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Vecchio 10-07-2017, 18:24   #1
Principiante
L'avatar di Lowly_
 

Salve! Sono una ragazza di 21 anni; è la prima volta che m'iscrivo ad un forum, e c'è un motivo se si tratta proprio di questo tipo di forum. Da che ho ricordo, ho sempre avuto problemi a socializzare, non solo per via di una naturale timidezza ed introversione; sono stata vittima di bullismo da quando ho messo piede all'asilo (purtroppo non è un'iperbole, i primi ricordi di episodi di questo tipo risalgono proprio a quei tempi). Con gli anni la violenza psicologica, raramente anche fisica, nei miei confronti è andata scemando, ma non è mai scomparsa del tutto. In famiglia le cose non sono mai state meglio, mia madre è sempre stata assente per via del troppo lavoro, ed anche lei ha vissuto esperienze piuttosto traumatiche; in generale fin da piccola ho avuto un rapporto conflittuale con lei. Mio padre è (o era, non so) tossicodipendente; da quando i miei hanno divorziato quando avevo 11 anni, non l'ho più rivisto. Il divorzio mi ha segnata molto, anche perché prima di questo, non sapevo assolutamente nulla della dipendenza di mio padre (sapevo ovviamente che c'era qualcosa che non andava, ma non sospettavo fosse di questa natura. Immaginavo che i nostri problemi familiari fossero più blandi); in più lui era la mia figura di riferimento, era la persona a cui ero maggiormente legata e l'unica con cui riuscivo ad aprirmi, in parte. Si è trattato di un gran brutto colpo e ha drasticamente ridotto ai minimi termini la fiducia che nutrivo nei confronti delle persone. Ho vissuto comunque, esperienze di violenza psicologica anche in famiglia, in particolare dall'inizio della pubertà. Nella mia vita ho avuto però degli amici, ho avuto anche delle relazioni sentimentali. Il problema è che non riuscivo mai a fidarmi completamente o ad aprirmi del tutto, cercavo sempre di mantenere una barriera tra me e loro...anche se volevo essere più intima, c'era qualcosa dentro di me che mi diceva di non rischiare, di non mostrare quanto ci tenessi effettivamente; di considerarmi a parte, distaccata. Fatto sta che ho perso o deteriorato tutte le relazioni che avevo, tranne un paio. A 17 anni, nonostante avessi un'ottima carriera scolastica, ho smesso di andare a scuola. Ho riprovato ben due volte a riprendere gli studi, fallendo, e non perché avessi problemi con lo studio, tutt'altro, ho sempre ottenuto risultati notevoli...ma solo perché interagire con gli altri mi spaventa, mi stressa, mi sfianca. Due persone che parlano sottovoce possono benissimo star parlando male di me, anche una semplice osservazione può essere una velata derisione, e spesso anche soltanto situazioni normali di interazione diventano per me difficoltose. L'isolamento autoimposto mi ha fatta perdere anche le poche capacità sociali che avevo, non so mai che dire, come interpretare il comportamento altrui, cosa fare. Mi sento indietro rispetto ai miei coetanei, mi sembra di star perdendo un sacco di cose. La mia vita è estremamente monotona, ho degli interessi (la lettura, il disegno, la scrittura) che non mi aiutano ad uscire fuori da questo circolo...vorrei fare mille esperienze, ma poi nell'effettivo mi sento a disagio anche semplicemente a stare in mezzo alla gente. Ho provato ad andare da una psicologa dell'asl per un anno (economicamente, non posso permettermi di scegliere un privato), ma non mi sono trovata per niente bene, e in conclusione non ha sortito nessuno effetto. Io temo di soffrire di disturbo evitante di personalità, ma non essendomi stato diagnosticato, non posso dirlo con certezza. Non avendo soldi non posso nemmeno provare ad iniziare una psicoterapia, e non riuscendo ad aprirmi con nessuno, non posso nemmeno semplicemente parlarne con qualcuno. Mi sento una disgraziata, tagliata fuori dalla vita. Addosso tutta la colpa dei miei problemi alla mia incapacità di risolverli, e ormai penso che non posso più andare avanti così...ho bisogno di crearmi una carriera per essere indipendente; ormai non sono più una ragazzina, sono adulta. Ma come farò ad affrontare il mondo se anche mettere il naso fuori casa è un'impresa?
Bene, questo è ovviamente il riassunto della mia situazione, anche se è lungo quanto un poema epico; spero non risulti un "pippone emo", il mio scopo non era quello di lamentarmi, se l'ho fatto, chiedo scusa.
Ora resta il punto; cosa penso di trovare in questo forum? Dunque, spero di confrontarmi con persone che hanno problemi simili al mio, e vedere come li affrontano, e come tentano di risolverli. Spero mi accettiate presto!
Vecchio 10-07-2017, 20:20   #2
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

