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Vecchio 19-11-2015, 16:58   #161
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FLUO; ISABELLA SANTACROCE; 1995; VOTO: 5/5
Una ragazza diciottenne coi suoi amici passa l'estate a Riccione all'insegna dell'esagerazione consumistica. Ci scappa anche il morto suicida.
Il libro è da vedersi come il diario personale della ragazza che, a guardar bene, ha un ruolo più da narratore esterno che da personaggio protagonista. Lo stile di vita disperatamente, trasgressivamente esteta della protagonista plasma il suo linguaggio verbale. Il titolo, abbreviazione di fluorescente e proprietà di alcuni capi giovanili in voga all'epoca, anticipa le stravaganze che seguono. Le frasi sono o molto sintetiche o lunghissime, forse in base all'umore della protagonista. Molti sono i termini in slang e di nuovo conio ispirati a marche di prodotti superficiali di consumo (di cosmetici, abbigliamento, motori…). Quasi come un flusso mentale, si susseguono senza né capo né coda aneddoti su pomeriggi in spiaggia, ad appuntamenti di sesso e su serate in locali e a rave party. Il tutto farcito con abbondanza e apparente inutilità di dettagli e citazioni di idoli pop. Già, apparentemente; l'intento è comunicare nel modo più diretto possibile per un libro il disagio giovanile dato da scompensi di ideali e di affetto da bambini, problemi tipici delle società progredite. Questo porta molti ragazzi alla trasgressione superficiale e alla bulimia di prodotti dei quali, come dichiarano nel libro, concretamente non ne hanno nessun bisogno. Lo spreco è imperativo in un mondo senza valore. Oltre per motivi personali dell'autrice, la scelta di una ragazza attraente come protagonista è azzeccata perché è un prototipo di personaggio che possiede tutte le qualità per ottenere tutto ciò che a un giovane ben massificato fa gola. Sia per stile che per contenuto ricorda abbastanza American Psycho di Bret Easton Ellis.
è una lettura particolare che personalmente mi disgusta completamente. Mi piace considerare la trasgressione in modo molto più personale e ponderato. Ciò non toglie che il libro abbia i suoi perché e che sia una fotografia del mondo contemporaneo presa dal suo interno.

Ultima modifica di Nothing87; 20-11-2015 a 22:23.
Vecchio 24-12-2015, 22:11   #162
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L'avatar di Labocania
 

L'avventura del carbonchio azzurro.
Appartenente alla raccolta "Le avventure di Sherlock Homes" è per me un classicissimo natalizio. Chi avesse la fortuna di non averlo ancora letto dovrebbe proporsi di procurarsi un nobile piacere colmando questa lacuna. E' un Holmes in smagliante forma quello che, accompagnato dall'inseparabile amico Watson, grazie al banale ritrovamento di un innocuo e malandato cappello, risolve, con formidabile disinvoltura, il caso del furto di una pietra rarissima che rischiava di far marcire in galera un povero idraulico accusato del crimine.
Se anche voi, come il buon dottore, siete scettici di fronte alla possibilità che da un vecchio cappello a bombetta logoro si possano trarre precise informazioni sulla personalità, sui rovesci della sorte e i travagli interiori del suo sconosciuto proprietario e, se desiderate immergervi per qualche momento nell'insuperabile atmosfera della Londra di fine '800 e leggere una storia che si conclude con un bel lieto fine, affrettatevi a procurarvi questo racconto .

