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Vecchio 06-12-2014, 19:49   #1
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Eccomi qua.
Come al solito quando comincia il periodo natalizio, un periodo che dovrebbe essere felice, tutto comincia ad andare storto.
Oggi sto per esplodere, al solo pensiero di quello che mi aspetta.
Ieri era una delle solite mie giornate, solitarie e monotone, ma ormai ci ho fatto l'abitudine e la giornata era felice.
Mentre giocavo alla PS arriva una chiamata da un mio compagno che è praticamente un conoscente più un amico, dopo un po' di esitazione rispondo, quello che mi ha detto è ciò che non volevo sentire, però me lo sentivo che sarebbe successo. Visto che molti ragazzi avevano rifiutato, sono stato chiamato io, secondo la graduatoria, per uno stage che durava 13 giorni, durante i quali sarei dovuto stare dalla mattina alla sera in una sorta di azienda agricola, ed era una cosa che francamente non mi interessava.
Allora gli ho risposto che ci dovevo pensare, ma per pensare io intendevo almeno un giorno, mentre lui mi risponde che gli devo dare la risposta entro 10 minuti. Col rischio di farmi venire un esaurimento nervoso ci rifletto, ma ho troppo poco tempo, perciò mi affido alle emozioni, lo richiamo e gli dico che non avrei partecipato allo stage.
Non sapevo cosa mi aspettava. Oggi ovviamente questo mio compagno mi domanda perché non ho accettato, io gli spiego che la cosa non mi interessava e che non era neanche giusto che avessi partecipato ad un qualcosa che non mi interessava quando magari chi veniva dopo di me in graduatoria era invece interessato. Lui essendo intelligente capisce e mi da anche ragione. Qui inizia la parte brutta, ovviamente arriva un altro compagno e mi fa la stessa domanda, rispondo, arriva un altro, stessa cosa, la cosa mi snerva un po', poi ne arriva un altro, il ciclo si ripete, alla fine questo mi dice: "Tu sei stupido", gli chiedo perché, mi risponde che lui avrebbe pagato per farlo e che io invece butto via un'occasione simile.
In quel momento ho capito quanto io sia anormale, tutti avrebbero accettato, infatti il compagno che veniva dopo di me ha accettato senza esitazioni, io invece ho rifiutato perché sono anormale, perché avevo paura di andare a causa del mio problema, perché sono stato razionale e ho preferito non andarci, ma qui devi essere un cog***ne irrazionale per essere normale.
Oggi pomeriggio tornato da scuola, con mille pensieri in testa, mi chiama di nuovo il mio compagno, martedì devo portare un foglio dove dichiaro che rinuncio alla partecipazione allo stage, così da farmi sentire ancora più in colpa e in modo che lo vengano a sapere anche gli altri compagni che non lo sapevano, con conseguenti domande inopportune che mi faranno inc***are non solo per la stupidità dei miei compagni che probabilmente non capiranno, ma soprattutto per il fatto che mi ripeteranno la domanda almeno 10 volte, forse per assicurarsi della mia anormalità e sentirsi superiori, non lo so.
Non mi resta che uccidermi o ritirarmi a vita eremitica, perché mi rendo sempre più conto che non sono adatto alla vita in questo mondo, ogni volta che mi sento meglio succede qualcosa che mi riporta indietro del triplo rispetto ai passi in avanti fatti, è chiaro che qualcuno si diverte a farmi questo, ma di certo non posso controllarlo ed allora le due soluzioni di sopra sono le uniche che vedo come vie di uscita, oltre all'esplosione mentale che potrebbe sopraggiungere e che mi porterebbe probabilmente alla pazzia, con paura da parte mia per quello che potrebbe succedere a cose o persone.
Ora cerco di tranquillizzarmi, ma ormai l'unica cosa che mi rilassa è l'uso di sostanze non legali, cosa che mi provoca un grave disagio ma almeno per un po' starò bene.
Ciao.
Vecchio 06-12-2014, 20:08   #2
Esperto
L'avatar di Gummo
 

