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Vecchio 17-04-2014, 23:18   #1
Esperto
L'avatar di TãoSozinho
 

Tratto da Novecento, di A. Baricco

Per chi non lo sapesse, il protagonista è nato e ha vissuto tutta la sua vita a bordo di una nave. Quando viene il momento di scendere fa questa riflessione:


Tutta quella città… non se ne vedeva la fine.../

La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?/

E il rumore/

Su quella maledettissima scaletta... era molto bello, tutto... e io ero grande con quel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c’era problema/

Col mio cappello blu/

Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino/

Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino/

Primo gradino, secondo/

Non è quel che vidi che mi fermò/

E' quello che non vidi/

Puoi capirlo fratello?, è quel che
non vidi... lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c’era tutto tranne/

C’era tutto/

Ma non c’era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo/

Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu, sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu/

Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me/

Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi/

Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita/

Se quella tastiera è infinita, allora/

Su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare. Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio/

Cristo, ma le vedevi le strade?/

Anche solo le strade, ce n’era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una/

A scegliere una donna/

Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire/

Tutto quel mondo/

Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce/

E quanto ce n’è/

Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità, solo a pensarla? A viverla.../

Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.

Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.

Per favore/

Ultima modifica di TãoSozinho; 17-04-2014 a 23:30.
Vecchio 17-04-2014, 23:24   #2
Esperto
L'avatar di Dedalus
 

No.
Vecchio 17-04-2014, 23:26   #3
Esperto
L'avatar di Altamekz
 

Mi fa paura non scergliere nessuna
Vecchio 17-04-2014, 23:28   #4
Esperto
L'avatar di TãoSozinho
 

Quote:
Originariamente inviata da Marceline Visualizza il messaggio
Quando uno suona al pianoforte (in questo caso, ma vale per tutti gli strumenti) i tasti sono un numero finito, cioè 88, mentre la combinazione dei suoni che il pianista può suonare è infinita.
Vecchio 17-04-2014, 23:28   #5
Esperto
L'avatar di TãoSozinho
 

Quote:
Originariamente inviata da Altamekz Visualizza il messaggio
Mi fa paura non scergliere nessuna
Anche a me... o di scegliere quella sbagliata e di accorgersene tardi.
Vecchio 17-04-2014, 23:31   #6
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

Non so se mi fa più paura il numero delle possibilità che potrebbero essere esplorate oppure il numero di quelle che per un motivo o per un altro finisco per essermi precluse...
Vecchio 18-04-2014, 00:33   #7
Esperto
L'avatar di Nishi
 

No.
Mi fanno paura i limiti che si impongono le persone scegliendo.
Vecchio 18-04-2014, 02:03   #8
Esperto
L'avatar di Josef K.
 

Quote:
Originariamente inviata da Nishi Visualizza il messaggio
No.
Mi fanno paura i limiti che si impongono le persone scegliendo.
Post da incorniciare.
Vecchio 18-04-2014, 03:06   #9
Esperto
L'avatar di Dedalus
 

Occhio però a non confondere l'incompiutezza, la disponibilità ad ogni finito, per la grazia di vivere nell'infinito: non è questa la strada.
Infinita è la negazione della posizione del finito, non l'astratta decisione di non volerci avere a che fare.
Vecchio 18-04-2014, 09:35   #10
Banned
 

mi ricorda molto kierkgaard il titolo del topic
Vecchio 18-04-2014, 11:40   #11
Esperto
L'avatar di utopia?
 