Ultima modifica di Labocania; 24-12-2015 a 22:13.
Vecchio 29-12-2015, 15:28   #163
Esperto
L'avatar di feaanor
 

LE DONNE DI CESARE di COLLEEN McCULLOUGH
E' il quarto libro della serie "I signori di Roma", che narra le vicende del caduta della Repubblica nel I secolo a.C. in questo volume (ahimè l'unico che ho potuto leggere per intero) si segue l'ascesa di Giulio Cesare dalla prima carica, questore in Spagna, fino all'inizio della guerra gallica. In mezzo ci sono tutti i personaggi di quel periodo, Pompeo, Crasso, Catone, Servilia, Cicerone ma anche un ricco e variegato panorama di quelli minori (su tutti Clodio).
Sul piano della ricostruzione storica e filologica, pur non essendo un esperto, non si può negare la competenza elevatissima dell'autrice e l'abilità nel tratteggiare, con dovizia di particolari, la vita quotidiana nell'antica Roma di quel periodo e la sua abilità nel passare dai complotto politici alle relazioni tra i personaggi in poche righe.
L'unico neo che ho trovato è l'eccessiva partigianeria a favore di Cesare (ci viene detto ogni tre per due quanto sia bello, forte, bravo ecc. ecc.) e un certo dileggiamento dei suoi avversari (Catone è un vecchio ottuso, Cicerone è ridotto quasi ad una macchietta). Un altro problema è che nell'edizione italiana mancano le appendici e le mappe presenti in quella inglese, e si che sarebbero servite!
Ottimo, invece, lo stile di scrittura dell'autrice, che sa passare dal raccontato al mostrato con grande abilità.
Consigliato a chiunque è interessato al periodo, e ne abbia però già una conoscenza approfondita.
Vecchio 29-12-2015, 23:59   #164
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IL CICLO DELL'INVASIONE di HARRY TURTLEDOVE

Cosa sarebbe successo se gli alieni avessero invaso la Terra durante la seconda guerra mondiale?
Turtledove, uno dei maestri della storia alternativa, sviluppa in pieno la risposta in quattro romanzi per un totale di quasi 2000 pagine, coinvolgendo centinaia di personaggi impegnati in trame elaborate ai quattro angoli del globo.

I veri punti di forza del ciclo sono due. Anzitutto, la premessa è troppo succosa perchè conduce a domande ancor più succose: gli ebrei si schiereranno con gli alieni? I vari stati collaboreranno contro il nemico comune? Quale stato otterrà per primo la bomba atomica?
E poi gli alieni. Secondo molti, la civiltà aliena descritta da Turtledove è una delle più credibili mai fatte. Gli alieni sono veramente “diversi” dalla specie umana ma al tempo stesso sono credibili ogni loro aspetto sociale, fisico, culturale ecc. ecc. si ha davvero l'impressione di avere a che fare con esseri "alieni" dal comune sentire umano.

Ahimè, ci sono però anche dei grossi difetti. In primo, la prolissità. 2000 pagine sono troppe e se ne potevano togliere un quarto o addirittura un terzo conferendo più compattezza e freschezza alla vicenda. Così invece le ripetizioni e le vicende secondarie sono troppe e difatti sarà molto difficile, dopo una prima lettura, riprendere i romanzi in mano per una seconda lettura perchè non si sa cosa rileggere.
Inoltre, a partire dal 3 volume, si ha uno scadimento nella tensione narrativa, perchè si incomincia a a capire troppo presto come andrà a finire e, soprattutto (almeno è capitato a me), si comincia a provare non più paura verso gli alieni, ma empatia, quindi si perde quel “sense of wonder” iniziale dato dalla lotta disperata dell'umanità contro un nemico così potente.