Pure io odiavo certe cose a scuola, e se ad altri sembrava un'esperienza utile e bella da fare io ero il primo a rifiutarsi e farsi indietro. Ovviamente nel tuo caso è uno stage ufficioso quindi la cosa è più grossa... e il fatto che tutta la classe saprà del tuo rifiuto sarà fonte di ansie e di attenzione che noi fobici non gradiamo, lo so. Io in quei casi ero molto sbrigativo, mi dimostravo anche volutamente disinteressato, uno mi chiedeva spiegazioni? io rispondevo in modo evasivo, tipo "Boh non mi interessa, non mi va" oppure "Boh sono proprio girato di coglioni e non mi va di andarci, non c'è davvero altro motivo, fosse capitato un altro periodo ci sarei andato", in fondo sono sempre parole, bisogna ricordarselo. Pensa al fatto che la gente normale spesso dicendo cose ciniche non intende ferire, magari passa una giornata e nemmeno si ricordano più di averti detto una cosa brutta, perché per loro è normale comportarsi così. Tu fa lo stesso, incassa e lascia scorrere. In fondo c'è di peggio per cui soffrire a questo mondo, e soprattutto ci sono già abbastanza cose che ci fottono, non fotterti da solo, vacci piano con gli stupefacenti, se è una canna ci sta, ma altrimenti stai attento, rischi di chiuderti in un'ulteriore cella.
Vecchio 06-12-2014, 20:11   #3
Intermedio
L'avatar di neversayboh
 

mah io anche se di solito accetto qualsiasi lavoro, questi lavori a chiamata mi mettono l'ansia, l'ansia di dover rispondere subito con sì o no entro poco perchè altrimenti devono andare al successivo in graduatoria. e se dici di no -perchè hai da fare o semplicemente perchè non ti va- poi ti vengono i rimorsi, o gli altri ti fanno venire i rimorsi. posso capire come ti senti.
Vecchio 06-12-2014, 21:12   #4
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Strange Man Visualizza il messaggio
Visto che molti ragazzi avevano rifiutato, sono stato chiamato io, secondo la graduatoria, (...)In quel momento ho capito quanto io sia anormale, tutti avrebbero accettato, infatti il compagno che veniva dopo di me ha accettato senza esitazioni, io invece ho rifiutato perché sono anormale,
Allora anche gli altri che hanno rifiutato prima di te sono anormali? comunque con i compagni inventati qualcosa, che hai altri impegni, ci sono pure le feste in mezzo, di che vai in vacanza e hai già organizzato.
Vecchio 06-12-2014, 21:53   #5
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da Roberto97 Visualizza il messaggio
Pure io odiavo certe cose a scuola, e se ad altri sembrava un'esperienza utile e bella da fare io ero il primo a rifiutarsi e farsi indietro. Ovviamente nel tuo caso è uno stage ufficioso quindi la cosa è più grossa... e il fatto che tutta la classe saprà del tuo rifiuto sarà fonte di ansie e di attenzione che noi fobici non gradiamo, lo so. Io in quei casi ero molto sbrigativo, mi dimostravo anche volutamente disinteressato, uno mi chiedeva spiegazioni? io rispondevo in modo evasivo, tipo "Boh non mi interessa, non mi va" oppure "Boh sono proprio girato di coglioni e non mi va di andarci, non c'è davvero altro motivo, fosse capitato un altro periodo ci sarei andato", in fondo sono sempre parole, bisogna ricordarselo. Pensa al fatto che la gente normale spesso dicendo cose ciniche non intende ferire, magari passa una giornata e nemmeno si ricordano più di averti detto una cosa brutta, perché per loro è normale comportarsi così. Tu fa lo stesso, incassa e lascia scorrere. In fondo c'è di peggio per cui soffrire a questo mondo, e soprattutto ci sono già abbastanza cose che ci fottono, non fotterti da solo, vacci piano con gli stupefacenti, se è una canna ci sta, ma altrimenti stai attento, rischi di chiuderti in un'ulteriore cella.
Concordo. Purtroppo non è una cosa che capita solo la scuola, ma prosegue anche dopo. Però va detto che a scuola si è in un contesto sociale un pò più asfissiante e pressante, dove il controllo degli altri sulle nostre azioni è meno eludibile.

