pelo dell'acqua come quel piccolo incauto motoscafo anche io sfreccio sulle cose desiderosa di arrivare in porto al più presto possibile.
Parlando seriamente le tue "analisi" sono spesso inquietantemente azzeccate ( non sempre eh) e' vero che io sono più proiettata verso il futuro che concentrata a vivere il presente e spesso non mi godo le cose, ma non e' sempre un male, questo e' tipico di una personalità più intuitiva che "sensitiva", devo certamente imparare a vivere più nel presente, a vivere il momento, questo mi e' stato detto anche dal mio psicologo, ma il mio psicologo mi ha anche detto che non posso stravolgere la mia personalità' e che pur imparando a vivere di più le cose del presente la mia personalità rimarrà quella e deve rimanere quella, io posso solo cercare di portare un po di equilibrio all'interno della mia psiche, non posso stravolgerla.

Non capisco perche tu elogi ed esalti alcune caratteristiche psicologiche ( come lestroversione o la propensione a vivere il presente) e altre le mortifichi definendole addirittura patologiche, forse perché la nostra stessa società ( occidentale) esalta determinate caratteristiche psicologiche e ne mortifica altre ma per esempio in oriente ( non oggi probabilmente più nel passato) le personalità più introverse e meditative erano alla stregua delle personalità estroverse nella nostra di società'. Non ce uno sbagliato o un giusto ce solo la percezione di cosa sia sbagliato o giusto.
Vecchio 06-12-2014, 01:53   #26
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Ero lento ma ero preso, sono veloce ma sono perso
Vecchio 13-12-2014, 11:47   #27
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L'avatar di Ippo
 

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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Chi è troppo lento magari invece cerca di controllare troppo le cose, come per addomesticare una realtà e un se stesso che vissuti a velocità normale sarebbero troppo imprevedibili, troppo vitali, troppo selvatici.
Bisogna pensare lentamente, perché se si pensa veloce si sragiona, ovverosia si ragiona in maniera diversa, ovvero si vive, perchè vivo è ciò che cambia.

L'unica soluzione è, come ogni medicina, amara. Si tratta di adattarsi alla velocità giusta, andando contro il proprio istinto e il proprio piacere.

Mi fanno male 3 gambe su 2 prima di uscire? Bene, allora esco ancora di più. Ed imparo a goderne.

La vita deve diventare questo: il godimento della nostra sofferenza. Perché il mostro che stiamo tagliando via siamo noi stessi e tagliandoci via soffriamo.
Sinceramente non sono in grado di giudicarmi da questo punto di vista. Quando ho risposto alla domanda, pensavo a episodi di vita pratici. Uno su tutti, quando ti danno il resto alla cassa. Se vado troppo veloce, mi sbaglio sempre e mi fregano come niente.
Onestamente, non mi interessa se essere lenti significa essere quello che hai detto tu, a me basta solo riuscire a contare i soldi (in questo esempio ma si potrebbe parlare di ogni cosa pratica) e essere sicura che sia tutto giusto. In fin dei conti, anche se fossi straricca (cosa che non sono) credo che ogni centesimo serve a fare un milione, prima o poi!

Se poi ci si vuole trovare a tutti i costi un risvolto psicologico in ogni cosa... bè, non mi interessa. La lentezza è il lato di me meno problematico. Mi prendo i miei tempi e so di averne diritto. Se ad altri non sta bene, c'è sempre la corsia di sorpasso (e, per dirla tutta, volendo si può sempre sorpassare anche sulla destra, sotto o sopra). Chi ha più fretta, vada!
Vecchio 13-12-2014, 11:57   #28
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da luky Visualizza il messaggio
Sono molto lento. Sono lento in tutto. Nel vestirmi nel fare colazione e soprattutto a lavoro. Probabilmente sono lento anche nei ragionamenti.
Qualcuno di voi ha lo stesso problema? Come lo avete risolto /tentato di risolvere?
Sì, ho lo stesso problema. Quando vado troppo veloce, soprattutto tra un compito e l'altro, sento che il cervello non ha più ossigeno e cerca di rifugiarsi nella riflessione.
Ho capito, ad esempio in un lavoro, che gran parte della mia lentezza è dovuta al tempo perso nell'organizzarmi, che mi serve per far respirare il cervello. Ti faccio un esempio: nel passare lo straccio devo organizzarmi le zone per evitare di dover pestare poi il pavimento bagnato, di conseguenza passo più tempo a ragionare sull'organizzarmi che non al passaggio dello straccio. Capito questo mi impongo di:

1) limitare il tempo di non-lavoro velocizzando l'organizzazione mentale
2) ricordarmi di rispettare le precedenti esperienze in quanto, da pensatore introverso, tendo a fare le cose a caso;
3) essere meno spietato in caso di errore, privilegiando il lavoro vero e proprio e perdonandomi scarsa qualità nel lavoro come ad esempio le pedate
4) rassicurarmi sul fatto che se necessito di passare sul bagnato posso ripassare a marcia indietro ripassando lo straccio sui miei passi.
Vecchio 13-12-2014, 13:11   #29
Esperto
L'avatar di Manny
 

Per quanto riguarda le mie esperienze, i due eccessi (lentezza e velocità) sono entrambi il risultato dello stato psicologico del momento e, sebbene mi sia sempre stato fatto notare che sono "troppo lento", trovo che quella sia la dimensione che io riesco a gestire meglio. Laddove tento di accellerare, perchè magari spinto da altri o dai tempi, finisco sempre col trascurare qualcosa.

Lavoro da infermiere e come tale sono costretto a saper gestire il tempo, quindi ho dovuto scendere a patti con i miei ritmi, ho dovuto innanzitutto comprendere fino a che punto potevo pretendere da me stesso certi risultati, in termini di prestazioni orarie
Vecchio 14-12-2014, 14:50   #30
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L'avatar di Ippo
 

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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
La vita inizia quando iniziamo a concederci la possibilità di fare errori, ma mi rendo conto che il mio accusare gli altri di non vivere possa essere pesante e me ne dispiace.

Ma sono iperboli, tanto per intendersi.
La vita veramente è quella che stiamo vivendo. Quello che scrivi tu invece è la visione della vita nel senso di proiezione di ciò che tu consideri vita.

La mia vita è quello che accade a me, così come la tua è quello che accade a te. Che poi tu la consideri non vita, vita indegna, vita schifosa... va bene, ci può anche stare, sei libero di vedermi come vuoi. Ma la vita è questa. E non è un iperbole, ma realtà.

Non è risultato pesante il tuo accusare di non vivere, che poi nemmeno avevo capito che mi stavi dicendo che io non vivo, ci vedevo solo la buona fede in quel messaggio (evidentemente è vero che sono tonta e non vivo giusto!). E' semplicemente ridicolo (senza offesa). Perchè prevede che tutti rispettino il tuo concetto di vivere. Ma appunto, il tuo è un concetto che oltretutto magari qui risulta addirittura storpiato per eventuali incomprensioni.
Mentre la mia era una risposta pratica a una domanda pratica.

Siamo sempre lì, si può anche proiettare un modo di vivere, un modo giusto di essere, un ideale di persona (e quindi correndo il rischio di ghettizzare, rifiutare, schernire...) ma poi si deve tenere conto che la persona è unica nel suo essere e che già solo per il fatto di essere persona, anche se non rispetta i nostri stessi standard, merita rispetto, diritti, doveri, libertà, amore,... .
Persino nella malattia, ad un semplice raffreddore o influenza non tutti reagiamo allo stesso modo e le medicine che magari a te fanno bene, a me fanno male o viceversa. Ma secondo il tuo modo di ragionare, tutti devono seguire il tuo schema (non uno schema qualsiasi, il tuo) e se ne evince che chi non lo fa non vive. Assurdo. Semplicemente assurdo. Non pesante. Assurdo.
Vecchio 14-12-2014, 15:28   #31
Esperto
L'avatar di luky
 

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Originariamente inviata da Manny Visualizza il messaggio
Per quanto riguarda le mie esperienze, i due eccessi (lentezza e velocità) sono entrambi il risultato dello stato psicologico del momento e, sebbene mi sia sempre stato fatto notare che sono "troppo lento", trovo che quella sia la dimensione che io riesco a gestire meglio. Laddove tento di accellerare, perchè magari spinto da altri o dai tempi, finisco sempre col trascurare qualcosa.