Tuttavia i pregi superano i difetti e se volete una ricostruzione gigantesca e affascinate di storia alternativa (e avete un paio di mesi liberi ), allora fa per voi.
Vecchio 03-01-2016, 23:03   #165
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LA GRANDE STRATEGIA DELL'IMPERO ROMANO di EDWARD LUTTWAK
Famosissimo saggio realizzato da un grande politologo americano nonchè esperto di storia.
Luttwak descrive l'evoluzione della strategia militare romana "in grande" durante l'impero. Come i romani disposere le forze ai confini? Quali campagne militare fecero per rettificare e sistemare tali confini? Quale strategia seguirono per massimizzare le forze? L'interesse principale dell'opera sta nella rilettura che l'autore fa della storia militare romana in chiave prettamente moderna. Luttwak infatti non si interessa dei dettagli dell'armamento, delle gerarchie degli ufficiali ecc. quindi di questioni prettamente tecniche, ma si concentra sul processo decisionale che le elitè romane seguirono, nei primi quattro secoli dell'impero, per proteggere i confini.
In tutta l'opera riecheggia, pur senza essere quasi mai nominato, il parallelismo tra impero romano ed americano. Luttwak infatti riesce nell'impresa di spogliare la storia antica delle particolarità dell'epoca (che a noi in generale possono interessare, ma non sono utili) per concentrarsi sulle questioni utili anche per il presente: l'uso della forza (reale o apparente) come deterrente politico, la distribuzione delle forze militari, la priorità tra la difesa del territorio e del potere imperiale, l'uso dei regni clienti, la diplomazia con le tribù barbare, la linea dei confini ecc. ecc.
L'opera è corredata di numerosissime ed utilissime mappe, che da sole varrebbero l'acquisto.
Consigliato agli appassionati di storia e strategia militare.
Ringraziamenti da
Angus (04-01-2016), minunmaailmass (03-01-2016)
Vecchio 04-01-2016, 16:06   #166
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IL TIRANNO di VALERIO MASSIMO MANFREDI
Il romanzo racconto l'ascesa del tiranno di Siracusa, Dionisio I, a cavallo tra V e IV secolo a.C nella Sicilia divisa tra greci, cartaginesi e italici.
Un punto di forza del romanzo è proprio l'ambientazione: non ci sono i soliti romani, o i greci della madrepatria, o gli egiziani, ma i greci delle colonie che, prima dell'ascesa di Roma, combatterono a lungo contro il pericolo cartaginese. Un terreno poco esplorato dagli altri narratori, insomma.
Un altro punto di forza è Dionisio stesso.
Manfredi ci racconta il personaggio dalla giovinezza fino alla morte, narrandone bene l'evoluzione da ufficiale dell'esercito che odia il lassismo della democrazia a "superuomo" che con la sua volontà di ferro fa costruire di tutto (navi corazzate a cinque ordini di remi, macchine d'assedio gigantesche e altre mirabolanti imprese), stipula grandi alleanze, arruola mercenari galli, fonda colonie nell'Adriatico ecc. ecc.. Forse l'evoluzione in sè è un po' un clichè (il tiranno che alla fine rimane solo) ma tutta l'opera è pervasa da una forte tensione narrativa, perchè Dionisio si trova quasi sempre da solo contro una miriade di nemici e, al contrario di un Giulio Cesare qualsiasi, non ha dietro di sè le legioni, ma cittadini riottosi, mercenari infidi ecc. ecc.
Per quanto riguarda lo stile, Manfredi è ottimo. Passa dal mostrato al raccontato senza difficoltà, non eccede mai nei particolari e la scrittura è leggera ma efficace.
Per la storicità, c'è una nota a fine libro, che inoltre è corredato di magnifiche cartine.

Consigliato a tutti gli amanti del romanzo storico-militare, con un punto in più per l'originalità della vicenda.
Vecchio 07-01-2016, 16:28   #167
Esperto
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STORIA DELL'IMPERO BIZANTINO di GEORG OSTROGORSKY

Semplicemente, è uno dei pilastri della storiografia bizantina, ad opera di uno dei più grandi bizantinisti del secolo scorso. Ostrogorsky ricostruisce più di mille anni di storia, trattando in dettaglio ogni argomento: militare, politico, economico, sociale e religioso. Particolare importanza l'autore attribuisce all'aspetto giuridico di Bisanzio, come fondamento della sua struttura sociale (ovvero, la costituzione dei temi, le province bizantine, e la figura del contadino-soldato), su cui l'autore si sofferma illustrando in modo particolareggiato i provvedimenti legislativi di ogni sovrano. Grande importanza anche è data alle diatribe religiose.