Quel tipo di frasi.... quante volte le ho dette anch'io . A proposito di, più o meno, tutto. "No, non mi interessa fare l'erasmus", "no, non mi interessa fare questo tutorato", "no, non mi interessa avere una ragazza", "no, non mi interessa fare questa vacanza"... e avanti così all'infinito.

Ma se mi sforzo di essere razionale, non penso che le persone attorno a me mi abbiano mai considerato "anormale". Finché è possibile, non dobbiamo essere così pessimisti riguardo al giudizio degli altri su noi stessi. Insomma, vorrei dire al ragazzo che ha aperto il topic che rifiutare uno stage di quel tipo non vuol dire essere anormali, e che non penso che i compagni lo possano ritenere tale solo per una sciocchezza simile.
E infatti come dice sadsilversoul...
Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul Visualizza il messaggio
Allora anche gli altri che hanno rifiutato prima di te sono anormali? [...]
.

La mia impressione è che spesso le persone non sospettano nemmeno che si possa avere una tendenza evitante. Agli occhi di una persona "normale", se tu non fai una cosa, fino a prova contraria, è semplicemente perché non la volevi fare. Al massimo arrivano a concepire "si tira indietro perché è un pò timido", ma il più delle volte finisce lì. Le persone comuni non hanno una grande comprensione delle dinamiche psicologiche.
Ringraziamenti da
Gummo (06-12-2014)
Vecchio 07-12-2014, 13:10   #6
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul Visualizza il messaggio
Allora anche gli altri che hanno rifiutato prima di te sono anormali?
Il fatto è che quei ragazzi hanno rifiutato per motivi "normali", la maggior parte aveva il lavoro al pomeriggio oppure doveva aiutare in famiglia e non poteva venire.
Io invece ho rifiutato perché non avevo interesse a partecipare ad una cosa a cui chiunque invece, avendone la possibilità, avrebbe partecipato.
E questo perché sono diverso dagli altri, non posso far parte di questa società.
La cosa che mi terrorizza di più ora è il fatto che martedì dovrò portare la rinuncia al professore che ha organizzato tutto, e sicuramente anche lui mi farà le stesse domande, oltre alla paura di dover entrare in una classe che non conosco, la paura del non trovarla e fare una figura di me**a...
Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul Visualizza il messaggio
comunque con i compagni inventati qualcosa, che hai altri impegni, ci sono pure le feste in mezzo, di che vai in vacanza e hai già organizzato.
Non posso perché ho già spiegato ad altri compagni il motivo reale, dire ad altri compagni una cosa diversa mi sput*****ebbe ulteriormente.

Ultima modifica di Strange Man; 07-12-2014 a 13:17.
Vecchio 07-12-2014, 13:22   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Roberto97 Visualizza il messaggio
Pure io odiavo certe cose a scuola, e se ad altri sembrava un'esperienza utile e bella da fare io ero il primo a rifiutarsi e farsi indietro. Ovviamente nel tuo caso è uno stage ufficioso quindi la cosa è più grossa... e il fatto che tutta la classe saprà del tuo rifiuto sarà fonte di ansie e di attenzione che noi fobici non gradiamo, lo so. Io in quei casi ero molto sbrigativo, mi dimostravo anche volutamente disinteressato, uno mi chiedeva spiegazioni? io rispondevo in modo evasivo, tipo "Boh non mi interessa, non mi va" oppure "Boh sono proprio girato di coglioni e non mi va di andarci, non c'è davvero altro motivo, fosse capitato un altro periodo ci sarei andato", in fondo sono sempre parole, bisogna ricordarselo. Pensa al fatto che la gente normale spesso dicendo cose ciniche non intende ferire, magari passa una giornata e nemmeno si ricordano più di averti detto una cosa brutta, perché per loro è normale comportarsi così. Tu fa lo stesso, incassa e lascia scorrere. In fondo c'è di peggio per cui soffrire a questo mondo, e soprattutto ci sono già abbastanza cose che ci fottono, non fotterti da solo, vacci piano con gli stupefacenti, se è una canna ci sta, ma altrimenti stai attento, rischi di chiuderti in un'ulteriore cella.
Grazie.
Comunque non esagero con gli stupefacenti, una canna ogni tanto, quando sono troppo giù.
Anche io sono evasivo con i miei compagni, però hanno la sfacciataggine di insistere fino a quando non gli do una risposta esaustiva, e poi, non capendo, pensano che sia uno stupido.
Ho incassato troppo fino ad adesso, per questo mi sento sul punto di esplodere.
Ringraziamenti da
Gummo (07-12-2014)
Vecchio 07-12-2014, 18:36   #8
Principiante
L'avatar di Alice74
 