benvenuta
Ringraziamenti da
Lowly_ (10-07-2017)
Vecchio 10-07-2017, 20:48   #3
Esperto
 

Benvenuta!
Ringraziamenti da
Lowly_ (10-07-2017)
Vecchio 10-07-2017, 22:13   #4
Intermedio
 

Ciao, benvenuta
Ringraziamenti da
Lowly_ (10-07-2017)
Vecchio 10-07-2017, 22:20   #5
Esperto
L'avatar di andrea1979
 

benvenuta
Ringraziamenti da
Lowly_ (10-07-2017)
Vecchio 10-07-2017, 22:35   #6
Esperto
L'avatar di Sickle
 

Vecchio 10-07-2017, 23:17   #7
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

Benvenuta!
Vecchio 11-07-2017, 18:44   #8
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

ciao lowly_ , benvenuta...

sì, purtroppo il vissuto con tuo padre e le esperienze di bullismo e di violenza sono state dei veri e propri traumi che ora ti condizionano nei rapporti...

spero che riuscirai a trovare qualche spunto interessante qui nel forum


Diciamo che solitamente la relazione con il terapeuta mira proprio a creare un legame di impegno e fiducia reciproci... In casi di un vissuto traumatico e mancanza di punti di riferimento il terapeuta dovrebbe cominciare a diventare il primo punto fermo, la prima certezza... E da lì piano piano acquisire più sicurezza...

Se con la asl non sta andando bene potresti provare allora ad informarti se nella tua città c'è un centro di ascolto gratuito per ragazzi... Solitamente sono centri di ascolto che accolgono persone fino ai 25 anni e si può avere un appuntamento settimanale con uno psicologo o una psicologa...
Ringraziamenti da
Lowly_ (11-07-2017)
Vecchio 11-07-2017, 19:13   #9
Principiante
L'avatar di Lowly_
 

Quote:
Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
ciao lowly_ , benvenuta...

sì, purtroppo il vissuto con tuo padre e le esperienze di bullismo e di violenza sono state dei veri e propri traumi che ora ti condizionano nei rapporti...

spero che riuscirai a trovare qualche spunto interessante qui nel forum


Diciamo che solitamente la relazione con il terapeuta mira proprio a creare un legame di impegno e fiducia reciproci... In casi di un vissuto traumatico e mancanza di punti di riferimento il terapeuta dovrebbe cominciare a diventare il primo punto fermo, la prima certezza... E da lì piano piano acquisire più sicurezza...

Se con la asl non sta andando bene potresti provare allora ad informarti se nella tua città c'è un centro di ascolto gratuito per ragazzi... Solitamente sono centri di ascolto che accolgono persone fino ai 25 anni e si può avere un appuntamento settimanale con uno psicologo o una psicologa...
Grazie per il consiglio! Proverò a metterlo in atto ^^
Vecchio 11-07-2017, 20:45   #10
Principiante
L'avatar di Solo88
 

Benvenuta
Ringraziamenti da
Lowly_ (11-07-2017)
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