Il grandissimo pregio del libro è unire la ricchezza, il dettaglio e la precisione di un'opera storiografica (e quindi rivolta agli esperti del settore) con la tensione narrativa degna di un romanzo, visto che l'autore non suddivide l'argomento per settori ma segue l'ordine cronologico, narrando in dettaglio le guerre e le intricate vicende dinastiche.

Si ha così modo di appassionarsi alle vicende narrate (Eraclio, Basilio II, Isacco Comneno) e ridare il giusto merito alla parabola dell'impero bizantino, troppo spesso disprezzato e dimenticato, e finalmente inserito nel posto che gli spetta, cioè di anello di congiunzione diretta con l'impero romano, in modo però diverso dalla tradizione cattolica-occidentale. A questo proposito, l'autore attribuisce grande importanza anche ai rapporti di Bisanzio con gli slavi e con l'allora nascente mondo russo.

Il libro ha un ricchissimo apparato di note, introduzioni alle fonti, genealogie di Bisanzio e dei regni vicini, alberi genealogici e soprattutto delle magnifiche cartine.
Data la sua freschezza e profondità, è consigliato anche a chi è digiuno di storia bizantina (quale ero io in effetti).
Ringraziamenti da
Finto (09-01-2016), minunmaailmass (07-01-2016)
Vecchio 09-01-2016, 15:46   #168
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GLI IMPERATORI ROMANI di MICHAEL GRANT
Il libro raccoglie le biografie dettagliate di ben 92 imperatori romani, da Augusto fino all'ultimo e quasi omonimo Romolo Augustolo, passando per la dinastia Flavia, gli Antonini, i Severi, l'anarchia militare, Costantino, Valentiniano ecc. ecc. senza dimenticare i più importanti usurpatori e gli imperatori d'Oriente.

Di ogni imperatore, Grant ci informa di nascita, vita, carriera e soprattutto l'ascesa al trono e il governo dell'impero, inserendolo negli eventi dell'epoca. Grant attinge a piene dagli autori antichi, ma si affida anche ad altre fonti: architettoniche, arcehologiche e soprattutto alla numismatica. Di ogni imperatore, infatti, Grant riporta con dovizia di particolare la politica monetaria, cui attribuisce grande importanza sia per valutare, dalla quantità di metallo prezioso presente nelle monete, la solidità economica dello stesso che la sua politica, di propaganda dalle iscrizioni sulle stesse monete. Altro grande pregio è che l'autore non si tira indietro dal dare, in chiusa di ogni capitolo, netti giudizi sulla figura umana e sul valore storico di ogni imperatore, partendo dalle citazioni dirette delle fonti dell'epoca che egli valuta e soppesa con grande attenzione (cosi che l'Historia Augusta diventerà per tutti sinonimo di scarsa credibilità ).

Il libro è particolarmente pregevole a partire dal III secolo, quando la successione al trono si fa più “rapida” e non c'è modo migliore di constatare la crisi dell'impero che nella sequela di “sollevazione militare-usurpazione-guerra civile-assassinio” che è una costante di quegli anni.
L'unica pecca, inevitabile, è la ripetizione di fatti, dovuta al carattere dell'opera. Tuttavia questo difetto è un pregio quando si riprende il libro in mano una seconda volta e si è subito inseriti nella narrazione. Ovviamente, grande importanza hanno le vicende militari.