Quote:
Originariamente inviata da Strange Man Visualizza il messaggio
Io invece ho rifiutato perché non avevo interesse a partecipare ad una cosa a cui chiunque invece, avendone la possibilità, avrebbe partecipato.
E questo perché sono diverso dagli altri, non posso far parte di questa società.
Ciao, capisco bene la sensazione di essere al di fuori della società di cui parli però sono d'accordo con chi ha detto che anche altri hanno rifiutato e non possiamo sapere il perchè del loro gesto. Magari dire che lavorano è una scusa per non offendere il professore e lasciarsi una porta aperta.
Non conosco la tua situazione universitaria ma credo che se non ti interessava farlo potrebbe essere stato giusto lasciare il posto a chi invece era interessato.
Puoi dire questo al prof, che hai ritenuto corretto lasciare spazio a chi aveva un sincero interesse per lo stage visto che tu sei più interessa ad altro.
Penso lo vedrebbe come un gesto di responsabilità sociale.
Io in questo periodo sto rinunciando ad alcuni eventi sul lavoro perchè sono interessata ad altro, vedere gli altri che li accettano da un lato mi fa dubitare della mia scelta ma dall'altro sto cercando di tenere gli occhi fissi sul mio traguardo professionale che non verrebbe arricchito da queste esperienze, anzi forse ne avrei un danno di immagine.
Magari è per questo che penso tu stia facendo la cosa giusta seguendo il tuo istinto, perchè mi identifico troppo
Vecchio 07-12-2014, 18:47   #9
Esperto
L'avatar di linea77
 

Quote:
Originariamente inviata da Strange Man Visualizza il messaggio
Non sapevo cosa mi aspettava. Oggi ovviamente questo mio compagno mi domanda perché non ho accettato, io gli spiego che la cosa non mi interessava e che non era neanche giusto che avessi partecipato ad un qualcosa che non mi interessava quando magari chi veniva dopo di me in graduatoria era invece interessato. Lui essendo intelligente capisce e mi da anche ragione. Qui inizia la parte brutta, ovviamente arriva un altro compagno e mi fa la stessa domanda, rispondo, arriva un altro, stessa cosa, la cosa mi snerva un po', poi ne arriva un altro, il ciclo si ripete, alla fine questo mi dice: "Tu sei stupido", gli chiedo perché, mi risponde che lui avrebbe pagato per farlo e che io invece butto via un'occasione simile.
In quel momento ho capito quanto io sia anormale, tutti avrebbero accettato, infatti il compagno che veniva dopo di me ha accettato senza esitazioni, io invece ho rifiutato perché sono anormale, perché avevo paura di andare a causa del mio problema, perché sono stato razionale e ho preferito non andarci, ma qui devi essere un cog***ne irrazionale per essere normale.
Oggi pomeriggio tornato da scuola, con mille pensieri in testa, mi chiama di nuovo il mio compagno, martedì devo portare un foglio dove dichiaro che rinuncio alla partecipazione allo stage, così da farmi sentire ancora più in colpa e in modo che lo vengano a sapere anche gli altri compagni che non lo sapevano, con conseguenti domande inopportune che mi faranno inc***are non solo per la stupidità dei miei compagni che probabilmente non capiranno, ma soprattutto per il fatto che mi ripeteranno la domanda almeno 10 volte, forse per assicurarsi della mia anormalità e sentirsi superiori, non lo so.
Non mi resta che uccidermi o ritirarmi a vita eremitica, perché mi rendo sempre più conto che non sono adatto alla vita in questo mondo, ogni volta che mi sento meglio succede qualcosa che mi riporta indietro del triplo rispetto ai passi in avanti fatti, è chiaro che qualcuno si diverte a farmi questo, ma di certo non posso controllarlo ed allora le due soluzioni di sopra sono le uniche che vedo come vie di uscita, oltre all'esplosione mentale che potrebbe sopraggiungere e che mi porterebbe probabilmente alla pazzia, con paura da parte mia per quello che potrebbe succedere a cose o persone.
Ora cerco di tranquillizzarmi, ma ormai l'unica cosa che mi rilassa è l'uso di sostanze non legali, cosa che mi provoca un grave disagio ma almeno per un po' starò bene.
Ciao.
ma se hai fatto quello che volevi perchè tutte ste ricriminazioni?