Lavoro da infermiere e come tale sono costretto a saper gestire il tempo, quindi ho dovuto scendere a patti con i miei ritmi, ho dovuto innanzitutto comprendere fino a che punto potevo pretendere da me stesso certi risultati, in termini di prestazioni orarie
Quindi si può imparare. Si può scendere a patti
Vecchio 14-12-2014, 15:46   #32
Esperto
L'avatar di Manny
 

Assolutamente, ma credo si debba essere rigorosi. Se adotti un metodo devi utilizzarlo puntualmente, solo in questo modo puoi avere dei risultati in qualche modo prevedibili.

Sul lavoro io scrivo tutto, se un giorno mi scordo di farlo o decido che posso farne a meno, immancabilmente vado incontro ad errori e stress.
Vecchio 16-12-2014, 15:21   #33
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L'avatar di Ippo
 

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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Non capisco perché tiri in ballo il rispetto, è ovvio che rispetto tutti.

Esprimere un giudizio sul profilo psicologico di una persona, su quanto questa abbia realizzato il proprio potenziale e su quanto sia bloccata da alcuni problemi psicologici (che, almeno secondo me, significa misurare quanto viva davvero), non significa mancare di rispetto.
Anche se è vero che (parlo in generale), a causa di alcuni problemi psicologici, a volte le due cose vengono considerate coincidenti.

Questa è la mia opinione, tu la pensi in maniera diversa. Non è una tragedia, possiamo continuare a rispettarci comunque.

Se vuoi rispondimi, per quanto mi riguarda me ne asterrò, visto che già dalla prima risposta mi hai fatto notare che la mia opinione non ti interessava ed io, con i miei umani limiti, cerco sempre di rispettare gli altri.
Innanzitutto non sono mica qui a farti cambiare idea. Son qui a dire il mio parere. Se ti senti offeso o sminuito perchè non so nulla di psicologia e quindi parlo solo per il poco che so... mi spiace. Se non vuoi rispondere, va bene. Se per parlare insieme bisogna essere sempre d'accordo... bè... nella vita reale forse sarei la persona giusta, ma qui no! Proprio no!!!

Non ho detto che tu non rispetti la vita o me o chissà chi. Ma che parlarne in un certo modo è secondo me irrispettoso. Il mio discorso è più ampio di me e te in questa discussione. Secondo me standardizzare la vita secondo canoni prestabiliti è pericoloso. Tutto qui. Perchè dai un certo potenziale a tutti ma non tutti siamo uguali. Nel mio ragionamento ci vedi la fobia ma non c'è. In questo senso, mi sembra più patologico il tuo comportamento. Nel senso cioè che tu vuoi metterci il male (inteso come problema psicologico) mentre io ti sto solo dicendo... attento, non sempre c'è un discorso psicologico dietro. A volte è questione di vivere la vita in modo diverso ma pur sempre viverla! Anche se tu la consideri una non vita o una vita sprecata.

Se voglio far il barbone e starmene tutto il giorno a elemosinare cento lire... possiamo discutere sulla scelta, sul perchè, sul come... ma non possiamo dire che quella è una vita sprecata o non vissuta.

Il rispetto di cui parlo io invece riguarda proprio la parola vita. Non è un discorso che tu manchi di rispetto a me!!! Manchi di rispetto alla vita. Al senso del vivere, all'unicità dell'essere umano. (parere personale)
Vecchio 16-12-2014, 15:34   #34
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L'avatar di Ippo
 

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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
AH AH AH! Ma chi sono? Lu diavolo???

Attento a darti troppe arie! Che poi si spengono le fiamme eterne e le pollastrelle come te le cucini????
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