In appendice si trovano un buon numero di cartine, molto dettagliate nell'elenco delle città, un utile glossario di voci latine più comuni, l'elenco delle fonti con cenni biografici sugli autori, nonché un utile indice dei nomi. Per quasi ogni imperatore, poi, è riportato almeno una immagine. L'apparato iconografico è molto ricco, in generale, e comprende anche piante di città, monumenti, palazzi ecc. ecc.
La semplicità del testo lo rende adatto anche a chi non è un grande esperto di storia romana. Consigliatissimo.
Ringraziamenti da
minunmaailmass (09-01-2016)
Vecchio 13-01-2016, 16:19   #169
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In ambito terapeutico-motivazionale, consiglio:

La Via del Guerriero di Pace, Millmann (c'è anche un film, Paceful Warrior, tratto dall'omonimo romanzo, consigliatissimo anche questo)


Il Potere di Adesso, E. Tolle
Vecchio 13-01-2016, 16:21   #170
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Un altro libro che è a metà tra il terapeutico-motivazionale e filosofico che voglio consigliarvi (sicuramente alcuni lo conosceranno o lo avranno sentito nominare):

L'Arte della Guerra, Sun Tzu
Ringraziamenti da
Myway (13-01-2016)
Vecchio 14-01-2016, 10:38   #171
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SCIPIONE E ANNIBALE. LA GUERRA PER SALVARE ROMA di GIOVANNI BRIZZI
Il libro è una biografia "parallela" dei due grandi condottieri della seconda guerra punica. Brizzi, infatti, racconta con lo stile di un romanzo la vita dei due protagonisti fino al primo incontro, quello di Zama, e poi al secondo incontro, mancato per poco, nella battaglia di Magnesia. In mezzo, le vicende grandiose e drammatiche della seconda guerra puniche, le lotte politiche a Roma, l'ascesa della famiglia dei Barca in Spagna, la fuga di Annibale in Oriente e tutto il resto.

Il libro è anzitutto un'opera divulgativa, quindi non è "appesantito" da questioni storiografiche. Con tono semplice, infatti, Brizzi ci informa in grande dettaglio delle tattiche militari adottate e anche in questo campo emerge il dualismo tra Scipione e Annibale, tra l'allievo e il maestro delle tattiche di accerchiamento. Vedremo così l'evoluzione di Scipione, la nascita dell'ordinamento coortale della legione e il confronto di Zama.

Lo stile di Brizzi, poi, seppur possa risultare a tratti un po' ampolloso, denota tuttavia la sua grande competenza. E' azzeccata la scelta di narrare in forma quasi romanzata la vicenda, perchè mette in risalto le figure dei due grandi condottieri, inseriti nel contesto sociale, e soprattutto il loro "dialogo a distanza", ricordando come entrambi fossero prodotti atipici delle rispettive città.

Il libro è corredato da un lungo capitolo riguardante le fonti, indici analitico, dei nomi, molte mappe.
Consigliato a tutti gli appassionati di storia romana, a mio giudizio poi non sono richieste grandi conoscenze di base per apprezzare l'opera.
Ringraziamenti da
minunmaailmass (14-01-2016)
Vecchio 14-01-2016, 17:47   #172
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LA VITA QUOTIDIANA NELLA ROMA REPUBBLICANA di FLORENCE DUPONT
Il grande merito di questo libro è concentrarsi sulla Roma repubblicana e, soprattutto, approfondire la frattura con il periodo imperiale. Già dall'incipit, l'autrice, usa l'esempio del suicidio di Catone l'Uticense per far capire qualche trauma fu il passaggio dalla repubblica all'impero: Catone si suicida perchè, da "vero romano", non può sopportare di vivere in una città dominata da un uomo solo, il tiranno, Giulio Cesare, che con la violenza si appropria di tutti gli onori politici e militari, e fa degli altri cittadini non più uomini liberi ma schiavi cui egli elargisce i suoi favori.

L'incipit è fondamentale per capire il tono dell'opera. La Dupont, infatti, ricostruisce la società, la vita di Roma nella repubblica, oltre agli aspetti materiali (che di solito sono secondari e funzionali ad esemplificare la mentalità) anche e soprattutto nel capire "cosa" muoveva i romani nel compiere le loro azioni. Ecco quindi che ogni aspetto della vita (società, famiglia, politica, lavoro, religione, vita domestica ecc. ecc.) viene analizzato, tramite l'uso delle fonti letterarie e architettoniche, per illustrare la mentalità romana.
Particolare attenzione è rivolta all'anno, diviso in cicli: quello delle elezioni, quello della guerra, quello dei campi, quello dei mercati ecc. ecc. di cui l'autrice illustra con dovizia di particolari le feste, il calendario ecc. ecc.