la mia reazione in classe(nel caso avessi rifiutato) se qualcuno mi avesse dato dello stupido(e lo fanno) io li avrei attaccati dicendo di andare a fanculo magari con un pò di aggressività sopratutto se quella persona non è stata interpellata. Anche se suona un pò scemo stò cercando di condividere le cose belle che faccio con i compagni di classe(che sono quasi tutti dei bastardi omertosi che sanno solo essere invidiosi) giocando sulla mia buona fede.
Visto che ho deciso di non farmi problemi con le persone almeno finchè non vengo offeso o non mi sento di parlare con una persona perchè se non provo invidia non dovrei condividere le cose?se sono dei bastardi o vogliono solo farsi i cazzi miei me ne accorgo e glielo dico in faccia(come faccio infatti alcuni li sfotto proprio per i loro lecchinaggio apposta perchè voglio dirlo in faccia).

Al limite io a quelli che mi han dato dello stupido darei una pacca sulla spalla e direi qualcosa per rimarcare la mia opinione e le motivazioni OGGETTIVE dietro a essa al momento opportuno.

Te che ne pensi?
Vecchio 08-12-2014, 19:38   #10
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Originariamente inviata da Alice74 Visualizza il messaggio
Ciao, capisco bene la sensazione di essere al di fuori della società di cui parli però sono d'accordo con chi ha detto che anche altri hanno rifiutato e non possiamo sapere il perchè del loro gesto. Magari dire che lavorano è una scusa per non offendere il professore e lasciarsi una porta aperta.
Non conosco la tua situazione universitaria ma credo che se non ti interessava farlo potrebbe essere stato giusto lasciare il posto a chi invece era interessato.
Puoi dire questo al prof, che hai ritenuto corretto lasciare spazio a chi aveva un sincero interesse per lo stage visto che tu sei più interessa ad altro.
Penso lo vedrebbe come un gesto di responsabilità sociale.
Io in questo periodo sto rinunciando ad alcuni eventi sul lavoro perchè sono interessata ad altro, vedere gli altri che li accettano da un lato mi fa dubitare della mia scelta ma dall'altro sto cercando di tenere gli occhi fissi sul mio traguardo professionale che non verrebbe arricchito da queste esperienze, anzi forse ne avrei un danno di immagine.
Magari è per questo che penso tu stia facendo la cosa giusta seguendo il tuo istinto, perchè mi identifico troppo
Grazie per la risposta.
Comunque io sto in un contesto un po' diverso, io sono all'ultimo anno di superiori, ed ho molta pressione addosso, sto andando abbastanza male perché non riesco a studiare, ho paura riguardo gli esami, sto facendo anche la scuola guida, altro grave peso sulle spalle, ora questo, le paure che ho già detto di avere per domani quando dovrò portare quel foglio e tanto altro, e tutto questo mi sta portando all'esaurimento.
Vecchio 08-12-2014, 19:51   #11
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Originariamente inviata da linea77 Visualizza il messaggio
ma se hai fatto quello che volevi perchè tutte ste ricriminazioni?

la mia reazione in classe(nel caso avessi rifiutato) se qualcuno mi avesse dato dello stupido(e lo fanno) io li avrei attaccati dicendo di andare a fanculo magari con un pò di aggressività sopratutto se quella persona non è stata interpellata. Anche se suona un pò scemo stò cercando di condividere le cose belle che faccio con i compagni di classe(che sono quasi tutti dei bastardi omertosi che sanno solo essere invidiosi) giocando sulla mia buona fede.
Visto che ho deciso di non farmi problemi con le persone almeno finchè non vengo offeso o non mi sento di parlare con una persona perchè se non provo invidia non dovrei condividere le cose?se sono dei bastardi o vogliono solo farsi i cazzi miei me ne accorgo e glielo dico in faccia(come faccio infatti alcuni li sfotto proprio per i loro lecchinaggio apposta perchè voglio dirlo in faccia).