secondo una teoria vi sono tante dimensioni quante sono le possibilità, e in ognuna di quelle dimensioni si avvera una delle possibili possibilità cosicchè esitono infinite dimensioni
...
la domanda che può nascere è, noi siamo vittime passive o fautori attivi di quell'alternarsi e avverarsi più o meno casuale delle possibilità?
...
o è dio stesso, o una causa principale, o un grande architetto, o chi si voglia, a decidere quale delle possibili possibilità si possa e debba avverare?
...
o il tutto è conseguenza del caso, di quello che noi potremmo chiamare random?
...
ma anche volendo, perchè mai dovrebbe farci paura? è un concetto così astratto, cosa può portarci? la morte? il dolore? è come aver paura di una qualche entità che non si riconosce, di uno zombie, di un fantasma
...
tutto ciò per dire che no, non penso si debba aver paura dell'infinitò delle possibilità
a meno che non si voglia fare il solito e scontato seppur comprensibile errore del "aver paura di ciò che non si conosce"
...
non posso comunque esserne sicuro
l'esistenza di infinite possibilità dopotutto, in quanto concetto astratto, è solo ipotizzabile
c'è anche chi pensa che il tutto va semplicemente come dovrebbe andare e che quel che accade non potrebbe andare diversamente dal come effettivamente lo vediamo andare
...
insomma, discutere su un argomento così astratto è come chiedersi se una cosa è d'un dato colore perchè è veramente di quel dato colore o semplicemente perchè noi lo vediamo di quel dato colore...
...
come la vedo io a proposito dopo queste pseudo-citazioni?
sapete che son credente, quindi non posso che dire...sia come egli vuole, chiunque egli sia
Vecchio 18-04-2014, 12:37   #12
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Sai quello che lasci, non sai quello che trovi.
Quello che lasci, anche se oggettivamete fa cagare, è confortevole.
Quello che trovi non sai dove ti puo portare.
La paura del cambiamento, di rimettere tutto in gioco insomma
Vecchio 18-04-2014, 12:48   #13
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Quote:
Originariamente inviata da tizio Visualizza il messaggio
come la vedo io a proposito dopo queste pseudo-citazioni?
sapete che son credente, quindi non posso che dire...sia come egli vuole, chiunque egli sia
Io qui, scusa, ma dico no; credere che la propria esistenza, che le proprie scelte rispondano ad altro rispetto a noi non mi sembra proprio un modo audace di affrontare la vita. Già discutere su quanto l'Io sia in realtà subordinato al Sé e per cui, quanto quest'ultimo manovri il pensiero e il nostro comportamento mi sembra un voler tirarsi fuori dalle responsabilità di ogni nostro atto; non sto dicendo che l'inconscio non esiste, ma solo che riveste un ruolo corrispondente al ruolo che gli si vuole dare: infatti ciò che conta veramente, visto che non si avranno mai queste risposte, è il modo di stare al mondo che deriva dal credere nell'una o nell'altra possibilità. Al di là di come stanno le cose infatti, viversi come un qualcosa di vincolato in modo definitivo alle esperienze passate o a entità soprannaturali, porta a una esperienza del mondo in cui l'esercizio della propria volontà perde di valore perché non è più una forza in nostro potere, e allora ci si accomoda, si porta avanti passivamente quello che si è, nel male e nel bene.
Vecchio 18-04-2014, 13:01   #14
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
Io qui, scusa, ma dico no; credere che la propria esistenza, che le proprie scelte rispondano ad altro rispetto a noi non mi sembra proprio un modo audace di affrontare la vita. Già discutere su quanto l'Io sia in realtà subordinato al Sé e per cui, quanto quest'ultimo manovri il pensiero e il nostro comportamento mi sembra un voler tirarsi fuori dalle responsabilità di ogni nostro atto; non sto dicendo che l'inconscio non esiste, ma solo che riveste un ruolo corrispondente al ruolo che gli si vuole dare: infatti ciò che conta veramente, visto che non si avranno mai queste risposte, è il modo di stare al mondo che deriva dal credere nell'una o nell'altra possibilità. Al di là di come stanno le cose infatti, viversi come un qualcosa di vincolato in modo definitivo alle esperienze passate o a entità soprannaturali, porta a una esperienza del mondo in cui l'esercizio della propria volontà perde di valore perché non è più una forza in nostro potere, e allora ci si accomoda, si porta avanti passivamente quello che si è, nel male e nel bene.
non alludevo per nulla alla passiva "predestinazione"
sta scritto, "chiedete e vi sarà dato"
e pare il libero arbitrio sia tale fino all'ultimo istante della vita terrena
tranne casi eccezionali riscontrabili nella bibbia...per quanto la bibbia sia stravolta
Vecchio 18-04-2014, 13:13   #15
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Quote:
Originariamente inviata da tizio Visualizza il messaggio
non alludevo per nulla alla passiva "predestinazione"
sta scritto, "chiedete e vi sarà dato"
e pare il libero arbitrio sia tale fino all'ultimo istante della vita terrena
tranne casi eccezionali riscontrabili nella bibbia...per quanto la bibbia sia stravolta
ok, ma quindi cosa intendi con "sia come egli vuole,"?
Vecchio 18-04-2014, 13:19   #16
Esperto
L'avatar di utopia?
 

Quote:
Originariamente inviata da QuantumGravity Visualizza il messaggio
ok, ma quindi cosa intendi con "sia come egli vuole,"?
difficile da intendere la correlazione tra il libero arbitrio, la volontà divina per poi cadere inevitabilmente nella teodicea
.................................................. ......................
riguardo al destino individuale abbiamo il libero arbitrio
riguardo al destino collettivo vale la volontà divina
riguardo al destino individuale varrà inevitabilmente la volontà divina
...
"aiutati che dio t'aiuta" mi sembra che, per quanto sia un proverbio scontatuccio, descriva queste ambiguità al meglio che possa descriverla io in questo momento
Vecchio 18-04-2014, 13:55   #17
Esperto
L'avatar di Josef K.
 

Quote:
Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
Occhio però a non confondere l'incompiutezza, la disponibilità ad ogni finito, per la grazia di vivere nell'infinito: non è questa la strada.
Infinita è la negazione della posizione del finito, non l'astratta decisione di non volerci avere a che fare.
Vero, il fulcro del discorso è questo.
Vecchio 18-04-2014, 16:16   #18
Banned
 

Io temo la finitezza dell'impossibilità.
Vecchio 18-04-2014, 16:52   #19
Esperto
L'avatar di Nishi
 

Quote:
Originariamente inviata da Dedalus Visualizza il messaggio
Occhio però a non confondere l'incompiutezza, la disponibilità ad ogni finito, per la grazia di vivere nell'infinito: non è questa la strada.
Infinita è la negazione della posizione del finito, non l'astratta decisione di non volerci avere a che fare.
È un errore che avevo già commesso infatti.
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