Il libro inoltre ha il grande pregio dell'adattabilità, perchè è sufficiente conoscere solo i fondamenti di storia romana. Lo stile è semplice ma ha punte di lirismo che toccano il cuore (come il già citato incipit e quando parla di come la superstizione, giudicata segno divino, guidasse i romani in quasi ogni azione). Un paio di cartine dettagliate aiutano ad orientarsi nel testo.
Consigliato a chi voglia dare una sguardo nuovo alla civiltà romana, prima degli splendori del periodo imperiale.
Ringraziamenti da
minunmaailmass (14-01-2016)
Vecchio 29-01-2016, 15:32   #173
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FEDERICO IL GRANDE di ALESSANDRO BARBERO
La premessa doverosa è che il libro non è un'opera “originale” ma è la trascrizione e la sistemazione del ciclo di 20 interventi audio fatti da Barbero nel programma di Radio 2 "alle Otto della Sera", dedicato al grande condottiero prussiano.

I pregi e i limiti dell'opera sono tutti qui. Da un lato, poche ore di lettura sono sufficienti per venire a conoscenza, con i giusti dettagli, delle principali tappe della vita di Federico, del rapporto con il padre, delle due guerre che combattè e del suo regno. Barbero è non solo storico (come dimostra la continua citazione delle fonti, della corrispondeva privata dei vari personaggi, dei riferimenti storiografici) ma anche grande narratore perchè ci immerge nel clima un po' tetro e malinconio dell'Europa Orientale di quegli anni e inserisce numeroso aneddoti che, oltre a gettare uno sguardo diretto sulle vicende, alleggeriscono il tono e ci fanno sentire la figura di Federico molto vicina.
I limiti stanno nel carattere di riassunto dell'opera e nella totale assenza di mappe, cartine delle battaglie, indici, bibliografia ecc. ecc.

Aggiungo un estratto dall'introduzione:
“Da giovane era stato il figlio ribelle e avventuroso odi un padre violento e militarista, amava la musica, suonando e componendo con estro; leggeva instancabilmente e la conversazione con i filosofia era nella sua giornata la cosa più importante; dichiarava il re come primo servitore dello stato e la “corona un cappello che lascia passare la pioggia”. Eppure, in una politica europea già spregiudicata, Federico il Grande inaugurò un cinismo aggressivo, strumento della volontà di potenza entrata – secondo alcuni storici nei geni maligni dell'Europa futura; era sleale e ingrato, il “malvagio uomo” lo chiamava Maria Teresa d'Austria. Si reputava un philosophe innanzitutto; strano philosophe che disprezzava l'umanità. Figura doppia, contraddittoria, enigma sfuggente...”

In generale, è consigliato a chi voglia una introduzione semplice e ben fatta su Federico II e su quel periodo storico, ed è una ottima base per approfondimenti futuri. Aggiungo che la figura del re prussiano è psicologicamente interessantissima, non meno delle sue vicende belliche.

Per completezza, il link al sito ufficiale Rai, dove si possono ascoltare le puntate
Vecchio 24-03-2016, 19:38   #174
Esperto
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POMPEI di ROBERT HARRIS
Voto: 3/5

Il romanzo racconta, ovviamente, la tragica eruzione del 79 d.C. L'autore imbastisce un buona trama "gialla" attorno alle vicende politiche pompeiane. Un punto di forza è proprio la connessione tra il fatto storico e quello inventato, che si armonizzano molto bene: le esalazioni di zolfo, segnale precursorse dell'eruzione imminente, provocano l'avvelenamento dell'acqua; i movimenti tellurici provocano invece interruzioni e rotture dell'acquedotto. In tutto questo, si aggiunge la scomparsa dell'aquarius (l'ingegnere insomma) dell'acquedotto, tanto che da Roma viene inviato il giovane Marco Attilio per risolvere la situazione.

