FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione Cerca FAQ Messaggi odierni Segna i forum come letti
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Depressione Forum > Bisogno di piangere
Discussione: Bisogno di piangere Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Verifica immagine
Inserisci le lettere o i numeri (o entrambi) nell'immagine che visualizzi qui a destra.

Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
04-06-2010 02:24
Nocturno83
Re: Bisogno di piangere

In famiglia ho un esempio esattamente opposto al mio


mio cugino ha sempre avuto un rapporto profondo e duraturo col padre e assai + freddo e distaccato con la madre

inoltre mio zio è sempre stato un tipo simpatico, giovanile e assai lassista

come risultato mio cugino ha accumulato una serie di difetti ai quali sono estraneo (difetti tipicamente maschili) ma al tempo stesso (pur essendo decisamente + brutto di me) non ha mai avuto problemi di ancun tipo con le ragazze, e questo grazie al fatto che potendosi identificare fin dall'infanzia con una figura paterna onni-presente e piacevole, ha sviluppato un'autostima che apparirebbbe sconfinata in rapporto alla mia

di fatti (tenendo presente che siamo coetanei) lui è fidanzato da parecchi hanni, ha perso la veriginità ancora minorenne, ha avuto anche la sfrontatezza di essere infedele con la sua ragazza, x poi fare il geloso con lei in occasione successiva
03-06-2010 22:05
ansiosissimo
Re: Bisogno di piangere

Quote:
Originariamente inviata da netcrusher Visualizza il messaggio
io non so se leggesti la mia storia ma scoppiai in lacrime mentre ero con la mia ragazza all'Ikea tra la gente.......
anche a me (quando ancora riuscivo a piangere ogni tanto) successe la stessa cosa molti anni fa!! non saranno mica i centri commerciali che ispirano il pianto??
p.s. nn avevo e nn ho la raga, c'era una mia amica
03-06-2010 21:48
TimeBomb
Re: Bisogno di piangere

Quote:
Originariamente inviata da Tristezza Visualizza il messaggio
Ma non è il commuoversi, è più un pianto di rabbia.
E' vero sei talmente incazzato con te stesso/a e per la tua situazione che l'unica cosa che ti riesce è piangere,manco gridare perchè la voce ti si strozza in gola.
03-06-2010 21:22
Stasüdedòs
Re: Bisogno di piangere

Di veri pianti, ne ho fatti molto raramente... ma in quelle occasioni, subito dopo ho trovato una forza, una grande reazione per risollevarmi e forse anche migliorare un po' rispetto a prima...
03-06-2010 21:17
Susy
Re: Bisogno di piangere

Da quando ho smesso di piangere, 20 anni fa, mi sono ammalata, non una lacrima in nessuna occasione, prima quando avevo un problema piangevo per ore e lavavo tutto il dolore. Penso che se piangessi sarei veramente migliorata. Per quanto riguarda la figura paterna, mio padre visse in orfanotrofio, non posso fargli una colpa se con i figli non sapeva come fare ad educare, mi è di fatto mancato il contenimento affettivo di una figura paterna sicura, lo psicologo mi definì "un cavallo senza briglie".
03-06-2010 19:55
Altamekz
Re: Bisogno di piangere

Mi ritrovo in alcune cose che dici, mio padre incapace di dimostrarmi il suo affetto ( non so se realmente sappia cosa sia ), se una cosa la facevo bene era dovuto se la sbagliavo ero una m*rda ma non me lo diceva mi puniva con il silenzio o con esplosioni di rabbia. Mia madre cerca di aiutarmi, l'unica con cui abbia avuto un rapporto, ma oggi arrivato a questa età le sue prediche non fanno altro che peggiorare la situazione. Crede di essere di aiuto ma non si rende conto, ormai qualsiasi cosa possa dire non può cambiare le cose. Ultimamente ha anche iniziato ad attaccarmi, es. quella più soft: "non tutte le ciambelle riescono col buco" riferendosi a me, forse spera di ottenere una reazione ma non è quella la strada. E sentirsi umiliati e attaccato anche dai tuoi genitori è bruttissimo

L'unica secondo me è troncare i rapporti, andare via di casa.
03-06-2010 15:00
Nocturno83
Re: Bisogno di piangere