Al limite io a quelli che mi han dato dello stupido darei una pacca sulla spalla e direi qualcosa per rimarcare la mia opinione e le motivazioni OGGETTIVE dietro a essa al momento opportuno.

Te che ne pensi?
Ma io sul momento non mi sono sentito in colpa anzi, ma il giorno dopo vedere i compagni non capire concetti semplici, come se quello che ho fatto fosse un qualcosa di inconcepibile, mi ha fatto sentire in colpa e al contempo mi ha fatto capire quanto io sia diverso, non in grado di comunicare con i miei simili, o di comportarmi come i miei simili, ed anche se in un certo senso questo mi fa piacere, l'uomo per vivere bene deve stare in mezzo ai suoi simili, ma come faccio a stare in mezzo ai miei simili se vengo escluso e visto come diverso dalla maggior parte delle persone?
Vecchio 08-12-2014, 19:53   #12
Esperto
L'avatar di Manny
 

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Originariamente inviata da Strange Man Visualizza il messaggio
Eccomi qua.
Come al solito quando comincia il periodo natalizio, un periodo che dovrebbe essere felice, tutto comincia ad andare storto.
Oggi sto per esplodere, al solo pensiero di quello che mi aspetta.
Ieri era una delle solite mie giornate, solitarie e monotone, ma ormai ci ho fatto l'abitudine e la giornata era felice.
Mentre giocavo alla PS arriva una chiamata da un mio compagno che è praticamente un conoscente più un amico, dopo un po' di esitazione rispondo, quello che mi ha detto è ciò che non volevo sentire, però me lo sentivo che sarebbe successo. Visto che molti ragazzi avevano rifiutato, sono stato chiamato io, secondo la graduatoria, per uno stage che durava 13 giorni, durante i quali sarei dovuto stare dalla mattina alla sera in una sorta di azienda agricola, ed era una cosa che francamente non mi interessava.
Allora gli ho risposto che ci dovevo pensare, ma per pensare io intendevo almeno un giorno, mentre lui mi risponde che gli devo dare la risposta entro 10 minuti. Col rischio di farmi venire un esaurimento nervoso ci rifletto, ma ho troppo poco tempo, perciò mi affido alle emozioni, lo richiamo e gli dico che non avrei partecipato allo stage.
Non sapevo cosa mi aspettava. Oggi ovviamente questo mio compagno mi domanda perché non ho accettato, io gli spiego che la cosa non mi interessava e che non era neanche giusto che avessi partecipato ad un qualcosa che non mi interessava quando magari chi veniva dopo di me in graduatoria era invece interessato. Lui essendo intelligente capisce e mi da anche ragione. Qui inizia la parte brutta, ovviamente arriva un altro compagno e mi fa la stessa domanda, rispondo, arriva un altro, stessa cosa, la cosa mi snerva un po', poi ne arriva un altro, il ciclo si ripete, alla fine questo mi dice: "Tu sei stupido", gli chiedo perché, mi risponde che lui avrebbe pagato per farlo e che io invece butto via un'occasione simile.
In quel momento ho capito quanto io sia anormale, tutti avrebbero accettato, infatti il compagno che veniva dopo di me ha accettato senza esitazioni, io invece ho rifiutato perché sono anormale, perché avevo paura di andare a causa del mio problema, perché sono stato razionale e ho preferito non andarci, ma qui devi essere un cog***ne irrazionale per essere normale.
Oggi pomeriggio tornato da scuola, con mille pensieri in testa, mi chiama di nuovo il mio compagno, martedì devo portare un foglio dove dichiaro che rinuncio alla partecipazione allo stage, così da farmi sentire ancora più in colpa e in modo che lo vengano a sapere anche gli altri compagni che non lo sapevano, con conseguenti domande inopportune che mi faranno inc***are non solo per la stupidità dei miei compagni che probabilmente non capiranno, ma soprattutto per il fatto che mi ripeteranno la domanda almeno 10 volte, forse per assicurarsi della mia anormalità e sentirsi superiori, non lo so.
Non mi resta che uccidermi o ritirarmi a vita eremitica, perché mi rendo sempre più conto che non sono adatto alla vita in questo mondo, ogni volta che mi sento meglio succede qualcosa che mi riporta indietro del triplo rispetto ai passi in avanti fatti, è chiaro che qualcuno si diverte a farmi questo, ma di certo non posso controllarlo ed allora le due soluzioni di sopra sono le uniche che vedo come vie di uscita, oltre all'esplosione mentale che potrebbe sopraggiungere e che mi porterebbe probabilmente alla pazzia, con paura da parte mia per quello che potrebbe succedere a cose o persone.
Ora cerco di tranquillizzarmi, ma ormai l'unica cosa che mi rilassa è l'uso di sostanze non legali, cosa che mi provoca un grave disagio ma almeno per un po' starò bene.
Ciao.
Pensi che avresti potuto decidere diversamente se ti avessero concesso più tempo? Se la risposta è "sì" allora sei tu che ti sei comportato in modo irrazionale e dovresti semplicemente far tesoro dell'esperienza. Se la risposta è "no", non c'è alcun problema, no?
Vecchio 09-12-2014, 01:53   #13
Principiante
L'avatar di Alice74
 