Il problema è che manca Pompei, che pure dà il titolo all'opera. Le "vicende dell'acquedotto" sono difatti preponderanti rispetto la descrizione della cittadina campana, dei suoi personaggi, dei suoi ambienti ecc. ecc. (difatti, è assente una cartina della città), tanto che l'eruzione è raccontata soprattutto dal punto di vista di Plinio e della flotta, non di quello dei pompeiani.

I personaggi sono altalenanti. Alcuni sono stereotipati (come scusante l'autore ha che questi stereotipi sono propri dell'età romana, come l'ex-schiavo arricchito e volgare), altri come il protagonista sono tutto sommato insignificanti. La figura di Plinio, invece, è magnificamente tratteggiata in ogni suo aspetto e non si può provare un minimo di commozione per il vecchio naturalista che affascinato dal fenomeno non esita ad avvicinarvisi per osservarlo meglio.

Altri piccoli difetti sono l'assenza di una cartina di Pompei, di un glossario relativo ad alcuni termini tecnici dell'acquedotto, e una lista di personaggi, piccole comodità che avrebbero reso più fluida e chiara la narrazione.

Libro comunque consigliato perchè mette un minimo di originalità in qualcosa di già ampiamente sfruttato.
Vecchio 08-04-2016, 17:10   #175
Esperto
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L'ASSIRO di NICHOLAS GUILD
Voto: 4,5/5

“Assiria, VII secolo a.C., Ninive è la splendida e temuta capitale di un vasto impero nel quale convivono sofisticata raffinatezza e primordiale brutalità. Nel grande palazzo reale, dove regna il potente re Sennacherib, Signore dei Quattro Angoli della Terra, i due fratellastri Tiglath Assur e Asarhaddon trascorrono serenamente l'infanzia e l'adolescenza in grande amicizia, comunicandosi i loro piccoli segreti, le speranze e le illusioni. Insieme scoprono la tumultuosa vita della grande città, dalle innumerevoli vie affollate di gente proveniente da tutto il mondo. La loro amicizia viene però incrinata da un'antica profezia, secondo la quale uno dei due è destinato al trono imperiale – e al conseguente matrimonio con un'affascinante principessa – e l'altro a diventare un grande guerriero di leggendario valore”.

L'Assiro è un grande romanzo epico, 650 pagine scritte fitte, narrate in prima persona da Tiglath Assur. E' questo, a mio parere, il grandissimo pregio di questa opera. In tal modo, infatti, l'immersione nel periodo storico (e qui l'autore merita un plauso perchè la Mesopotamia non è stata così sfruttata come ad esempio l'antica Roma o l'Egitto) e l'immedesimazione nel personaggio sono totali, perchè l'autore non commette l'errore di far parlare e agire personaggi antichi come se fossero moderni; anzi coglie appieno lo spirito con cui quell'epoca ci si approcciava al divino e più in generale alla vita. Tiglath vive, lungo tutto il romanzo, un profondissimo travaglio interiore dato dal senso di ineluttabilità con cui vive il suo sedu, la profezia che un misterioso veggente gli ha dato e che altri oracoli e sacerdoti sembrano confermare, e ciò che lui vorrebbe: ascendere al trono e sposare l'amata principessa.
A volte il comportamento di Tiglath potrà apparirci strano o incomprensibile, ma lo è solo se guardiamo con gli occhi di uomini moderni; per capire i suoi comportamenti bisogna sforzarsi di ragionare come all'epoca, e il fatto che l'autore ci sappia condurre in questo sforzo costituisce il suo più grande merito.