Quote:
Originariamente inviata da caostotale23 Visualizza il messaggio
Sei troppo legato a tua madre secondo me. E non riesci a liberartene. E ogni volta che guardi una ragazza che ti piace ti senti in colpa perchè ti sembra un tradimento nei confronti di tua madre. E vivi in un mondo di fantasia per sfuggire alla realtà che ti circonda perchè ti spaventa e non ti sembra interessante ma sai che è più importante della fantasia. E rinunci a vivere perchè ti sembrerebbe come un tradimento alla tua famiglia (e a tua madre). Evadi per non soffrire e quando lo fai ti senti molto meglio ma quando ritorni nella realtà ti viene la depressione.
eh bè...succede...tu sei fortunato, puoi risolvere la questione...io no purtroppo perchè mia madre nn c'è più, però ancora nn sono riuscito a liberarmene...Buona fortuna amico!

P.S. Cmq mi riconosco moltissimo in quello che scrivi se vuoi sono a disposizione per parlarne. Ciao!
ti ringrazio x il tuo sostegno però quello che dici riguardo a mia madre è eccessivo

lei stessa si dispiace nel vedermi infelice x le mie delusioni avute con delle ragazze

la ragione della mia incapacità di piacere alle ragazze è legata soprattutto (oltre che alla mia ansia sociale) ai miei problemi d'identità

gli psicologi e psichiatri che mi hanno seguito mi hanno fatto notare + volte che l'assenza di una figura paterna mi ha reso profondamente insicuro

questo perché mio padre non si è mai occupato di me, ha sempre mantenuto un rapporto freddo e distaccato nei miei confronti (sia x il suo carattere che x la significativa differenza di età tra lui e mia madre)

crescendo la sua lontananza si è trasformata in cinismo e ostilità, da quando sono adolescente non ci sopportiamo e litighiamo spesso, a lui non va mai bene niente di quello che sono e di quello che faccio, quando mi rimproverà trova sempre il modo di farmi sentire una nullità

con mia madre ho un rapporto profondo proprio perché è stata il mio unico vero genitore, ma d'altra parte anche con lei ho un rapporto molto meno profondo di prima

sta invecchiando anche lei ed io ormai vivo in solitudine tutti i momenti di sconforto, lei a volte cerca di tornare ad ascoltarmi ma io spesso mi oppongo e tento di farle capire che non è + possibile, poiché lei dopo non può fare ameno d'intervenire e farmi prediche che potevano avere un senso quando ero ragazzino, mentre ora oltre ad essere inefficaci mi infastidiscono e mi fanno star peggio
03-06-2010 14:32
Wrong
Re: Bisogno di piangere

Ma non è il commuoversi, è più un pianto di rabbia.
03-06-2010 14:31
Triplalien
Re: Bisogno di piangere

non riesco a piangere sebbene molte volte mi viene ma non riesco ,non so perchè sarà un po la dep che intacca.
03-06-2010 14:30
Labocania
Re: Bisogno di piangere

Quote:
Originariamente inviata da Tristezza Visualizza il messaggio
Io invece piango spessissimo... lacrime d'infelicità, il sabato, la domenica o la sera prima di dormire, pensando alla mia situazione patetica o a tutti i miei fallimenti.
Io sono troppo abituato alla mia triste condizione per potermi commuovere.
03-06-2010 14:17
Wrong
Re: Bisogno di piangere

Io invece piango spessissimo... lacrime d'infelicità, il sabato, la domenica o la sera prima di dormire, pensando alla mia situazione patetica o a tutti i miei fallimenti.
03-06-2010 14:06
Labocania
Re: Bisogno di piangere

Mi capita di versare lacrime solo quando rido di gusto o quando un brano musicale tocca particolari corde del mio cuore.
03-06-2010 12:39
LatrinLover
Re: Bisogno di piangere

io non so se leggesti la mia storia ma scoppiai in lacrime mentre ero con la mia ragazza all'Ikea tra la gente, tra me e le lacrime non c'è nemmeno più il muro della pubblica vergogna oramai, mi dispiace solo per lo scuorno che la mia ragazza ha subito................ah la morte quale lieto evento dev'esser....
03-06-2010 11:46
Robedain
Re: Bisogno di piangere

