An.dream

Da piccolo (dai 10 ai 15 anni forse) avevo i miei rituali. Dovevo fare tutto 6 volte, altrimenti potevano capitare cose indesiderate a me o ai miei familiari. E ovviamente era colpa mia se succedeva e ci stavo male.
6 sciacqui quando lavavo i denti, 6 forchettate o un multiplo di 6 mentre mangiavo la pasta (e questo implicava che alla fine dovevo contare le pennette per arrivare al multiplo di 6, e in caso non si potesse più fare ero costretto a dover dividere una o più pennette in 2 parti). Se avevo il raffreddore dovevo soffiare il naso 6 volte, se mi cadeva una penna a terra la facevo ricadere altre 5 volte, a volte ripetevo anche dei mantra 6 volte prima di fare qualcosa o prima di andare a dormire.
Spesso mi capitava anche che se facevo qualcosa con la parte destra del corpo, dovevo ripeterla con la parte sinistra. Se mi si slacciava la scarpa destra dovevo slacciare anche la scarpa sinistra, se mi grattavo da una parte dovevo farlo anche nella parte controlaterale, e così via.
Adesso, per fortuna, non li ho più, credo.
credo.
credo.
credo.
credo.
credo.

cancellato11905

Un po' di autoironia non guasta mai .

Deve essere molti difficile vivere con queste "ossesioni"
Forse ,ho una leggera ossessione anche io per i farmaci ,tipo se devo partire per un viaggio o vacanza devo essere sicura di avere la scorta di ansiolitici ,per non dovermi trovare a dover gestire un attacco di panico senza nulla .

Inosservato

che sfiga assurda che ha portato questo post -_-
sono fuori dalla classifica

SUBurbe

Pure io facevo queste cose, in maniera molto simile, se non che io come numero usavo il 4 e tutti i suoi multipli, infatti ero bravissima nella tabellina del 4
Il peggio però era quando i numeri venivano lasciati da parte e il gesto lo compivo fino a che non mi sentivo "a posto", cosa che non dipendeva da un numero limitato ma da una sensazione che poteva non arrivare mai.
Credo sia stato uno degli aspetti peggiori della mia esistenza, durato più o meno da quando avevo 7 anni fino a circa i 18, quando sono esplosa e l'ho raccontato a qualcuno.
Ogni tanto lo sento ancora il bisogno di lasciarmi andare in queste cose ma cerco di trattenermi, molto meglio l'ansia di tutto ciò.
Un'altra compulsione terribile, venuta dopo, era di sillabare tutto ciò che leggevo ed ascoltavo, il buono è che se non altro restava tutto nella mia testa, ma diventava una tortura leggere o guardare qualcosa
Anche questa è andata scemando, credo nel tempo le complusioni abbiano solo assunto aspetti diversi con cui riesco a convivere meglio (per modo di dire).
Forse non sono cose da raccontare

Weltschmerz

Devo controllare di aver chiuso la macchina cercando di aprire la portiera ogni volta che la chiudo.

sadsilversoul

Durante l'adolescenza, ma non so se si possano definire ossessioni vere e proprie, erano più come dei "fioretti" che mi obbligavo a fare controvoglia (sennò che fioretto è in effetti). Una cosa tipo "se io riesco a fare questa cosa x allora succederà/non succederà questa cosa y a me o alla persona z (generalmente un mio caro"), queste specie di sfide avevano le più varie forme, e più mi facevano soffrire più valevano. Che poi se 9 volte su 10 la cosa non si avverava, pensavo che era colpa mia, avevo sbagliato qualcosa, poi l'unica volta che per caso si avverava, ovviamente era prova inconfutabile della validità del metodo. La ragione si era fatta un salto dalla finestra proprio in quel periodo. Comunque sono contenta di non averle più e spero non tornino mai.
Ah è poi ogni tanto mi prende quella di non toccare le fughe delle piastrelle quando cammino.

Muad'dib

-Alla sera quando passo davanti alla porta d'ingresso di casa, la spingo con la mano per accertarmi che sia chiusa.
-Se vedo un paio di scarpe, anche non mie, scambiate destra/sinistra (la sinistra a destra e viceversa) devo metterle in ordine.
-Lattine e bottiglie di plastica. Se sono vuote è una legge della fisica che devono essere schiacciate.
-Preferisco avere gli orologi di casa avanti di due-tre minuti. Quello del cellulare deve spaccare il secondo.

Probabilmente ne ho altre che ora non mi sovvengono, ma queste sono le mie principali.

Diogene

controllo piu' volte di aver chiuso il frigo
controllo piu' volte di aver chiuso il gas
controllo piu' volte di aver chiuso il rubinetto dell'acqua
controllo piu' volte volte di aver chiuso la porta della mia camera

Equilibrium

Non so se definirle ossessioni , diciamo che son cose che faccio inconsciamente

Mi tocco spesso il naso e lo scaccolo, mi farilassare
Stessa cosa per i capelli, prendo un ciocchetto e lo rigiro sul dito
Non mi scolo completamente le bottiglie e i bicchieri se sono di plastica, lascio sempre un pochetto

brokenheart

* quando faccio dei pensieri negativi torno sui miei passi, per riprendere a camminare solo dopo aver "cancellato" il pensiero negativo
* sono convinta in ogni momento che qualcuno mi stia osservando
* dopo aver lavato le mani apro e chiudo l'acqua per due volte
* ogni cosa negativa che faccio la devo "bilanciare" con qualche gesto senza senso ma che, nel mio cervello, annulla l'effetto malefico
* mi cambio in continuazione non per un motivo preciso