Quote:
Originariamente inviata da Strange Man Visualizza il messaggio
Grazie per la risposta.
Comunque io sto in un contesto un po' diverso, io sono all'ultimo anno di superiori, ed ho molta pressione addosso, sto andando abbastanza male perché non riesco a studiare, ho paura riguardo gli esami, sto facendo anche la scuola guida, altro grave peso sulle spalle, ora questo, le paure che ho già detto di avere per domani quando dovrò portare quel foglio e tanto altro, e tutto questo mi sta portando all'esaurimento.
Oddio, mi ricordi me. Fu un inferno, ed ero anche privatista
Se ti torna utile io facevo delle "demonizzazioni" che allentavano un po' lo stress.
Sono simili ai GdR ma interpreti interrogazioni ed esami, le ho usate un anno fa sul lavoro e a me funzionano abbastanza.
Intanto in bocca al lupo per domani
Vecchio 09-12-2014, 03:02   #14
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da Alice74 Visualizza il messaggio
Oddio, mi ricordi me. Fu un inferno, ed ero anche privatista
Se ti torna utile io facevo delle "demonizzazioni" che allentavano un po' lo stress.
Sono simili ai GdR ma interpreti interrogazioni ed esami, le ho usate un anno fa sul lavoro e a me funzionano abbastanza.
Intanto in bocca al lupo per domani
Scusa Alice74, posso chiederti di spiegarmi meglio cosa sono queste "demonizzazioni" che facevi? sembra una cosa interessante, e a quanto pare per te sono state efficaci
Anche in mp se vuoi.
Vecchio 09-12-2014, 03:59   #15
Principiante
L'avatar di Alice74
 