Quote:
Originariamente inviata da Nocturno83 Visualizza il messaggio
La mia condizione patologica di depressione si proptrae ormai da circa 3 anni

durante questo periodo ho sperimentato continuamente una sofferenza profonda, cupa e purtroppo invisibile all'esterno (fino a ché, l'anno scorso, il mio psichiatra non mi ha prescritto dei farmaci senza esitazione, la stragrande maggioranza dei miei parenti e conoscenti non mi credeva)

credo che in molte persone la sofferenza dovuta alla depressione determini un impulso al pianto apparentemente inspiegabile, rispetto agli eventi esterni

molte persone depresse riescono a piangere ed anche assai spesso (credo), ma altre (come me), pur avvertendo questo stimolo forte non lo riescono a sfogare. La sensazione che ho provato spesso è paragonabile al fastidio al naso quando uno starnuto non arriva mai. Così percepivo lo stimolo nel mio volto e nel mio petto che sembravano come bloccati, sigillati dietro uno schermo che contribuiva anche a rendere assai poco manifesti i segni esteriori della mia sofferenza.

E' paradossale ma è proprio negli ultimi 9 mesi circa (da quando i farmaci hanno cominciato a farmi stare un po' meglio) che ho ricominciato a piangere, anche se questo mi capita spesso in momenti apparentemente incongrui.

A volte piango pensando a cose belle, davanti a dei film, dopo una grossa arrabbiatura. Sono tutte occasioni nelle quali mi sento immerso dai miei pensieri, e vivo situazioni non reali nelle quali sarebbe invece + opportuno proiettare il mio sfogo (il mio pianto).

La cosa + assurda è che solo ora mia madre sembra notare esterioremente la mia sofferenza, eppure non era così quando negli anni passati stavo anche peggio di adesso. Quando mi vede triste (e spesso lo nota quando ormai il momento + buio è già passato) interviene e comincia a farmi prediche, fino a che litighiamo ed io passo dalla tristezza ad una rabbia silenziosa ma incandescente (sono momenti in cui penso a cose estreme, tipo uccidermi), x poi riprecipitare di nuovo nella disperazione e nella spossatezza.

a volte il mio pianto lo vivo in un'atmosfera dolce, addirittura romantica, poiché sono i momenti in cui sogno di avere accanto una ragazza, di stringerla a me e di sentire di essere ricambiato in amore

sono talmente abituato a sognare che vivo da sempre circondato + dai mei fantasmi che dalle persone reali (familiari, parenti e qualche conoscente)


se fossi del tutto rassegnato a vivere il resto della mia vita da solo avrei già trovato la forza di uccidermi o di allenarmi a rendere talmente vivi i miei fantasmi d'amore da non aver + bisogno di una vita affettiva concreta
Mi riconosco nelle frasi evidenziate...
03-06-2010 11:44
Essere Inutile
Re: Bisogno di piangere

Quote:
Originariamente inviata da caostotale23 Visualizza il messaggio
Sei troppo legato a tua madre secondo me. E non riesci a liberartene. E ogni volta che guardi una ragazza che ti piace ti senti in colpa perchè ti sembra un tradimento nei confronti di tua madre. E vivi in un mondo di fantasia per sfuggire alla realtà che ti circonda perchè ti spaventa e non ti sembra interessante ma sai che è più importante della fantasia. E rinunci a vivere perchè ti sembrerebbe come un tradimento alla tua famiglia (e a tua madre). Evadi per non soffrire e quando lo fai ti senti molto meglio ma quando ritorni nella realtà ti viene la depressione.!
-----------------------------
03-06-2010 09:43
historie d'O
Re: Bisogno di piangere

io pingo spessimo
sia di gioia che per tristezza ..di rabbia no,mai
03-06-2010 09:23
ansiosissimo
Re: Bisogno di piangere