Per quanto riguarda la tensione narrativa, non ci sono momenti di pausa, gli eventi in generale si susseguono rapidi e l'autore si concentra sulle cose importanti. I personaggi si evolvono parecchio nel corso della lunga narrazione e il Tiglath delle ultime pagine è un personaggio molto diverso.

Una cosa che ho notato è che la psicologia dei personaggi maschili è ottima e approfondita: non si può non sorridere per le stranezze e le manie di un Sennacherib ormai vecchio e decrepito, o per il cambiamento di Asarhaddon, travolto da eventi più grandi di lui. I personaggi femminili, invece, sono in generale meno approfonditi, in particolare la principessa Esharhamat non mi ha convinto molto; ma sono sottigliezze.
Un'altra cosa importante sono le numeroso descrizioni etnografiche presenti (notevole quella sui Medi e su Ahura Mazda) a seguito di campagne militari, anche queste descritte molto bene e, pur costituendo a volte un “di più” rispetto la trama principale, sono importantissime per ricostruire l'ambiente e il contesto dell'epoca.

Non si arriva al 5/5 solo perchè il romanzo non è conclusivo, ma ha un seguito, Ninive, che spero di fare mio al più presto (compatibilmente con gli impegni universitari ).
Ringraziamenti da
minunmaailmass (08-04-2016)
Vecchio 09-02-2018, 18:11   #176
Principiante
 

Ciao a tutti ragazzi. Mi chiamo Matteo e sono un ragazzo di 21 anni. Da poco ho auto pubblicato il mio primo libro. È una raccolta di poesie e aforismi che spaziano tra poesie sulle mie emozioni e sul mio disturbo (Borderline) , relazione finita, un nuovo innamoramento e l'uso di sostanze. In poche parole sono io raccontato a 360° tramite poesie e aforismi. Il nome del ebook è borderline trip e potete trovarlo su Amazon a 3€ oppure su Google play a 3,74€ (non chiedetemi perché su Google play costa di più perché non ho fatto io il prezzo). Ringrazio anticipatamente chiunque lo compri o lo pubblicizzi.
Vecchio 09-02-2018, 18:41   #177
Principiante
 

Il ciclo dei robot di asimov, lo consiglio a chiunque. Asimov e uno dei pochi scrittori di fantascienza e non capaci di cambiare le persone. Leggetelo e non ve ne pentirete, anche se il primo volume e pieno di riferimenti religiosi e di giosafatte, ma se riuscite a sopportare queste pagine, allora vi piacerà tantissimo questo autore.
Vecchio 11-01-2020, 11:14   #178
Principiante
L'avatar di almost_blind
 

Oggi con Larepubblica esce il libro Il Silenzio di Kagge: https://inedicola.gedi.it/prodotto/e...geil-silenzio/
Un piccolo libro in cui l'autore - uno scalatore ed esploratore - offre numerose risposte possibili alle domande "che cosa è" e "... perché è importante" il silenzio.
L'ho preso un'oretta fa e ne ho letto già gran parte: sembra molto interessante e adatto al forum.
Lo consiglio!
Vecchio 30-05-2021, 10:03   #179
Avanzato
L'avatar di nonsense
 

"In tempi come questi la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare"

concordo e sottoscrivo, ma non solo per "tempi come questi".
Vecchio 31-05-2021, 13:15   #180
Avanzato
L'avatar di nonsense
 

"Il pozzo della solitudine",
546 pagine, Radclyffe Hall (scrittrice inglese, 1880-1943), romanzo, 1a edizione 1928. l'edizione che mi è capitata per caso fra le mani era di Dall'Oglio, Milano.

storia poetica e tormentata di una lesbica di fine 1800. scrittura piacevole e scorrevole. ambientazione d'epoca interessante, con la presenza (non ricordo bene quanto anonima) dei primi omosessuali emigrati dall'Inghilterra a Parigi.

Un estratto: "Stephen conobbe la vera desolazione, perché non aveva nessuno a cui confidarsi."

Ultima modifica di nonsense; 31-05-2021 a 13:18.
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