Non c'è problema, qui magari torna utile anche a qualcun alto
Non so dirti se può servire anche a te, io le usavo anche se dovevo andare a una festa dove non conoscevo nessuno o simili situazioni che mi davano ansia.
La demonizzazione consiste nell'immaginare una situazione che ti crea ansia nel modo più concreto che ti riesce (facce, posizioni dei corpi, domande e risposte possibili) e viverla prima che avvenga.
In pratica stai nella tua stanza e fai un'interrogazione come se avessi professore davanti e classe dietro (o di lato, a secondo del tuo caso).
Poni domande e dai risposte, scegliendo le domande più difficili e immaginando ciò che temi di più.
Fa sentire un po' ridicoli ma si basano sullo stesso principio con cui sono nate le war-game e poi i GdR: vivere situazioni angosciose immaginandole per creare schemi di comportamento nuovi che in parte donano maggiore sicurezza e in parte tornano utili quando ti servono.
Nel caso di feste io mettevo una musica di sottofondo.
Andavano di moda all'epoca, al massimo ti faranno fare due risate che fanno sempre bene all'umore
Vecchio 09-12-2014, 13:05   #16
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da Alice74 Visualizza il messaggio
Non c'è problema, qui magari torna utile anche a qualcun alto
Non so dirti se può servire anche a te, io le usavo anche se dovevo andare a una festa dove non conoscevo nessuno o simili situazioni che mi davano ansia.
La demonizzazione consiste nell'immaginare una situazione che ti crea ansia nel modo più concreto che ti riesce (facce, posizioni dei corpi, domande e risposte possibili) e viverla prima che avvenga.
In pratica stai nella tua stanza e fai un'interrogazione come se avessi professore davanti e classe dietro (o di lato, a secondo del tuo caso).
Poni domande e dai risposte, scegliendo le domande più difficili e immaginando ciò che temi di più.
Fa sentire un po' ridicoli ma si basano sullo stesso principio con cui sono nate le war-game e poi i GdR: vivere situazioni angosciose immaginandole per creare schemi di comportamento nuovi che in parte donano maggiore sicurezza e in parte tornano utili quando ti servono.
Nel caso di feste io mettevo una musica di sottofondo.
Andavano di moda all'epoca, al massimo ti faranno fare due risate che fanno sempre bene all'umore
Grazie per la spiegazione
Allora credo aver sempre fatto, inconsapevolmente, questa cosa. Magari non in modo metodico come mettendo la musica. Però ho la tendenza a parlare da solo, quindi prima di uscire a fare una cosa che mi stressa mi capita di mettere in atto il discorso che farei di fronte a una specifica domanda, o ad un rimprovero.
Ad es. prima di un esame universitario provavo quello che avrei detto nel caso fossi stato bocciato. Prima di un'uscita di gruppo cercavo di realizzare un dialogo immaginario con una ragazza (le ragazze tendono a stressarmi ). Prima di una telefonata (il telefono mi stressa molto) cerco di dire le cose che direi.
Non c'avevo mai riflettuto. In effetti è diverso dal prepararsi una scaletta o pensare alle cose da dire: la demonizzazione è realizzare proprio il dialogo, come le prove di un concerto.
Vecchio 09-12-2014, 23:12   #17
Principiante
L'avatar di Alice74
 

Si, il concetto è quello di crearsi dei prototipi di comportamento. In fondo ci sentiamo sicuri di noi quando pensiamo (il condizionale è d'obbligo perchè nella realtà esiste il fattore "caos" o imprevisto) di saper affrontare ciò che stiamo per fare, ossia quando riteniamo di avere gli schemi mentali per affrontarlo.
La demonizzazione offre la possibilità di creare degli schemi mentali ma... sempre considerando che gli altri possono reagire in modo imprevisto da noi e con motivazioni che noi non possiamo interpretare con certezza.
Comunque spero sia andato tutto bene
Vecchio 15-12-2014, 14:26   #18
Banned
 

Alla fine non ho neanche dato quel foglio al professore perché ovviamente partecipa allo stage e quindi glielo devo dare quando ritorna.
Un po di sollievo? No!
Venerdì la doccia fredda, settimana prossima devo fare esami di scuola guida, ma la cosa che mi spaventa non è l'esame in se, quanto il fatto che mi dovrà portare l'istruttore dove si fanno gli esami con la macchina, ed è almeno un'ora e mezza di viaggio all'andata e un'altra ora e mezza al ritorno.
Ovviamente farò la figura dell'asociale (anche se l'istruttore penso lo abbia già capito).
Ma la cosa che mi fa sentire male e che io mi devo preparare psicologicamente almeno una settimana prima, mentre ci sono altri che alla domanda: "Quando vuoi fare esami?" rispondono "Anche domani" con una leggerezza incredibile, come bere un caffè.
Vecchio 16-12-2014, 13:21   #19
Banned
 

"non sono interessato e ritengo più sensato lasciare questa opportunità a chi possa esserlo" a me sembra la migliore risposta che potessi fornire, ad un certo punto quando l'insistenza decade persino nella maleducazione mi sembra anche giusto rammentare che hai già risposto a chi te lo ha chiesto gentilmente e solo per buona educazione.
Se è necessario mettere la rinuncia per iscritto va bene, segui il protocollo, consegna a chi di dovere, non vedo perché tu debba fornire spiegazioni ad ogni tuo compagno.
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