Quote:
Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
Anch'io vorrei poter piangere più spesso. Comincio a pensare che la depressione m'abbia tolto le energie anche per fare quello.
infatti, secondo quanto dicono i medici, quando si raggiunge la capacità di piangere, si è arrivati al primo passo verso la guarigione!
la ansia e la depressione a volte nei casi + gravi tolgono anche la capacità di provare sentimenti, sia essi positivi che negativi
03-06-2010 07:25
barclay
Re: Bisogno di piangere

Anch'io vorrei poter piangere più spesso. Comincio a pensare che la depressione m'abbia tolto le energie anche per fare quello.
03-06-2010 04:28
caostotale23
Re: Bisogno di piangere

Sei troppo legato a tua madre secondo me. E non riesci a liberartene. E ogni volta che guardi una ragazza che ti piace ti senti in colpa perchè ti sembra un tradimento nei confronti di tua madre. E vivi in un mondo di fantasia per sfuggire alla realtà che ti circonda perchè ti spaventa e non ti sembra interessante ma sai che è più importante della fantasia. E rinunci a vivere perchè ti sembrerebbe come un tradimento alla tua famiglia (e a tua madre). Evadi per non soffrire e quando lo fai ti senti molto meglio ma quando ritorni nella realtà ti viene la depressione.
eh bè...succede...tu sei fortunato, puoi risolvere la questione...io no purtroppo perchè mia madre nn c'è più, però ancora nn sono riuscito a liberarmene...Buona fortuna amico!

P.S. Cmq mi riconosco moltissimo in quello che scrivi se vuoi sono a disposizione per parlarne. Ciao!
03-06-2010 04:02
Nocturno83
Bisogno di piangere

La mia condizione patologica di depressione si proptrae ormai da circa 3 anni

durante questo periodo ho sperimentato continuamente una sofferenza profonda, cupa e purtroppo invisibile all'esterno (fino a ché, l'anno scorso, il mio psichiatra non mi ha prescritto dei farmaci senza esitazione, la stragrande maggioranza dei miei parenti e conoscenti non mi credeva)

credo che in molte persone la sofferenza dovuta alla depressione determini un impulso al pianto apparentemente inspiegabile, rispetto agli eventi esterni

molte persone depresse riescono a piangere ed anche assai spesso (credo), ma altre (come me), pur avvertendo questo stimolo forte non lo riescono a sfogare. La sensazione che ho provato spesso è paragonabile al fastidio al naso quando uno starnuto non arriva mai. Così percepivo lo stimolo nel mio volto e nel mio petto che sembravano come bloccati, sigillati dietro uno schermo che contribuiva anche a rendere assai poco manifesti i segni esteriori della mia sofferenza.

E' paradossale ma è proprio negli ultimi 9 mesi circa (da quando i farmaci hanno cominciato a farmi stare un po' meglio) che ho ricominciato a piangere, anche se questo mi capita spesso in momenti apparentemente incongrui.

A volte piango pensando a cose belle, davanti a dei film, dopo una grossa arrabbiatura. Sono tutte occasioni nelle quali mi sento immerso dai miei pensieri, e vivo situazioni non reali nelle quali sarebbe invece + opportuno proiettare il mio sfogo (il mio pianto).

La cosa + assurda è che solo ora mia madre sembra notare esterioremente la mia sofferenza, eppure non era così quando negli anni passati stavo anche peggio di adesso. Quando mi vede triste (e spesso lo nota quando ormai il momento + buio è già passato) interviene e comincia a farmi prediche, fino a che litighiamo ed io passo dalla tristezza ad una rabbia silenziosa ma incandescente (sono momenti in cui penso a cose estreme, tipo uccidermi), x poi riprecipitare di nuovo nella disperazione e nella spossatezza.

a volte il mio pianto lo vivo in un'atmosfera dolce, addirittura romantica, poiché sono i momenti in cui sogno di avere accanto una ragazza, di stringerla a me e di sentire di essere ricambiato in amore

sono talmente abituato a sognare che vivo da sempre circondato + dai mei fantasmi che dalle persone reali (familiari, parenti e qualche conoscente)

se fossi del tutto rassegnato a vivere il resto della mia vita da solo avrei già trovato la forza di uccidermi o di allenarmi a rendere talmente vivi i miei fantasmi d'amore da non aver + bisogno di una vita affettiva concreta



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 07:47.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.